martedì 24 aprile 2018

E' pur sempre un piacere...

Ve lo confesso, essere incauto mi rende vulnerabile un casino anche di fronte a sapienti donne che sanno come muoversi tra i meandri e non delle sfilate parigine.
Resto tutto di un pezzo, ma due o tre numeri riesco sempre a beccarli e persino una cena molto pericolosa dalla quale mi sono defilato grazie ad una delle scuse più vecchie del mondo: febbre! Ebbene si, in quel di Parigi, nella Parigi bene, nella Parigi a luci rosse del Moulin Rouge, nella Parigi dove la Tour Eiffel segna brutti ricordi mi ritrovo febbricitante e tremendamente dolorante con una febbre da cavallo.
Mi imbottisco di quanti più antifebbrili possibili e evito l'alcool come la peste, ma si nota, e il mio fingermi sveglio e attento non mi porta molto lontano.
Ma la noto. Una bellissima donna della mia età più o meno, affatto alla moda, tutt'altro, oserei dire molto libera nella scelta, scelta sapiente e consapevole tuttavia, e probabilmente la stavo osservando così intensamente che mi guarda con disappunto, in pratica mi folgora con lo sguardo.
Necessario riprendersi immediatamente, ma, sorrido con vergogna e abbasso la testa. Quando la cerco di nuovo era più lontana e seminascosta mi osservava. Le alzo la mano in segno di scuse, si compiace sorride e annuisce gradendo il gesto. Non la mollo. Ma lei si, si avvinghia ad un uomo di una certa classe e sparisce.

giovedì 19 aprile 2018

La rabbia? Non è cosa per me....

Finite le settimane della moda, quasi disinteressato, mi appresto a rimettere in valigia tutto ciò che potrebbe rendermi felice per correre via a mettere a frutto milleeunoidee tra i Fiordi dell'antica Norvegia, e squilla il telefono.
Rappresaglia vera e propria della mia mentore: progetto bloccato... oddio, non per sempre, dice lei, ma per ora galleggia inevitabilmente in uno di quei stupendi fiordi alla deriva, sperando che non scompaia nell'oceano Baltico.
Okkei, non mi vuol dire cosa succede: mi fiondo nell'ufficio, dove c'è un'incredibile segretaria invisibile ad aspettarmi con un sorriso supersonico: okkkei il progetto è fallito.
E invece no: caxxo, hanno mandato un altro in Norvegia, il perché? Semplice: Rori, tu mi servi qui! 
Ma che caxxo di risposta è?
Sono dannatamente incazzato e visibilmente incazzato che se ne accorge ahimé anche la signora della reception, forse anche perchè uscendo ho sbattuto la porta in vetro e frantumato decisamente una colonnina pubblicitaria.

martedì 17 aprile 2018

Casini della mia vita...

Nasce di sera questa strana nuova voglia di ricominciare, e mentre mi appresto nel casino più immenso della mia casa a scappare da quell'errore che non mi lascerà, già lo so, vie di scampo, penso a quanto incauto un desiderio recondito da mesi possa aver acceso una miccia di nuovo... il mio cuore sta per esplodere nel petto, e lo farà ne sono certo, così per evitare ogni sorta di cancrena prendo l'antibiotico: fuggo.
Imbarazzante é vero, è una delle cose che mi esce meglio. Non funzionerà lo so, ma almeno non avrò nessuna brutta sorpresa...e mi fermo! Mi butto sul letto, a pancia su, travolto da un trilione di sensazioni belle e brutte, e penso! Chi voglio ingannare? Mi farà male ancora... lo so. Quindi chiudo l'ultima valigia e si vola in Francia. A bientot!