giovedì 27 aprile 2017

Briciole...di cuore

E piano piano si torna alla normalità: "Dio Fede quanto sei affascinante con quelle cicatrici"! E a questo punto non so se si tratta di un complimento, ma ci convivo, e questa cicatrice che mi ha segnato il volto resterà qui ancora per un bel pò, se non per sempre.
E mentre mi concedo per un altro outfit del dannoso, nella notte cerco di portare a termine l'altro mio progetto: il fantastico libro delle storie da raccontare ai bambini.
E proprio in una di queste sere, non rendendomi conto dell'ora tarda, mentre concentrato su una storia la mente mi vola verso nuovi spazi, squilla il telefono e d'istinto, rispondo senza pensare, e di là, una voce, la sua: "hei".
Un brivido e improvvisamente sono di nuovo nel mio salotto: G.
D'istinto guardo l'orologio: le 3 di mattino!!!! Non parlo, lo fa lei: ti ho svegliato?
Non rispondo ancora, ma sospiro! E ancora lei: no, non credo, la luce fioca alla tua poltrona e la tua ombra ti hanno tradito! ...e la sento sorridere.
Sospiro ancor più forte e poggio tutto ciò che ho in mano a terra e guardo fuori in veranda: piove!
Si, sono qui fuori! Volevo sapere come stavi e mentre rientravo da Milano ho visto la luce sul selciato così ho azzardato!
Ancora silenzio! "Ti ho disturbato, scusami! Stai bene?"... e mi coglie impreparato. Socchiudo gli occhi e alzo il volto in alto e sospiro, ma rispondo "no!".
Josh Mario John
Perché? Perché è vero! L'avrei voluta lì con me, in quell'istante, in quell'attimo, sentirne il profumo, toccare la sua pelle, carezzarle i capelli, stringerla a me per non farla andare via, mai più! Ma un attimo dura poco e finisce in un attimo "hai bisogno di qualcosa? Vuoi che ti chiamo qualcuno? Ti senti male? Vengo lì?"..... "no tranquilla! E' tutto ok! Sono solo stanco di stare chiuso in casa senza poter fare altro che starmene a casa! Scusami, ti devo lasciare! Grazie di avermi chiamato! Stai attenta, a quest'ora, rientra di corsa a casa" e lei "Certo Fede, tranquillo! Se hai bisogno, chiama, a qualsiasi ora: se posso, corro da te!"  e attacca!
E Dio solo sa quanto mi manca e che sforzo disumano, che violenza mi sono fatto per non urlarle ancora torna da me!
E mi volto, per non vederla andar via, ma la sento, e chiudo gli occhi, sperando in fondo di sentire il campanello suonare, e non succede e mi addormento con questo pensiero lì, al freddo e in mente solo il suo volto.

giovedì 20 aprile 2017

Le regole...

Un appuntamento, è un appuntamento se: siete entrambe ben vestiti, siete fuori casa, fai il cascamorto e lei la civetta e se alla fine si va a letto insieme!
Un appuntamento non è un appuntamento se lei viene a casa e si cucina insieme. In questo caso: o sei il suo migliore amico o siete già conviventi!
Io credo di essermi piazzato sul primo! E il dubbio mi strozza ogni considerato gesto di avance!
Via le stampelle, finalmente, nonostante fossi diventato un esperto: ho messo su pettorali mai avuti prima.
Assolutamente in forma, se non per questa gamba di due o tre centimetri più magra, ma ovvio il perché. I miei capelli sono assolutamente i miei, e non li taglio di nuovo, come anche la mia barba! Look trasandato, un pò sbandato ma all'altezza di ogni ingresso al mio capezzale.
Eppure lei è lì e non proferisce alcuna parola in merito, a me, a noi due, al canoso. Insomma: la perfetta segretaria improvvisatasi cameriera.
Non è un appuntamento, e ok! 

Il freddo fuori stagione, lo amo, perdonatemi, mi porta alla mente strane sensazioni e tutte riguardanti lei, eppure credo che sia lei a generare questo freddo! E caxxo, la cosa mi pesa un casino!

E vado all'attacco: la afferro di improvviso, le circondo la vita, la butto giù, e sorrido.... come un fratello! No dico: come un fratello! E sapete perché? Perché tutto è svanito! E' tutto improvvisamente morto, freddo, assolutamente non romantico, ed io? Un casino incazzato!
La sollevo, ridiamo come due bimbi, prendiamo i nostri piatti e ci spostiamo sul porticato a morire di freddo, e mentre vado avanti lei sussurra: che spettacolo....Mi fermo, mi volto ed eccomi, finalmente, mi vede!!!!



martedì 18 aprile 2017

Imparo!!!

E quando sei a casa con le ossa rotte, dopo che hai contato il numero esatto di listoni presenti nelle varie stanze, ben 2 volte, aver deciso di cambiare la posizione dei mobili, ben 5 volte, di voler acquistare una nuova poltrona, ben 7 volte, e di prenderti un cane più piccolo, per ben 10 volte, c'è sempre un via vai di amici e di donne (?), alcune ben attese, altre meno... Poi c'è l'amico del "facciamo cena qua tutti insieme: tranquillo pensiamo a tutto noi!", per ritrovarti poi con un drastico cambiamento tra cucina e salotto, che a dire il vero, non era stato contemplato nelle opzioni neanche una volta!
E impari!
Impari che: primo, chi ti viene a trovare a casa ha un debole per te, o è solo curioso! E così mi ritrovo in casa con un mio cliente, rimasto fedele alle mie idee da consulente inculcate durante diverse sedute per me spiritiche, tanto non aveva neanche il senso del gusto, curioso di vedere come avrei vissuto IN questo particolare momento della mia vita, esordendo con un "così se mi capita, so come devo essere...".
Secondo: tua madre ... c'è sempre! Prima di suonare il campanello mi telefona: "Fede tesoro hai bisogno di qualcosa?" ed io " si mamm...." ... din don! Apri ed è lei!
Terzo: le donne diventano crocerossine! Compresa tua sorella... che poi borbotta se ti lamenti dell'operato!
Brad Kroening
Quarto: tuo padre ti evita "Cazzo Fede come ti sei conciato, mi fai brutto....". Ma dico io!!!!
Quinto: lei la vedi meno del previsto! E se viene sono un agnellino... sarà anche questo uno dei motivi per cui non viene così spesso!
E Sesto: ma quando potrò tornare autonomo, indipendente e strafottente come prima???? :-(

venerdì 14 aprile 2017

Tentativi di un imbranato cronico in piena regola: sono un uomo!

Questa idiota convinzione che gli uomini non sappiano affrontare il dolore e situazioni un pò, come dire, difficili da gestire, in realtà ha del vero.
Finalmente in piedi, ma con le stampelle e riesco a fare ben poco, concedetemi la volgarità, ma la prima volta non sono riuscito neanche a pisciare in piedi, sono rovinosamente caduto ancor prima di posizionarmi, appena poggiate le stampelle al muro! 
Il mio viso tumefatto, una mano fasciata, ma che diavolo di casino! Per fortuna oggi ci sarà mia madre e non ridete di me, ma ragazzi veramente mi trovo in seria difficoltà.
Ho dormito tutta la notte sulla poltrona, forse distrutto o annuccato da qualche antidolorifico al pari di morfina o giù di lì. Il risveglio ovviamente a pezzi. Finalmente ho ripreso a mangiare qualcosa che sappia di qualsiasi cosa.... e vengo travolto da un nervoso ingestibile, per fortuna la stanchezza l'ha vinta sul nervoso e ancor prima che cominci a provare dolore di nuovo sono svenuto dal sonno sul letto, stavolta!
Ad un certo punto mi rendo conto di avere un peso sulla gamba non ingessata e sento calore umido sulla bocca e apro gli occhi: canoso era riuscito a rientrare in casa e si prendeva cura di me, mentre Raf non mi ha mai lasciato dal mio rientro. E mentre cerco di liberarmi la gamba dal peso di un cane di 50 kili sento rumori dalla cucina. Provo ad alzarmi, ma tanto so già che l'inesperienza non aiuterà il mio gesto e infatti resto lì chiamando nella speranza di un salvatore "mamma, mamma per favore mi aiuteresti ad alzarmi? Devo  andare in bagno..." e sotto voce mormoro: poi una volta lì farò da solo...spero...
E non era mamma ...però!!! La mia segretaria!
Ora: avete presente una morsa allo stomaco, e credo di aver avuto un'espressione talmente di sorpresa che giustamente mi domanda "vuoi che vado via?".
E mi aiuta... ad alzarmi, ad andare in bagno, mi lascia solo nella mia intimità. Poi rientra e si mette davanti a me, mi toglie la maglia, prende una spugna e la bagna con dell'acqua calda e latte detergente, e comincia dolcemente a passarmela sul corpo, sul collo: piacevole sensazione di pulito. Poi sul viso, quindi mi asciuga. Senza proferire una parola! Io ho persino difficoltà a degluttire, e la testa mi fa male ancora tantissimo: qualche punto in testa, un labbro spaccato, un occhio nero violaceo che ancora non si apre del tutto, una ferita sul mento, un taglio bruttissimo sul naso già provato in precedenza e non so cos'altro... era lì. Cercavo di guardarla ma non potevo, il suo prendersi cura di me mi rendeva inerme e ho lasciato che lo facesse.
Quando mi sono risvegliato ... non c'era! Mi manca...

dal web





lunedì 10 aprile 2017

A casa: un disastro!

Finalmente a casa!
Teresa ancora piange mentre mi aiuta a mettermi comodo sulla mia poltrona: "lascia la finestra aperta!", si infuria "Federico ma è freddo, il fuoco con la finestra aperta: che idea bizzarra!". E la serra per bene!
Il canoso abbaia incessantemente e non osa avvicinarsi, Teresa prova a scacciarlo, poi arriva mia sorella e lo accompagna sul retro dove troverà qualcosa da fare.
Raf, o come diavolo si chiama, è già sul mio ventre e si stende per tutto il mio corpo quasi diritto per annusarmi il collo. Testa buttata indietro e mano a coprire gli occhi quasi a celare la sofferenza provata!
Si sincerano che sia tutto ok, mia sorella vorrebbe che mia madre restasse con me per aiutarmi, ma la lascio  andare a casa a riposare: mi hanno assistito fin troppo tempo.
E resto solo!!!
La macchina distrutta, un colabrodo e aggroviglio di lamiere ha detto  mia sorella. Da solo non so se scoppiare in lacrime o semplicemente... dormire. La consapevolezza di cosa sia successo mi ha fatto ricordare un solo frammento di quel brutto incidente: qualcuno chiamava il mio nome e mi implorava di tenere gli occhi aperti. Poi... il buio! Non so neanche chi fosse.
Per fortuna hanno ritrovato il mio cellulare: una cosa tipo 1000 messaggi e una 60na di chiamate perse: 59 di G.... e mi viene da ridere...
Penso: dov'è la mia segretaria ora? 999 messaggi erano i suoi, ma io ero focalizzato sulle 59 chiamate.... 
Entrambe erano venute in ospedale, ma solo negli ultimi 3 giorni sono riuscite ad entrare ed io a rivolgermi a loro con un breve sorriso. Sono un disastro: ossa rotte, testa frantumata, ginocchio ricostruito, gamba spezzata. Non riuscivo neanche a fare il bilancio. L'autista dell'altra auto anche lui non se l'è passata bene! Due coglioni! Uno una curva troppo larga e io ... non lo so, forse distratto da qualcosa, senza un accenno di frenata da nessuno dei due: un frontale in piena regola!!!! 
Poco dopo questi nefasti e turbolenti pensieri, la calma e l'effetto del calmante.... finalmente a casa, riposo!!!!