C'è un mondo lì fuori che non ha coscienza, educazione, rispetto, non ha voglia di lavorare, solo di criticare, di lamentarsi, di fingersi malato, intriso di ipocrisia, bieco e testardo.
C'è un mondo lì fuori fatto di speranze, di preghiera, di perdoni, di parole buone e gesti umani, di sorrisi, di fantasie e di cortesia.
C'è un mondo lì fuori che è sterile a tutto, che è pieno di se, che corre freneticamente senza pensare, che lavora, lavora e lavora, fino a rompersi le ossa.
C'è un mondo lì fuori, di mamme e di papà, di bimbi al parco e a scuola, di vecchietti cari e amici, di ragazzi e ragazze che si amano, di anticonformismo adeguato.
E' tutto un mondo che gira e si muove intorno ad ogni essere, ad ogni pensiero, ad ogni gesto, e ad ogni conseguenza.
Eppure non si vive per il giorno dopo ma solo e sempre per se stessi, nel semplice egoismo di un finto buonismo, di un menefreghismo puro e uno fittizio, di un buonsenso innato o una cultura lodevole.
Ma non basta. Sappiamo tutti di essere peccatori, di non avere le conoscenze giuste per ammirare o disprezzare gli altri, sappiamo di poter conquistare il mondo e distruggerlo o semplicemente di viverci nella speranza di sopravvivere ad esso.
Ed ogni giorno diventa uguale all'altro e viviamo di impazienza, nell'attesa che qualcosa cambi. E ci illuminiamo al sole come se fosse la vera novità. Il buio, la notte, il silenzio li temiamo, poiché sono essi la vera differenza del nostro viver quieto e consueto.
Odio questo mio esser schietto!!!! Amo questo mio mondo!