venerdì 28 marzo 2014

Non ne resta più niente

Avere a che fare con la gente a volte ti porta a cercare sprazzi di solitudine incessanti affinché la tua mente si resetti dalle milioni di opinioni incomprensibili e inaccessibili acquisite, stranamente, a mo di bimbo, nel corso delle settimane passate!
http://blog.libero.it/WebLondon/12663527.html
Diventi persino stranamente consapevole del fatto che improvvisamente un'abitudine, che in nessun modo è mai stata presente nella tua mente, è improvvisamente tua.... e  ti scervelli, tornando a ritroso con la mente, a scovare l'esatto momento in cui un determinato modo e l'appropriazione illecita ne abbiano determinato un'acquisizione spontanea e involontaria. E non lo trovi, assolutamente!!!!!
Quindi improvvisamente senti un desiderio violento di voler tornare alle origini, e qui sta il bello delle persone: a tornare animali ci si mette il tempo di uno schiocco di dita! :-)
Tuttavia non è questo il punto! Resto esterrefatto e turbato dalla facilità in cui io stesso riesca a cambiare modi a seconda di un determinato tempo limite passato con altre persone a me perfettamente sconosciute! Voglio dire: resto me stesso in ogni modo fino a 10 ore di convivenza collaborativa, per il resto del tempo, divento una spugna!
E così, vista la bella stagione in arrivo, visto la strana situazione di stallo verificatasi dopo l'abbandono da parte di Coco, sia nel lavoro che nella mia vita, riprendo a vivere e torno a cercare me stesso.
Anzitutto riparto dal mio buon vecchio Glen Grant, il gusto pulito di questo single malt mi lascia ... pensare! Quindi riprendo la mia frenetica vita da sportivo! Ed infine, quasi soddisfatto... torno finalmente un pò bambino!
Proprio così: bambino!
Ed infatti, l'ultimo passo verso il recupero di  Federico ei fu Rori, tal Fede, o meglio "zio Fede", era proprio assorbire quanto più possibile dagli insegnamenti di menti pure e poco contorte dei bimbi: i miei nipoti!
Ed infatti qualche sera fa, davanti al mio single malt preferito, mentre osservavo divertito due palle di pelo che si azzuffavano sulla veranda di casa, quando ancora c'era abbastanza luce per affermare che la giornata non fosse finita, nonostante il fuoco acceso e il tepore ormai fioco dei raggi del sole che timidamente scaldava le vetrate della veranda, squilla il telefono: "zio?"... Che bello, il piccolino! "Zio possiamo venire a casa tua io e tato?".
Ora ditemi: come fa un uomo, profondamente romantico e innamorato della vita a non cedere alla tentazione di tornare bambino grazie ai nipoti? E infatti cedo! 
Si fiondano a casa mia e il mio fine settimana è tutto dedicato a loro... 
Mia sorella ha un pò arricciato il naso quando il piccolo ha descritto in ogni minimo particolare come e dove abbiamo passato la notte, ma che volete: dopo tante fiabe, tante favole a cartoni e tanto ridere siamo crollati davanti ad un fuoco semispento, sul divano gigante del mio immenso salotto!!!!


venerdì 21 marzo 2014

Sono convinto!

Se al di là di ogni scelta prima c'è un'indecisione, questa sappiate che vi rimarrà per il resto dei vostri giorni, nonostante vi ripetiate: "sono soddisfatto della mia scelta!"...
Lo so, è un ossimoro: essere soddisfatti temendo di aver sbagliato è sicuramente una contraddizione in termini, ma vale anche il contrario!

La mia scelta, ricercata, interpretata, posta al futuro, quasi mi sono sentito un chiromante o una cosa simile, ha in realtà un risvolto assolutamente atteso e voluto: la sua fuga!
Bella come non mai si presenta di nuovo, e stavolta per l'ultima volta, alla mia porta. Quando apro sta osservando la mia macchina: "Hai gente? Ti disturbo?". La risposta secca non ha sortito alcun effetto se non uno spalleggiare a segno di sconfitta: "Tu disturbi comunque, tuttavia sono solo, entra!". E mi volto spalancandole la porta senza accompagnarne il gesto come un qualsiasi gentiluomo altrimenti farebbe.... Lei immobile e non sorpresa mi lancia una frecciatina, inutile... "E' piuttosto evidente che sei irrimediabilmente incazzato con me!" , quindi entra e lascia che la porta  si chiuda alle sue spalle e continua "non sei il Fede che ho avuto l'onore di conoscere, adesso..." ma non la lascio finire "probabilmente quel Fede semplicemente non vuole stare con te, adesso...!".
Cattivo, pessimo, lo so, mi sorprendo da solo, tuttavia è una cosa già detta e vista!
E così l'ascolto senza guardarla, piuttosto osservo estasiato la mia nuova, anzi nuovissima (ero giusto appena tornato dal concessionario) Range Rover!
"Me ne vado!"... l'unica frase sensata, penso! Ma non sento passi e capisco che non si riferiva a quell'esatto momento così la guardo superbo e attendo. "Ho preso casa a Londra, mi trasferisco lì: insegnerò ... ho già avuto un paio di colloqui e fatto un contratto a sei mesi! Appena finirà la scuola parto!".
Quindi abbasso lo sguardo, cazzo avverto un dolore sul petto! E cerco una distrazione... il micio peloso mi salva!
Lei sorride dolcissima, lo so è pazza, quindi non mi farò di nuovo ferire, né la ferirò io! Alzo lo sguardo e resto di pietra: "se lo ritieni necessario!".
E lei si avvicina a me: "si Daddy! Lo ritengo indispensabile!".
Freddo e cattivo: "quindi niente più sesso fra me e te!"... e mi molla un ceffone che dico la verità, meritatissimo, ma una soddisfazione così quando avrei potuto riaverla? Sputarle in faccia una cruda verità! Quindi duro e visibilmente incazzato, ma trattengo l'istinto, la guardo e sogghigno per l'imbarazzante e inopportuna frase uscita dalla mia bocca... inaspettata ma lei tira fuori il peggio di me! 
"Fede, mi dispiace, ma adesso basta! Ho avuto la mia fetta di cattiveria meritata ora basta!".

Le mie uniche parole? Poche, semplici, chiare e cristalline, di facile comprensione anche per un ebete: "senti G., non nego cosa provo e non credo che lo farò mai, ma ho bisogno che tu esca per sempre dalla mia vita! Ora se tu credi che per farlo dovrai trasferirti a capo Sud, poiché Capo Nord è una delle mie ambite mete e quindi potremmo ricontrarci, vai! Ma non sentire né il bisogno né la necessità di dirmi dove andrai: non ti verrò mai a cercare, mai più!".



...e questa è assolutamente e indiscutibilmente una mia scelta!!!




martedì 18 marzo 2014

Pensandoci meglio.... resto tutto d'un pezzo!!!

Quando ero un giovanetto alla ricerca della mia strada, ricordo che pensavo sempre che tutto ciò che avrei ottenuto sarebbe stato solo ed esclusivamente grazie al mio talento, alla mia buona volontà e al mio buon senso innato!
E proprio quando nella piena consapevolezza di tutto questo, oggi, ormai uomo, ritengo davvero che tutto quello che ho è il frutto del mio lavoro, ottimo, eppure qualcuno mi insinua il verme del dubbio e vado a ritroso con la mente alla ricerca di quel bivio che mi ha fatto perdere la cognizione di ciò che realmente è accaduto rispetto a ciò che per mia coscienza stessa avrei invece voluto che accadesse!
E guarda caso.... lo trovo!
Ricordo me, imbranato come sempre, e allora impacciato ma pur sempre attraente, raccoglievo una penna maldestramente scivolatami dal mezzo di uno dei libri, uno dei quali era "Il ritratto di Doryan Grey". E rialzandomi di scatto urtai con violenza il braccio di una dolce ragazza che fece saltare in aria tutto ciò che aveva in mano!
Il caso volle che tale ragazza, allora poco più che ventenne, fosse la figlia di un noto stilista di moda...dell'epoca... e quando feci per aiutarla, umiliato e impacciato ancor più del solito, lei indispettita e sfacciata mi tolse dalle mani il suo libro, tipica scena da film hollywoodiano, e mi insultò caparbia e indisponente con un secco " e levati imbecille!"... che dolce!!!
Dispiaciuto e sorpreso da tanta indisposizione  le chiesi, urlando, scusa e lei mi salutò con il suo medio della mano sinistra senza neanche voltarsi!
La ricontrai anni dopo, quando facevo uno stage nella casa di moda del suo paparino dove lei, per nepotismo o diritto di eredità, copiava o imitava o semplicemente si annoiava, non l'ho ben capito. Tuttavia non mi riconobbe, e mi chiese nel suo più sfacciato accento milanèse di uscire con lei. Fui felice, per la prima volta, che una donna fosse sfacciata con me e d'istinto accettai per un solo unico motivo: il suo dito medio!!!
Quel venerdì, nel mio casual outfit assolutamente contrario alle proposte serie e poco malleabili degli outfit del brand che il suo nome ispirava, mi presentai all'appuntamento e lei, in una mise da "stasera mi diverto", onestamente più nuda che vestita, mi accolse estasiata. Lo ammetto, mi vergognai come un cane a girar per Milano con una ragazza pon-pon, perchè questo sembrava, affatto sobria e assolutamente fastidioso lo sguardo sogghignante degli altri ragazzi e lo sguardo esterrefatto delle altre ragazze. Poi un pensiero: cavolo, ma se.... potrei....! E sorrisi per aver individuato una scorciatoia!
Cercai tutta la sera di essere il ragazzo più affascinante e attraente che lei avesse mai conosciuto e naturalmente.... ci riuscii. Mi bastò quel pensiero a nascondere tutti quegli sguardi imbarazzanti, ma fu sul dunque, appoggiato sul cofano di quella macchina tanto antica quanto i soldi che valeva, che lampante mi si fissò un'immagine di me, della mia predisposizione a voler diventare quello che sono con le uniche mie forze, e fu lì che segnai per sempre il mio destino: la lasciai lì a strillarmi contro ogni cosa finché abbassando il finestrino della macchina sorridendo, e con tutto il rispetto che ella stessa mi aveva riservato a suo tempo, la salutai con il mio dito medio della mia mano sinistra, sgommando via!
Chiaro è che non finii il mio stage lì!!!

Vittime delle nostre scelte o consapevoli autolesionisti??? Scelgo io chi essere, ma rimango d'un pezzo!



mercoledì 12 marzo 2014

Destino avverso o semplice intuizione

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45171
Anima e Personalità
di Salvatore Brizzi
E' inutile spiegare quando qualcuno non vuole spiegazioni. Ebbene nel mio egoismo più puro non volevo spiegazioni, eppure nel suo egoismo più puro doveva darmene altrimenti. 
Nonostante la nostra amicizia si fosse trasformata per forza di cose in qualcosa di più, nonostante da ragazzi si commettano errori, nonostante poi ci si perda di vista e nonostante poi il destino, il fato o la nostra aurea, ci faccia riavvicinare, ciononostante non vuol dire che il fine ultimo è quello di dover stare insieme, piuttosto a questo punto credo che l'unico fine sia proprio quello di definire una volta per tutte un'incompatibilità straordinaria a pelle per cui non vale più neanche la frase, dicesi in gergo comune "contentino", "ci amiamo ma non siamo fatti l'uno per l'altra". 
E questo, è sacrosanto!
Voglio dire: se fossimo fatti l'uno per l'altra il destino, allora magari avverso piuttosto che compiacente, pur di farci rendere conto dell'impossibilità di riuscire a sopravvivere l'uno senza l'altro, e dopo un pò di serenità o breve amore, coinvolgimento e complicità, sarebbero avvenuti fatti per cui due persone che si amano vengono messe inesorabilmente alla prova senza il loro volere. 
Ma non in questa storia, non nel mio caso, dove sia io che lei distruggiamo ogni volta tutto, fino a farci del male e ci allontaniamo per poi rincontrarci per caso senza che l'uno cerchi l'altro
Vale la regola del contrario! Ordunque alla luce di ciò, consapevole del macchinoso e arbitrario epilogo di una storia nata male e che può solo finire peggio devo inesorabilmente prenderne atto e di nuovo, anche diventando cattivo, anche sbagliando magari, perchè no, ma comunque nella più piena consapevolezza mi rendo perfettamente conto che riprendersi per non sopportare una sofferenza tra l'altro ostentata, che duri più o meno l'arco di un nuovo incontro, che distolga dunque dal pensiero di doversi sentire soli, dalla necessità di sopportazione, è solo e soltanto un continuo e perpetuo farsi male, succhiarsi il sangue ma lasciarne quanto basta per la sopravvivenza, è tirare fuori un pesce dall'acqua per rimettercelo prima dell'ultimo boccheggio, e un'infinità incessante e incomprensibile di metafore che altro non raccontano se non la storia di un dolore perpetuo. E dunque: fine!

giovedì 6 marzo 2014

Fingere...

Se non avessi il coraggio e l'intraprendenza del mio buon padre non risalirei mai la cima e non girerei per questo mondo a testa alta!
Mentre mia madre mi decantava la bellezza e tutto ciò che più perfetto rendeva una imperfezione, mio padre mi insegnava a crescere nel mero mondo in cui viviamo! Il suo modo di pensare, sempre molto distaccato, mi attirava! Per me incomprensibile al tempo, ora più che cristallino: 
finché non nuoce nessuno, fa ciò che vuoi!

Sembra quasi un'affermazione pagana, e infatti lo è!!! Tramandata dal suo trisavolo nel tempo in cui ancora si credeva che le donne, sapienti consigliere in fatto di alimentazione e pronte guaritrice senza scienza né sapere ma devote alla natura, fossero streghe, con poteri tali da consentir loro incanti grazie ai quali il raffreddore e la febbre sparivano con poche erbe mescolate per benino tra loro.
Non so perché ma aver compiuto quanto di più infimo gesto, tale da scolpire definitivamente nella mente di donna l'"uomo" come colui che si legge sui libri, beffardo e inequivocabilmente subdolo approfittatore di tanta delicatezza e innocenza, fa si che in me nasca sempre più la convinzione che nulla è così intimamente puro e piacevolmente attraente, se non ciò che noi stessi vogliamo che gli altri vedano, senza distinzione di sesso alcuno!

"...tre minuti, solo tre minuti per parlarti di me, forse basteranno a ricoprirti di bugie come se dovessi dimostrare di me quello che ancora non stato mai...". 
Ecco cosa siamo: persone speciali da 3 minuti!
Non è la delicatezza di una donna ad essere stata ferita ma l'orgoglio di un uomo che ancora ne soffre!
Poiché quando colei a cui avresti voluto dedicare cuore, mente e anima ti manda al diavolo metaforicamente parlando, non vuol per caso intendere che devi sparire dalla sua vista? E non è forse vero che la parola per sempre indichi la negazione di mai? Dunque cosa, cosa esattamente resta di tutto ciò che in quei 3 minuti ha cercato di farmi sembrare che fosse, fingendosi un'altra persona? Nulla, se non uno squallido  vai al diavolo bastardo e restaci per sempre!!!
E quindi non capisco come ora potrebbe rendere tutto più semplice, o guarire certe ferite, il suo sussurrare: non andartene da me, ti prego, non farlo mai!! ?

Continuo a non capire.... o forse è semplicemente tutto cristallino!!!

Vado a pettinarmi... forse è meglio!