Si è soliti a fine anno tirare le somme dell'anno appena trascorso. Il bilancio, solitamente quasi mai soddisfacente, se non per orgoglio sentito contraddire una tale e superficiale affermazione sperando sempre in qualcosa di meglio, fa, ad alcuni sussurrare, quasi a nascondere quell'attimo di ottimismo in cui si è stati pervasi come innocenti inconsapevoli, come se, deboli di fronte all'impotenza del susseguirsi inevitabile di vicende e cose, possa essere per così dire "rubato" temendone quindi l'esatto effetto contrario: peggio di così non può andare!
Ma cara fu la perfidia che scansa l'ottimismo ed echeggia l'inequivocabile realtà che al peggio... non c'è mai fine!!!
Quindi mi tengo sempre ben lontano dal trarre inutili conclusioni, anche poiché sembra voglia significare che caso mai di fine si tratti, solo questi possano essere i risultati. Per non parlare poi dei buoni propositi. Quelli che puntualmente dimentichiamo non appena "gennaio" diventa un numero come tutti gli altri e le mille luci, alcune volte bizzarre e inopportune, delle decorazioni festive vengono riposte nella scatola per essere rispolverate solo 11 mesi più tardi...?
Quelli non hanno quasi mai senso! Ma ogni anno ognuno di noi prova ad averne uno... mentre il mio è quello di non avere mai assolutamente alcun buon proposito!!!!!
Tuttavia mi ritrovo, proprio alla vigilia della partenza per le mie vacanze in montagna, il giorno di Natale, ad essere improvvisamente circondato dai miei familiari, dalle persone più care e importanti per me, che mi inducono invece a voler per forza proporre, nel bel mezzo di un pranzo da Mille e Una Notte a casa Rori, come da sempre è stato e come per sempre sarà, il mio buon proposito per l'anno 2014!
E: non ne ho neanche uno! Neanche gli occhi curiosi e perfettamente neri del mio nipote più piccolo riescono ad ispirarmi una cazzata qualunque, pur di togliermi da quella imbarazzante situazione inaspettata e assolutamente non voluta! E lei, mia sorella in piedi davanti a me, con il piatto da portata tra le mani, con quel sorriso curioso e stampato come a dire: dai Daddy ce la puoi fare! Persino lui, mio padre, con i suoi modi eleganti e da buon signore mi guarda temendo una mia magra figura! Per non dire di Luigi, mio cognato che interrompe la sua lotta con il figlioletto e si volta ad osservarmi! Ma la domanda è: che vogliono??? Cosa vorrebbero sentirsi dire? E poi arriva lei: mia madre, con il suo "stiamo ancora aspettando tesoro, qual è il tuo buon proposito per il 2014?".
Che faccio? Che dico? Cosa mi posso inventare? Nulla.... e sospiro, quasi sfinito alzo il mio sguardo mortificato e domando con un filo di voce: farvi conoscere "Coco"?
Delirio!!!! Delirio delirio e ancora delirio! "Facciamo per l'Epifania?".... e seguito !Panico, panico panico e ancora panico! "Sarete tornati per il 6 gennaio no?"
Balbetto, mi allontano dal tavolo, credo anche di aver cambiato colore poi ... si avvicina il piccolo e mi fa: "ma perchè si chiama Cocò? E' brutto questo nome, è brutta anche lei?".... la semplicità di parole che traggono conclusioni inaspettate eppur assolutamente ovvie e il cuore si riempie di tenerezza e improvvisamente è lampante chiaro ed immediato il mio buon proposito per il mio 2014:
far felici le persone che amo!
"No cucciolo, la vedrai il 6 gennaio e vedrai che anche tu ti innamorerai di lei appena ti sorriderà, come è successo a me!".
Auguri di Buone feste a tutti... vado a fare una corsetta sulla neve con la mia Chanel n.5 alla ricerca delle parole esatte per un invito.... dai miei!!!!