mercoledì 30 marzo 2016

Comodo, estremamente comodo!

E dopo essere tornato, dopo essermi sorpreso in un gioco pericoloso, dopo fughe e pause inutili, dopo aver ripreso persino il mio vecchio lavoro, ma solo per un momento, mi mancavano due cose:
colazione al freddo nel mio porticato, e una sana frenetica e improbabile giornata all'aria aperta.
E così, mi preparo per il mio giorno da uomo duro!!!
http://www.perofil.it/blog/tag/intimo-uomo/
Quando ancora tutti dormono, quando ancora il letto canta la sua ninna nanna e ti coccola con il calore del morbido piumone dai colori della natura, quando ancora la mente ridacchia al semplice tepore della sensazione dei 5 minuti di più, il tuo fisico urla imperterrito un "alzati oh, pigrone...ho bisogno di movimento"... e così, mi catapulto dal letto, mi fiondo nella mia cucina, spalanco la vetrata che da sul portico e vengo investito da un'aria gelida e umida, ma.... mi piace. Così, scalzo, con il mio pigiama, confesso, Tezenis, che li fa comodi e confortevoli, calpesto il legno freddo e una sensazione mi sale sulla spina dorsale fino alle meningi e li si ferma e mi trasale un brivido accompagnato da un gemito che si trasforma in sadica risata e mi percuote un fremito e abbasso lo sguardo e lo lascio sul selciato, dove scopro solo il vento che muove i rami degli alberi ancora poco folti ma pur sempre bellissimi, che rilasciano il suono inconfondibile della natura e incantano e mi sento vivo. Respiro a pieni polmoni, ancora il sole non è sicuro di voler uscire, intimorito anche lui dall'umidità o coccolato dalla luna, che un pò, come il mio letto, coccola con il suo canto il mattino che stenta a sorgere.
Ed io, finalmente lì: quella era la mia giornata sportiva e nessuno l'avrebbe potuta cambiare... se non uno strano rombo, che mi distrae, mi inquieta, mi fa trasalire e mi volto verso la direzione da cui proviene.... lo conosco!!! Una Ducati... caxxo no, riduce le marce e sul finire della curva non apre il gas: gira nel mio vialetto.... Fuggo? Troppo facile, mi vedrebbe...mi fingo morto.... troppo facile anche questo: riuscirebbe a risuscitarmi... ma non puoi venire sempre a rovinarmi le uova nel paniere diavolo di satana!!!! Eppure compare tra gli alberi a passo d'uomo, e mi vede lì in piedi, con la testa sprofondata nel collo e piegata in segno di rassegnazione verso il cielo, non tolgo lo sguardo ma imperativo sorrido e accenno con la bocca... "no caxxo!!!" e lei si toglie il casco " ma ancora stai così? Sai che giorno è oggi?"... no diavolo, che giorno è oggi...? Un giorno qualunque, un fine settimana qualunque e una giornata di assoluto sport per me...e invece no.... "eddai Fede, infilati il chiodo...beh no, qualcosina di più pesante e andiamo! C'è il motoraduno in vetta... con seguito... hai preparato la tenda?".... eh no che non l'ho preparata, ma porc......

Ecco: questo è esattamente quello che io chiamo RISVEGLIO!!!!!!



martedì 29 marzo 2016

E poi? Soli...tra di noi!

Non c'è persona che non tema la solitudine, persona che ami vivere intendo, persona che riesce sempre ad esprimere in modo inequivocabile le proprie esperienze, i propri sentimenti, le proprie incertezze e perché no anche le proprie paure.
Ma poi l'latro giorno, incontro Luca, mi dice: "finalmente soli" e la cosa mi preoccupa molto, voglio dire, non disprezzo nulla ma non è un tipo di esperienza che farei .... tuttavia non intendeva in un certo senso, ma nel vero senso della frase: intorno a noi non c'era proprio nessuno, e la cosa mi ha inquietato ancor di più. Così, gettato lo sguardo qua e là nella speranza, vana, che si fosse sbagliato mi volto di scatto e incrocio il suo sguardo e sorridendo mi chiede: "lo senti?", "cosa?" e lui chiudendo gli occhi e alzando il volto al soffitto "questo inconfondibile silenzio!" e tira un sospiro...
Resto a fissarlo, perchè guardarlo non mi sarebbe bastato, e scopro le mille sfaccettature di un uomo, dell'essere uomo: caparbio, di compagnia, lavoratore, come si diceva un tempo, assiduo e inconfondibile frequentatore di donne ma perennemente solo!
Eppure anche io, in fondo lo sono, ma non saprei spiegare come ci si sente, forse perchè non ho mai provato, da adulto, l'ebrezza del contrario... O forse perchè non ne ho bisogno. Lui si!
Respira ancora e mi guarda: "ok! Mi vesti allora?". Onestamente non avrei mai creduto di poter tornare al mio lavoro da consulente d'immagine, ma la mia mentore nonché dolce sinfonia afona e odiosa ma benevola, trasgressiva tacita talentscout di talento, mi aveva pregato dicendomi "solo tu puoi capirlo, fidati!".
Quindi sorrido e dico: "si, ma c'è ben poco da fare: sai già tutto!" e abbasso lo sguardo per dirigermi verso la prima tappa: la stanza guardaroba! Che per un uomo non è una consuetudine averne una, ma per certi tipi di uomini si... e guardando cosa c'era dentro, e come era dentro, improvvisamente mi rendo conto che la mia mentore avesse solo ragione....
Mi segue, con le mani in tasca e poi la sua domanda: "e allora, che ci stiamo a fare qui, andiamo a mangiare qualcosa fuori: oggi è proprio una bella giornata da non sprecare in un armadio!".
Acconsento, e ci fiondiamo in un ristorantino niente male, suggerito da lui, ma di mia conoscenza.

Finalmente soli, ma in mezzo a tanta gente!

lunedì 21 marzo 2016

Chi l'avrebbe mai detto?

Tornato a casa, finalmente, dopo un trilione di impegni tra nuovo e vecchio, abbandonato quasi del tutto il mio vero lavoro da consulente di immagine, ma tenuto corsi per consulente di immagine...il che è stato come fare il consulente di immagine...., comunque, dopo la brutta avventura di Londra, torno nel mio cottage, scherzo, nella mia casetta nel verde, sperando di dimenticare subito lei, l'altra e un imbarazzante senso di sudicio e sporco.... e ci riesco.
Mi fiondo in casa seguito dal mio super cagnolone peloso, invecchiato un bel pò, devo dire, e dal gatto che in macchina ha miagolato come un disperato quasi a volermi dire che non volesse tornare da me e restare invece con mio padre....
Aiden Shaw
Entro ed eccolo: il profumo della mia casa, del legno che ne fa da padrone, che amo e spalanco subito le persiane e non importa se fuori piove e il tempo non mette gioia, sono qui, e accendo il mio camino, metto musica che lascia spazio al relax mentale più assoluto, mi verso il buon vecchio Jack e mi svesto comodo e mi rilasso sul mio divano davanti al fuoco a guardare la pioggia che scende copiosa mentre il mio cane riprende possesso del tappeto e il gatto del mio petto....

Buon pomeriggio a tutti amici del WWW


venerdì 4 marzo 2016

Disinvolto....

E poi finalmente di nuovo, casa...
E riprendo possesso della mia vita, anche se solo per qualche mese, poi ripartirò. Tuttavia, devo dirlo, non mi dispiace: la malinconia di lasciare la propria terra alimenta la voglia, ogni volta, di tornarvi... e la mia casa, desiderata, voluta, plasmata sul mio essere, è sempre piacevolmente nuova.
E alzo la porta del garage e lei è lì: nera fiammante, che non aspetta altro che avermi sopra, in piega su curve ormai fin troppo conosciute alla ricerca di altre più impavide e: è adrenalina pura.
Non sistemo neanche le valige: salgo su di lei, l'accarezzo un pò, infilo il casco e sfreccio via...
fino alla prima vera curva... la studio un pò, per sentirne di nuovo il sapore, e la prendo, graffiando l'asfalto con il rombo del motore e scintilla il cambio a terra, niente di più eccitante, e sorrido, no, di più: rido di cuore e lancio un urlo in accelerata sulla salita che porta al crepaccio, dove lì, tempo fa, ritrovai il senso delle cose perdute...
E passo davanti la villa dei miei, la casa di lei e per finire arrivo allo sconfinato e impercettibile niente: e lì divento un tutt'uno con la natura.... Dio come mi manca ogni volta questa terra e ogni volta è sempre come una prima volta!!!

Ed ora: buona settimana amici del world wild web....


giovedì 3 marzo 2016

Un modo migliore!

Se lo stile fosse l'unica mia ispirazione avrei sicuramente scelto di vivere a Parigi, se l'amore fosse la mia unica ragione di vita, avrei scelto Londra, se la mia famiglia carnale fossero i miei unici affetti, metterei radici. Il problema è trovare ciò che effettivamente non mi renda così nomade della mia vita stessa, e mi perdo, nei meandri indiscussi dei pensieri, reconditi e celati dal mio aspetto, pur sempre impeccabile ma che ha, da un pò qualcosa di anomalo, ma che attira in modo del tutto inaspettato il gentil sesso di ogni età e di ogni provenienza sociale.
Di nuovo stile foto del profilo, lo ammetto che so di piacere anche con queste inevitabili rughe, che mi segnano il viso e nell'età che avanza inesorabile, e per fortuna avanza.... vengo conquistato, quindi rapito e infine messo KO da una delle storie più incaute che io abbia mai avuto in tutta la mia vita.
Che di storie ne abbia avute, non è un segreto, che abbia commesso errori, neanche... e a quanto pare, anche che io sia irrimediabilmente innamorato, non è poi così insaputo, tuttavia eccomi aggirarmi per gli uffici della redazione di un noto tabloid londinese e improvvisamente attratto da ciò che con me non ha nulla a che vedere, ma una personalità assolutamente inaspettata e invadente "Sei Rori, piacere... italiana anche io!" e mi conquista.
Poche parole, professionale al massimo, sessualmente attraente molto, decisamente attraente, e decisamente non ferma a 50 sfumature bensì direi un 100, 130.
Profano, di fronte a lei un ragazzino eppure la differenza di età si nota e lo fa pesare: "negli ultimi tempi abbiamo adottato metodi assai diversi da quelli a cui lei probabilmente era abituato!". Pentito di essermi presentato stiloso, ma era di dovere, rimedio al primo banale incontro "Mio Dio, ma sei un altro...", e il resto finito in un incontro a due tra profumi di incenso e strane, insolite sensazioni, dove
i giochi del sesso non hanno nomi né descrizioni consone: solo puro amabile e inconfondibile sesso... "ma all'antica", mi confessa e mi spezza in due! Di netto.... senza possibilità di ripresa. La mollo lì, rientro nei miei jeans, come un bimbo offeso, esco da quella strana sensazione che non mi appartiene, se non quando si tratta di lei, la mia Lei.
Così, deciso a non farmi coinvolgere in avventure strane, finiamo a darci del lei  cordiale davanti a tutti, ma.... anche in ascensore, sul tavolo della sala convention e non ultimo, nel portone della sua casa. Pura e semplice attrazione? Eh no, non mi frega...nasce un sospetto finché esco da quel portone e il sospetto diventa tarlo, e infine certezza.... Ridendo, di spalle, mi tira la maglia di cachemire che mi scopre e rende evidente quale fosse la situazione "Fede!", eccheccaxxo.... non ci s'incontra mai, proprio qui dovevi capitare??? Ed esce lei: "Te l'avevo detto che era lui!".
Ora immaginate me, mai presentatomi in questo stato a nessuno, trovarmi lei, lì e l'altra fiera di se dietro che sorride malefica, ma anche questo è donna e mi volto, la guardo negli occhi, con gli occhi di colui che spera di poter avere un'ultima occasione e la colgo:  "Cosa... certo che sono io, lo sono sempre stato..." e verso di lei, sussurro, " se arrivavi qualche minuto prima, ne avevo un pò anche per te..." e concedendogli il mio ultimo sguardo pesantemente severo scompaio dalla vista di entrambe: non c'è modo migliore!!!!