mercoledì 21 settembre 2016

Spiacevole e inevitabile

L'unico momento in cui ho desiderato nella mia vita non essere nel posto in cui ero è stata l'ultima volta che ho visto G. Eppure non pensavo potesse accadere di nuovo, eppure è accaduto di nuovo.
E stranamente proprio qui, a metà settembre, nel clima che preferisco, nelle ore di sera quando il freddo comincia a farsi sentire, e quando tutto diventa più magico.
Che io non sia un grande genio nella scelta delle mie storie d'amore è risaputo, ma che spesso queste vengano a me come falsi buoni propositi, assolutamente è assodato.
Quindi rientro al mio lavoro, ancora stanco dal viaggio, portatore di un piccolo successo, in cerca di un sorriso di colei che invece distoglie subito il mio sguardo e mi segue per ragguagliarmi circa le ultime novità e impegni, fredda e distaccata.
Poi arriva lei, la mia mentore che mi caccia come sempre dal mio tranquillo lavoro in scrivania a scovare successi in strada... ma non no ho molta voglia, così mi ritrovo qui, dopo aver riposto tutto il mio operato sulla scrivania di colei che neanche mi degna di uno sguardo, mi soffermo, con la vana speranza, ma neanche alza la testa e resta ferma in attesa che scompaia dalla sua vista. E tiro un sospiro di quelli che chiunque interpreterebbe come una sconfitta, e sguscio via, con Gabriele che mi segue: "maddai un due di  picche proprio te? Il Don Giovanni dello stile!!! Non ci posso credere" che naturalmente si tira a se un "'fanculo Gabriele, ti aspetto sabato alle 8, non ti scordare e non prendere scuse stupide!!!".
Immagine dal Web
E... mi insegue! Mentre le porte dell'ascensore si chiudono, con una miriade di cartelline in braccio, si fionda nell'ascensore e ci riesce, poiché così magra, entrerebbe in qualsiasi insenatura del muro. D'istinto mi spingo alla parete, quasi spaventato e sorpreso mi sfilo gli occhiali e la guardo senza aspettarmi nulla. Neanche mi guarda e ha il fiatone: "nessun due di picche: non sono una conquista...non mi piace che si parli di me così!" e ferma l'ascensore al piano di sotto dove scende senza neanche dire una parola!!!
Quasi quasi...la odio!!!


martedì 20 settembre 2016

Ma poi...sono arrivato a destinazione!!!!

Dopo il panico del momento, l'unica cosa che potevo fare era chiamare mio padre e sperare in un improvviso ritardo del volo.... che ahimé non c'è stato!!!!
Viaggio rinviato con tanto di note dolenti!
Ma l'arrivo è stato, per mia fortuna, dolcissimo!
Wild Wild West on Pinterest
Dopo aver visto infatti dal vivo la famosissima Ferragni nella NYFW, plurimilionaria del web, attenta ad ogni dettaglio, per cui essere semplicemente perfette è un'impresa del tutto...naturale, se lo si è, finisco in un piccolo paesetto sperduto nel niente a catturare scatti fuori dall'ordinario, nell'umana speranza di non incontrare alcun volto noto, alcuno stile noto, e nessuna voglia di sembrare piuttosto che essere.
Fantastico: ho trovato un posto così!!! Dove? Ma nei pressi della mia seconda casa...
In questo ultimo mio giorno qui, nella magica Londra, mi lascio travolgere da questo spettacolo di colori, di odori e di casa che questo posto ispira.
Ho fotografato ogni cosa: ogni posto, angolo bar, casa, minimarket, parrucchiere, atelier...ogni piccolo straordinario negozietto alla portata di tasche. Surreale, e invece no, reale!!!!
E qui, conosco una dolcissima ragazza, ahimé ragazza e non donna, ma che ha già tutto ciò che una donna ha e conquista nel tempo. Dallo stile personalizzato e unico, sino alla passione innaturale per le auto da corsa e per finire, la passione per me.
Il reportage a lei, non fa testo, ma un outfit del suo street style in a wild world è il suo... potete scovarlo nel web tra qualche giorno...e ora: volo a Milano!

venerdì 16 settembre 2016

Ci penso un pò...

La mia giornata ideale è quella in cui, libero dai canoni dello stile e del lavorare comodo seduto in una scrivania, cerco in strada quanto di più improbabile per look da proporvi secondo le vostre insane, e malsane le mie, idee sul comodo e perfettamente in ordine.
Poi arriva settembre, e cominciano le sfilate: valigia pronta, biglietto aereo pronto, le mie due Canon, in perfette condizioni, corredate da batterie perpetue, la mia unica fissa in merito, occhiali da vista sul naso, barba incolta, niente stile fritz, ma solo dinamico e assolutamente semplice e di successo: quest'anno verrò "scattato" anche io negli street style made in London.
Chiudo casa, mi infilo nel taxi, arrivo all'areoporto, mi avvio verso il corridoio che mi porta al controllo per salire in aereo e come una baionetta che mi infilza il cervello torna alla mente il ricordo: il biglietto aereo pronto si, ma sulla console in casa..... e ho solo 10 minuti prima della partenza.