mercoledì 29 novembre 2017

e se arriva il buio?

C'è un mondo lì fuori che non ha coscienza, educazione, rispetto, non ha voglia di lavorare, solo di criticare, di lamentarsi, di fingersi malato, intriso di ipocrisia, bieco e testardo.
C'è un mondo lì fuori fatto di speranze, di preghiera, di perdoni, di parole buone e gesti umani, di sorrisi, di fantasie e di cortesia.
C'è un mondo lì fuori che è sterile a tutto, che è pieno di se, che corre freneticamente senza pensare, che lavora, lavora e lavora, fino a rompersi le ossa.
C'è un mondo lì fuori, di mamme e di papà, di bimbi al parco e a scuola, di vecchietti cari e amici, di ragazzi e ragazze che si amano, di anticonformismo adeguato.
E' tutto un mondo che gira e si muove intorno ad ogni essere, ad ogni pensiero, ad ogni gesto, e ad ogni conseguenza.
Eppure non si vive per il giorno dopo ma solo e sempre per se stessi, nel semplice egoismo di un finto buonismo, di un menefreghismo puro e uno fittizio, di un buonsenso innato o una cultura lodevole.
Ma non basta. Sappiamo tutti di essere peccatori, di non avere le conoscenze giuste per ammirare o disprezzare gli altri, sappiamo di poter conquistare il mondo e distruggerlo o semplicemente di viverci nella speranza di sopravvivere ad esso.
Ed ogni giorno diventa uguale all'altro e viviamo di impazienza, nell'attesa che qualcosa cambi. E ci illuminiamo al sole come se fosse la vera novità. Il buio, la notte, il silenzio li temiamo, poiché sono essi la vera differenza del nostro viver quieto e consueto.

Odio questo mio esser schietto!!!! Amo questo mio mondo!

mercoledì 22 novembre 2017

Tipico imbranato cercasi

Se non fossi esattamente io, o meglio, se fossi uno spettatore della mia vita a volte penso che mi scioccherebbe l'ingenuità con cui affronto diverse situazioni imbarazzanti. E nonostante fossi cosciente del fatto che tra la segretaria invisibile e me, ci fosse ben poco da costruire, finito probabilmente allo stesso modo in cui tutto è iniziato, temo ancora quella sensazione al suo cospetto.
Eppure si va insieme ad uno shooting, come si fa sempre e si fa pausa pranzo insieme. Sotto l'ombrello in due, io che la tengo stretta a me per non bagnarci ed entriamo in questo bar con aperitivi interessanti e costosi per la nostra pausa... e finalmente torna lei, quella per cui il mio essere imbranato sarebbe del tutto naturale. Lei perfetta sui suoi tacchi, io assolutamente a mio agio nel tentativo di catturare qualcosa di buono in uno shooting all'aperto in una giornata di pioggia. Infreddoliti e titubanti sull'esito finale ci confrontiamo, sui pochi scatti fatti appena scaricati sul tablet, ma non rendono e lei preoccupata poiché mi vede, e mi sente, assolutamente incazzato.
Non dico una parola, mangio appena qualcosina, piuttosto bevo acqua a litri e lei quasi intimorita mi imita e quando mi accorgo del suo disagio è troppo tardi. La osservo, e lei d'istinto guarda altrove, fingendo di cercare spunto dalle foto, percepisco il disagio, la paura, il timore che ha sempre avuto ancor prima che la conoscessi, quando veniva con me per gli out, e in tutte quelle occasioni, sempre invisibile, cercava spunti e mi dava idee e io la guardavo, o meglio l'ascoltavo senza proferir parola e le tremava la voce, e io lo sapevo che lei era il mio punto fermo e resta ancora quel punto fermo, solo che non la vedevo, ora ci provo, e di nuovo non la vedo più "Andiamo: hai avuto una stracaxxo di idea che dobbiamo realizzare in 30 minuti!!!". E il dulcis vulgaris che denota il mio mascolino essere incazzato quando non ho idee mie!!!! E lei: lo sa e sorride...

giovedì 9 novembre 2017

Strane, stranissime sensazioni...

La bellezza di una persona ha valore nel momento stesso in cui decidiamo che quella persona possa piacerci. E non nel senso fisico del termine, ma in generale.
E infatti è solo quando decidiamo che una certa persona possa piacerci che cominciano a smussarne i difetti e a tirar fuori, spesso con le tenaglie, i pregi.
Poi a lungo andare ci si accorge magari, che quei pregi, tirati fuori con difficoltà, in realtà non sono pregi, bensì costruzioni, artefizi nati per caso e solo perché da noi ricercati. In pratica ognuno di noi spesso diventa adorabile ad occhi di persone con cui mai e poi mai si prenderebbe, solo per una consuetudine temporale di: volemoce bene!
Dal web
Quindi, alla fine, si frantuma pian piano anche questo strano aspetto, e la persona, che avevamo deciso che ci sarebbe piaciuta diventa esattamente completamente indifferente.
Ebbene: la mia segretaria invisibile è così!!!
E Dio solo sa quanto mi sto massacrando nel tentativo di ritrovare quell'interesse che al tempo mi rendeva un perfetto imbranato al suo cospetto, mi divoro dentro, nell'immane compito di ritrovare
quella ambiziosa attrazione e rimango qui, seduto davanti al fuoco, con gli occhiali sul naso, con il mio ciuffo cadente sulla fronte, con la mia barba tornata incolta e seducente, con le mani sul collo, a cercare di capire dove fosse finita quella strana sensazione che mi provocava... e non c'è! Ma caxxo c'era! Possibile che ancora riesco a cadere intrappolato in facili attrazioni che non portano a nulla?
E poi toh: bussano alla porta! Non mi scompongo affatto: so chi è! Non mi muovo, ma sposto lo sguardo verso la finestra sul selciato, ed ecco che compare: mi tocca! Mi alzo e apro: "ehi G., come mai da queste parti?" e come di consueto ultimamente, giro le spalle e torno sui miei pensieri... ed entra!

Urlare non serve....

Ciao Fede, sono venuta a portarti la richiesta della scuola per il racconta storia di Natale.
Eccheccaxxo mi ero completamente dimenticato! La mia testa ultimamente sta oltre ogni cosa...e quando è così, fai un trilione di cose senza riuscire a farne una bene.
"Resti a cena? Ho preparato una cosetta che ti piace un casino, ce n'è per due... e non dire di no perché lo so che hai già sentito l'odore... hai la bocca aperta con la bavetta che scende da un lato" e le pizzico il labbro con la mano. Sorride e come una bimba si toglie la giacca e.... Dio quanto è bella, ma perché questa non invecchia mai?
Comunque, si parla come da vecchi amici, e in fondo tali siamo. Direte voi: ma non la odiavi? Eh si, la odio ancora ma solo perché alla fine la verità è che lei non riesce ad amarmi come la amo io....
Dal web
Restiamo seduti fino a tardi lì sul tavolo, raccontandoci del più e del meno, lasciando la finestra aperta perché a me piace, con il fuoco che scalda e inizia a piovere e si sente l'odore: legno bruciato, pioggia sul selciato, vento freddo... e un casino di sensazioni, strane stranissime. Lei che lo sa, e si prende la mia coperta lì fuori sul portico e ci si avvolge e torna lì a coccolarsi sul tappeto davanti al fuoco e continuiamo a parlare e parlare e parlare... e... nulla, solo una frase "ok dai, vado o rischio di non rientrare! C'è un casino di fanghiglia davanti alla corte e sono già due volte che la macchina mi ci rimane impantanata" ed io, geloso " e quale cavaliere ti avrebbe aiutato?" e lei candidamente "santo vicino Mario" e scoppia a ridere e anche io e la osservo.... e ad un certo punto "non rischiare, resta qui!" e mi alzo e comincio a sistemare in cucina... si alza anche lei, si toglie la coperta di dosso e mi aiuta "ma figurati, così cominci a russare come canoso  e non dormo più". Vi confesso: la cosa mi spiazza: io russo? Ma no che non russo quindi mi fermo e la fisso e lei "con gli occhiali e i capelli stranamente non più ricci sei ancora più attraente: non mi guardare che ti salto addosso!" e scoppia a ridere.... ci punzecchiamo ancora un pò e alla fine, va via! Wow.... non è incredibile????

john josh mario


martedì 7 novembre 2017

50 sfumature di.... Federico Rori

E' imbarazzante che utilizzi un titolo così, provocatorio e imbarazzante.
Non avendo letto il libro, nato per il compiacimento delle signore e non, ho deciso in solitudine di guardare il film.
Ma non è del film che parlo, sconsiderato e smisuratamente sdolcinato aldilà del significato stesso, troppo frenato, istinto troppo controllato e innegabilmente falso...e scusatemi se è poco, dicevo, ma ad esso mi ispiro.
Eh si poiché le 50 sfumature potrebbero identificare quelle che io chiamo impropriamente "perversioni" di vita. Voglio dire, non che io abbia una stanza dei giochi, anche se confesso un pochino potrebbe piacermi, non me ne vogliano le mie lettrici fedeli, tuttavia il fatto stesso di avere delle propensioni più attinenti a qualcosa piuttosto che ad un'altra rivela le sfumature che rendono una persona diversa dall'altra.
Ora, che io ne abbia solo 50, mi sembra ottimistica la visione, tuttavia, almeno queste 50 potrei riuscire ad individuarle facilmente.
L'elenco delle mie sfumature non può che partire dalle mie relazioni con le donne e le altre persone della mia vita, poiché, in alcuni casi, il fatto che io non sia riuscito a mantenerle svela in me la sfumatura predominante: inguaribile solitario.
Dal web
Non solo: il fatto ancora che abbia uno spiccato intuito in fatto di moda, pur restando sempre molto mascolino, preclude un non so ché di ancor più attraente verso il meno gentil sesso, innegabilmente effeminato.
Gli animali, che per abitudine scegliamo come nostri compagni fedeli, devono essere pigroni e coccoloni: sensibilmente infantile.
Il mio armadio: direi che sia la mia stanza preferita, poiché è una stanza, assolutamente sempre elegante.
La mia casa: se non ci fosse maga Teresa sarebbe così come l'ho lasciata questa mattina... vuota e silenziosa.
La mia famiglia: è sufficiente dire eterno bambino.
La mia passione per le favole: dura da lasciare.
La mia abitudine ad essere gentile: inguaribile romantico...e così via...
Ma sono solo sfumature, che mi distinguono dagli altri uomini o mi rendono del tutto simile ad alcuni di essi.
Poi la frase: ho 50 sfumature di perversione! E il senso lasciato lì a celare ogni perversione della mente del lettore, che riconduce solo al sesso e insinua in realtà, un milione di sfumature. E qui mi fermo...
Non bastano 50 sfumature per differenziare un uomo da un altro, ma forse 50 donne potrebbero definirne, ognuna, una sfumatura diversa.


lunedì 6 novembre 2017

Spaventato come.... un bambino!!!!

Nelle fredde sere d'autunno, quando ogni piccolo animale prova a muovere un passo tra le foglie cadute nei pressi del selciato, ti scopri improvvisamente infantile nell'avere paura considerando due fattori emergenti: Halloween in arrivo e IT.
Dunque ricapitoliamo per intenderci.
Non sarei me se non mi piacesse stare accoccolato fuori al portico tra l'odore di legna che arde nel mio fuoco in salotto e l'aria che profuma di ... autunno.
Si fa presto sera e il colore del cielo si fa di un viola intenso dopo che un rosso Valentino, scusate l'assonanza, gli ha lasciato il posto e resto di pietra di fronte a questo spettacolo. Solo il rumore del vento e delle foglie che iniziano inesorabilmente a cadere e poi... un rumore e il mio canoso alza l'orecchio. Non gli do peso. Quindi si sente strisciare tra le foglie, e io guardo il canoso, fingendo di non aver provato un certo brivido. E lui, il canoso, alza la testa in direzione del boschetto.
Evito di guardare e mi concentro sulla finestra che sta sul portico. Quindi un rumore di passi di corsa brevi e intensi: il canoso, come anche io del resto, si mette teso sulle quattro zampe, io su due!
La mia fuga è prossima, il canoso è pronto ad abbaiare e ringhia.
Dal web: Witch Blair
Di nuovo un rumore repentino che arriva verso di noi.... imbarazzante ma scappo e serro il finestrone. Il canoso abbaia e si mette in posizione d'attacco. Caxxo non vedo niente da qui. Ma non apro.... ma mi sentivo comunque vulnerabile: che sia un lupo? speriamo.... considerando che sono due giorni che sono andato a vedere IT in compagnia di una donna che si direbbe dolcissima, ma mentre io usciti dal cinema tremavo di paura, lei rideva con il suo "dio che figata, che bello un grande!!!", noterete una certa ironia nel mio raccontarlo.... Poi il classico dubbio: non è che dietro di me c'è qualcuno??? 
Ora, immaginate una stanza nell'imbrunire con il solo fuoco acceso: cosa vi viene in mente? Strane forme di ombre che cavalcano ogni oggetto e muro... ebbene mi volto e al limite dell'infarto sento un tonfo e canoso che abbaia e scompare nella notte. Ecchecaxxo!!!!

mercoledì 25 ottobre 2017

Shopping d'autunno.... un ottimo aneddoto per tirarsi su il morale!

Sono secoli che non incontro una donna giovane e dall'aspetto impeccabile.
In pratica mi ritrovo in un negozio del centro per un sabato pomeriggio all'insegna dello shopping autunnale, con mia sorella, poiché non sarebbe normale se almeno lei non approfittasse delle competenze del suo fratellone. In cambio mi aspetta un succulento pranzetto domenicale con mio cognato e le due pesti dei miei nipoti.
Nel negozio Zara, alle porte del centro, grande quanto basta per poter trovare una diversità di stili da mixare e acquisire quindi una nuova immagine ogni giorno, intravedo tra le varie esposizioni uno stile che chiaramente mi invita a sbirciare, troppo studiato e perfetto per i tempi che corrono ora, e tra me e me penso: una cinquantenne di tutto rispetto. Incuriosito cerco conferma alla mia supposizione e mi affaccio da dietro uno specchio per captarne l'età e rimango del tutto sorpreso!
Impossibile darle un'età, ma non era una cinquantenne.
Pelle liscia e chiara, ordinatamente pettinata ma non ordinaria. Non era "antica" come la maggior parte delle giovani donne che impongono uno stile austero o troppo perbenista, da renderle vecchie o troppo audaci. Lo sguardo serio di chi sa cosa sta cercando e una concentrazione comune a poche.
Il suo gusto casual e dinamico la dice lunga su di lei, tuttavia mi rimane ostico capire come può una così giovane donna essere così determinata in fatto di stile.
Sorrido, poiché penso ad una scelta fatta su Pinterest, ottimo direi. E mia sorella mi richiama all'attenzione. Quindi la perdo di vista.
Immagine dal web
Nel tentativo di convincere mia sorella che i pantapalazzo, ora chiamati, pantacoulotte, non donano per forza stile, ma in alcuni casi sono inopportuni e fuori luogo, la vedo affacciarsi da un camerino e farsi un suo personalissimo giudizio su ciò che vede. Le sue espressioni non mentono: le piace ma non le dona, e lo sa. Cerca accostamenti o modi di indossare il capo in modo da darle il senso che dovrebbe avere. Quindi si fissa immobile allo specchio, con la testa piegata di chi sta pensando "come li metterei?", fino ad abbassare lo sguardo scuotendo il capo, per rientrare nel camerino: l'effetto non era quello sperato. E scompare di nuovo. Sorrido: mi piace questo spettacolo da Image Consulting su se stessi.
Mia sorella mi chiama ancora e nota la mia indifferenza, così incuriosita si affaccia.
Fermarla è stato impossibile: non ho intercettato la sua idea fin quando non l'ho vista sorridermi ormai troppo lontana per fermarla: "ciao, perdonami, vedi l'uomo che è lì con me? E' il mio consulente di immagine, ma è molto più attratto dalle tue di scelte piuttosto che alle mie. Forse ti vorrebbe dare qualche consiglio".
Sorride e mi osserva: io, imbarazzato con le mani incrociate in uno di quei giorni in cui sarebbe meglio non svelare la mia vera identità da Image Consulting e si presenta "ciao, ti ringrazio molto, mi piacerebbe davvero sentire i commenti di Federico Rori, soprattutto perché seguo i suoi corsi e i miei clienti soddisfatti sono sicuramente il miglior feedback che potessi avere!".

martedì 10 ottobre 2017

...di nuovo autunno!

Che sia la mia stagione preferita oramai lo sanno tutti, ma cosa combino in questa stagione, in pochi lo sanno.
Di solito concludo le mie vacanze da spericolato, ma quest'anno non me lo posso permettere. Per cui, cambio regole.
Dopo le settimane della moda posso concedermi qualche uscita in più, magari solitaria, verso la città... mi serve urgentemente una nuova macchina, poiché sono a piedi per distrazioni quasi fatali.

Purtroppo non mi posso permettere più la precedente, quindi vado verso una scelta già contemplata ma poi mai realizzata e resto fedele al mio stile di vita free spirit, e andiamo su un vero fuoristrada.

Poi passo al cambio di look, che non guasta mai: e torno un pò casual, ma poco, poiché vengo inevitabilmente attratto dalla moda un pò safari della Combipel e lì mi fermo.
Infine, casa: rivoluziono il salotto, forse il camino, forse la libreria, o forse resterà tutto così, ma intanto contemplo possibilità e idee.

E sul finire della mia giornata, mi preparo, per una cena a due con la mia segretaria invisibile, e come al solito, mi becca durante il tocco finale. E la sorprendo!
Si cena fuori, nel vero senso della parola!

lunedì 18 settembre 2017

Scomparso... di nuovo

Ma solo dal web!
Ho digiunato un pò qui sul web in modo da non interferire con il lavoro in vista anche delle prossime sfilate.
Tornando indietro di un mesetto, la mia frattura alla spalla, per fortuna non preoccupante, mi ha dato del tempo per allontanarmi da tutti.
Ovviamente abbandonato dalla mia segretaria invisibile, e perculato in modo effimero dalla mia amica di sempre di milleuna avventura e snobbato all'ennesima potenza dalla bionda spezzacuore, sono rimasto solo soletto per quasi un mese intero in fuga da quel caldo micidiale di nuovo disperso tra le montagne in compagnia del canoso. Una scena già vista, ma poiché la prima volta mi era andata bene, ho replicato.
Naturalmente ho continuato a lavorare, poiché non so come, ma la linea è più decente che a casa, forse perché eravamo 4 anime, e solo una con un'età decente a cui potesse servire una connessione internet.
Al mio rientro, tutto pronto per la partenza, New York, già in volo.
Neanche il tempo di chiarire con alcune delle donne della mia vita, fuggo di nuovo per le settimane della moda. Stavolta solitario spettatore e critico... un pò triste ma va bene ugualmente.
E mi lascio ancora del tempo per pensare, per non rispondere a nessun messaggio, per non dover dare spiegazioni.
Cosa ne è uscito? Un uomo malconcio, triste, annoiato e persino stanco di essere tale. 
In pratica: un perfetto Romantico Incazzato!

Ben tornato Rori.

giovedì 3 agosto 2017

Pareti rocciose e non solo

E così infatti è stato!
Persino la mia segretaria invisibile è riuscita a definirmi "stupido idiota maschio eccentrico orgoglioso", queste le esatte parole, quando mi è venuta a trovare al pronto soccorso dell'ospedale, avvisata da non so quale cretino di turno, dopo essere rovinosamente caduto dalla presa di una corda e aver sbattuto violentemente contro una roccia: la spalla già malconcia ora è un tritume di ossa.
Il dolore incommensurabile, agghiacciante persino lo schiaffo morale di mia madre "neanche avessi 8 anni: 3 volte in 3 giorni al pronto soccorso". 
Immagine dal web
E infine la secca, sul finire del giorno mi raggiunge lì e mi batte il 5, sorride ancora in tenuta da scalatrice "io ci sono arrivata in cima sfregiato!". Io invece ancora lì per accertamenti, per fortuna il resto della truppa, era andato via!
"Come te la cavi?" ed io "chiamo qualcuno quando ho fatto!". E lei "il dolore?" ed io, evidentemente provato "lo gestisco ancora bene!", ma probabilmente si è visto che mentivo "ti sei finito le labbra! Credo che il gestire bene sia finito già da un pò! Ma te la caverai Federico Rori!" sorride, si alza e va via. 

Caxxo mi sono innamorato! :-D


lunedì 10 luglio 2017

Giochi d'estate

Il caldo fa brutti scherzi. Persino dove vivo io, posto scelto proprio per la frescura che in estate ti concede di respirare normalmente, in questi giorni diventa insopportabile persino stare all'ombra.
Così, in questo afoso fine settimana di luglio (che pare inizio agosto) mi fiondo in fuga verso le montagne. Chiaramente difficile per me poter scalare e così mi unisco a un pazzo gruppo di rafting, alle prese, dopo circa quindici anni di assenza, con remi e correnti di fiume.
Qui, nel gruppo, con me una fantastica ragazza: magrolina, molto, dai lineamenti piuttosto marcati, una sportiva senza tregua, sempre pronta all'avventura, per niente timida e assolutamente a suo agio tra noi maschietti un pò stronzi.
La battuta più classica al momento su questo tipo di attività sportiva riguarda il suo peso, finché non si spoglia per indossare l'attrezzatura da canottaggio, da veterana, e zittisce tutti. Qualcuno tende addirittura a coprirsi dietro qualcun altro e invece io mi avvicino: cavolo, alla faccia del magrolino, sei un fascio di muscoli, che altro fai oltre a sfidare le rapide?
E lei divertita, non aspettava altro per affondarmi: seguimi e lo scoprirai, sfregiato!
Confesso, il nomignolo che sa di offesa me lo sono meritato, ma ha continuato a chiamarmici di continuo, forse anche perché io l'ho chiamata di continuo secca, dopo questo strano insulto.
Fantastica per il suo modo di tenermi testa. Il dolore alla gamba era insopportabile nonostante tutto ho resistito, in discesa tra le rocce, con lei, capogruppo, che mi cazziava ad ogni strillo "hei sfregiato che fai batti la fiacca?", ma non si faceva attendere il mio "Secca muoviti o da qui non ne usciamo più!".
Alla fine ne siamo usciti, vivi, vincenti, rotti e divertiti. Probabilmente il mio volto non mascherava il dolore e la spalla mi stava giocando brutti scherzi. Si avvicina mentre ero lì preso a tentare di ricomporre la mia chioma ribelle "come va? Ti fa male il ginocchio?". Anche gentile, o era un perfido modo per sminuire la mia virilità? Non ci casco: "benissimo secca, e te?". Caxxo me lo potevo risparmiare: "perfetto allora risaliamo per di là!" e mi indica la parete rocciosa!
Ora immaginate: fiatone, capelli disastrati, cicatrici a vista, spalle massacrate, butto la testa indietro e non gliela do vinta!

Mi costerà caro...anzi carissimo!

martedì 13 giugno 2017

Conseguenze...

E rimane in silenzio questa piccola fuga tra passato e presente eppure il senso è sempre lo stesso: lei è lì!
Ma passa e va via, come ha fatto sempre e parlando con la mia segretaria invisibile, tornata al mio cospetto, è lei che mi mette alle strette "Cosa vuole fare Fede?"...e il fatto che mi da del Lei non è mai cosa buona.
"Dimmelo tu!!..." si poteva peggior risposta? No, e appunto si alza dalla sedia di fronte a me, si sistema gli occhiali, si tira sulle spalle la camicia a farsì che torni al suo regolamentare posto e mi guarda fisso negli occhi "non sei di passaggio per me, se andiamo oltre queste cazzate non sono ammesse!". Ma anche questa era un non risposta che gradiva spiegazioni tuttavia, e le quali non si fanno aspettare "indubbiamente, ma non era una cazzata! Te ci sei o non ci sei! A te la scelta!".
Dal web
Si chiama giro del manico, e spesso ci si fa male in questo gioco, ma i chiarimenti con lei sono quasi sempre come una sfida. Si appoggia su una gamba, freme, si passa la mano sui capelli per sistemarne eventuali ciocche uscite dalla coda bassa e assolutamente perfetta e infine con un verso di quasi non sopportazione della situazione "ci sono!" e abbassa lo sguardo!
Mi teme, come io temo lei, forse temo che possa andarsene da me e per questo non mi voglio legare, speravo in un suo abbandonare il campo e invece "ci sono", e faccio un passo indietro! Mi capisce al volo "dunque non sono io a dover scegliere!" e sorride malefica.

venerdì 19 maggio 2017

Dulcis in fundo...

La domanda è: chi delle due sarà rimasta fin dopo che tutti sono andati via?
Sta di fatto che il lunedì successivo a lavoro non ho avuto modo di parlare neanche 5 minuti da solo con la mia segretaria, né la domenica sono riuscito a carpire scuse dalla bocca di mia madre.
Di fatto mi sono alzato sereno e ho passato la domenica a tentare di rimettere in ordine in giardino con l'aiuto di una delle due...ma onestamente, tutto s'è fatto tranne che riuscire a sistemare!
Tra l'altro quella domenica stava piovendo anche, non ci siamo quindi neanche preoccupati di finire di recuperare le poche cose rimaste, piuttosto abbiamo acceso il fuoco e abbiamo aspettato che la pioggia scemasse per prendere poi la moto e piegare tra le tante curve che seguono ben oltre casa sua...

P.s.: romanticamente bastardo!

giovedì 11 maggio 2017

La famiglia, gli amici e strani amori...

La primavera fa fatica ad arrivare, anche se siamo ormai in periodo avanzato, ancora a stento sento i profumi delle fantastiche sere che anticipano l'estate. Ma la cosa non ci intimidisce e scegliamo un modo felice e gioviale per festeggiare la mia ripresa: una fantastica cena all'aperto, a casa.
Il canoso assapora già l'aria di carne alla brace e infatti si appisola accanto al braciere, mentre le donne si affaccendano avanti e dietro nel cercare di creare sapori inaspettati al palato e competono in una gara all'ultimo dolce inventato o trovato su Giallozafferano.it.
Incredibile ma vero c'è G., voluta da mia madre e c'è anche la Segretaria Invisibile, imbarazzante.
E poi ci sono gli amici di sempre: loro non fanno a gara sul cibo, loro ci provano sul bere. Ma ragazzi vince sempre Mario, lui non sbaglia mai: due bottiglie del buon caro vecchio amico Jack!!!!
Infine ci sono i miei nipoti, mia madre e mio padre ed io con loro!
Il giardino rispecchia l'atmosfera tra amici, tra comode poltroncine e candele sparse ovunque e all'imbrunire, verso il boschetto dietro casa eccole lì: le mitiche prime lucciole! 
Ovvio che finisco dietro a loro con i nipoti e fatta scorta di fantastiche luci priveé, mi lascio conquistare dal fascino della mia segretaria, che rincorre il piccolo dei miei nipoti rotolandosi a terra con lui, sbavata e sotterrata dal canoso. Corro in suo soccorso ovviamente e finisco nella mischia.
Già l'odore della carne attira a se bocche affamate, comprese le nostre, che torniamo al capezzale di mio padre, preso dal tentativo di creare brace per tutta la via.
G. discreta e divertente, come sempre, affatto intimorita, scherza e gioca con me come due vecchi amici. Una serata al limite del fantastico, con le persone con cui amo stare, nel posto che amo di più al mondo, nell'ora del giorno che preferisco.

Buon divertimento amici del www.

giovedì 4 maggio 2017

Lenta ripresa

E finalmente sono tornato operativo.
Ho tolto tutti i punti, ho un casino di cicatrici in tutto il corpo, ma ho voglia di ripartire e finalmente posso.
Appena in tempo per la lettura ai piccoli della scuola, lì dove ancora c'è G. che mi attende e che non vedo l'ora di rivedere, e dove ci sono un sacco di bimbi pronti a sentire qualche fantastica storia.
La raccolta è stata approvata dall'istituto e verrà letta in sezioni.
Arrivo a scuola e c'è un chiasso da paura: e la cosa mi piace! Adoro stare con i bimbi: spontanei, sinceri e assolutamente puri da ogni agente esterno! Ancora caldi della protezione del ventre materno!
Zoppicante, ma con un sorriso che infrange ogni ostacolo, arrivo fino al mio famoso sgabello. Ricordo la prima volta che entrai lì, un'insegnante me lo portò e mi disse: "non abbiamo di meglio" e io sorridendo le dissi "questo è il meglio!" e cominciai!
Dietro c'è inciso il mio nome scritto dai bimbi, stupendo. Ma lì seduto ci starò pochissimo. E infatti dopo i primi 10 minuti finisco in ginocchio, libro a terra e parte la vera interpretazione.
Interrotto, ogni tanto, dalle innocenti e spontanee domande dei bimbi che svelano il finale ancor prima che giunga l'indizio successivo, ma non do modo loro di crederci.
E si finisce come al solito: con qualche bimbo avvinghiato al collo, un altro adagiato sulle mie gambe come se fosse una culla e altri stesi a terra a godersi ogni singola parola. 
Uno spettacolo e una sensazione unica e assolutamente di pace.
Non importa se soffro per le ferite, il loro peso su di esse o sulle ossa non ancora rimarginate, non importa.
Al suono della campanella una splendida G. mi fissa appoggiata ad un tavolo con le mani sulla bocca, sorridente e divertita. E una volta che tutti i bimbi si sono dileguati nelle loro classi, mi raggiunge e mi aiuta a sollevarmi e solo in quel momento sento ogni singolo scricchiolio, ogni singola ferita portarmi fitte fino alla testa da non poterne nascondere il dolore attraverso il sorriso storto di chi soffre. E lei dolcissima, non proferisce parola in merito se non : "vuoi un caffè?"... "se mi fai compagnia, volentieri!".
E di nuovo i dolori scompaiono.

Ben tornato Rori! 

giovedì 27 aprile 2017

Briciole...di cuore

E piano piano si torna alla normalità: "Dio Fede quanto sei affascinante con quelle cicatrici"! E a questo punto non so se si tratta di un complimento, ma ci convivo, e questa cicatrice che mi ha segnato il volto resterà qui ancora per un bel pò, se non per sempre.
E mentre mi concedo per un altro outfit del dannoso, nella notte cerco di portare a termine l'altro mio progetto: il fantastico libro delle storie da raccontare ai bambini.
E proprio in una di queste sere, non rendendomi conto dell'ora tarda, mentre concentrato su una storia la mente mi vola verso nuovi spazi, squilla il telefono e d'istinto, rispondo senza pensare, e di là, una voce, la sua: "hei".
Un brivido e improvvisamente sono di nuovo nel mio salotto: G.
D'istinto guardo l'orologio: le 3 di mattino!!!! Non parlo, lo fa lei: ti ho svegliato?
Non rispondo ancora, ma sospiro! E ancora lei: no, non credo, la luce fioca alla tua poltrona e la tua ombra ti hanno tradito! ...e la sento sorridere.
Sospiro ancor più forte e poggio tutto ciò che ho in mano a terra e guardo fuori in veranda: piove!
Si, sono qui fuori! Volevo sapere come stavi e mentre rientravo da Milano ho visto la luce sul selciato così ho azzardato!
Ancora silenzio! "Ti ho disturbato, scusami! Stai bene?"... e mi coglie impreparato. Socchiudo gli occhi e alzo il volto in alto e sospiro, ma rispondo "no!".
Josh Mario John
Perché? Perché è vero! L'avrei voluta lì con me, in quell'istante, in quell'attimo, sentirne il profumo, toccare la sua pelle, carezzarle i capelli, stringerla a me per non farla andare via, mai più! Ma un attimo dura poco e finisce in un attimo "hai bisogno di qualcosa? Vuoi che ti chiamo qualcuno? Ti senti male? Vengo lì?"..... "no tranquilla! E' tutto ok! Sono solo stanco di stare chiuso in casa senza poter fare altro che starmene a casa! Scusami, ti devo lasciare! Grazie di avermi chiamato! Stai attenta, a quest'ora, rientra di corsa a casa" e lei "Certo Fede, tranquillo! Se hai bisogno, chiama, a qualsiasi ora: se posso, corro da te!"  e attacca!
E Dio solo sa quanto mi manca e che sforzo disumano, che violenza mi sono fatto per non urlarle ancora torna da me!
E mi volto, per non vederla andar via, ma la sento, e chiudo gli occhi, sperando in fondo di sentire il campanello suonare, e non succede e mi addormento con questo pensiero lì, al freddo e in mente solo il suo volto.

giovedì 20 aprile 2017

Le regole...

Un appuntamento, è un appuntamento se: siete entrambe ben vestiti, siete fuori casa, fai il cascamorto e lei la civetta e se alla fine si va a letto insieme!
Un appuntamento non è un appuntamento se lei viene a casa e si cucina insieme. In questo caso: o sei il suo migliore amico o siete già conviventi!
Io credo di essermi piazzato sul primo! E il dubbio mi strozza ogni considerato gesto di avance!
Via le stampelle, finalmente, nonostante fossi diventato un esperto: ho messo su pettorali mai avuti prima.
Assolutamente in forma, se non per questa gamba di due o tre centimetri più magra, ma ovvio il perché. I miei capelli sono assolutamente i miei, e non li taglio di nuovo, come anche la mia barba! Look trasandato, un pò sbandato ma all'altezza di ogni ingresso al mio capezzale.
Eppure lei è lì e non proferisce alcuna parola in merito, a me, a noi due, al canoso. Insomma: la perfetta segretaria improvvisatasi cameriera.
Non è un appuntamento, e ok! 

Il freddo fuori stagione, lo amo, perdonatemi, mi porta alla mente strane sensazioni e tutte riguardanti lei, eppure credo che sia lei a generare questo freddo! E caxxo, la cosa mi pesa un casino!

E vado all'attacco: la afferro di improvviso, le circondo la vita, la butto giù, e sorrido.... come un fratello! No dico: come un fratello! E sapete perché? Perché tutto è svanito! E' tutto improvvisamente morto, freddo, assolutamente non romantico, ed io? Un casino incazzato!
La sollevo, ridiamo come due bimbi, prendiamo i nostri piatti e ci spostiamo sul porticato a morire di freddo, e mentre vado avanti lei sussurra: che spettacolo....Mi fermo, mi volto ed eccomi, finalmente, mi vede!!!!



martedì 18 aprile 2017

Imparo!!!

E quando sei a casa con le ossa rotte, dopo che hai contato il numero esatto di listoni presenti nelle varie stanze, ben 2 volte, aver deciso di cambiare la posizione dei mobili, ben 5 volte, di voler acquistare una nuova poltrona, ben 7 volte, e di prenderti un cane più piccolo, per ben 10 volte, c'è sempre un via vai di amici e di donne (?), alcune ben attese, altre meno... Poi c'è l'amico del "facciamo cena qua tutti insieme: tranquillo pensiamo a tutto noi!", per ritrovarti poi con un drastico cambiamento tra cucina e salotto, che a dire il vero, non era stato contemplato nelle opzioni neanche una volta!
E impari!
Impari che: primo, chi ti viene a trovare a casa ha un debole per te, o è solo curioso! E così mi ritrovo in casa con un mio cliente, rimasto fedele alle mie idee da consulente inculcate durante diverse sedute per me spiritiche, tanto non aveva neanche il senso del gusto, curioso di vedere come avrei vissuto IN questo particolare momento della mia vita, esordendo con un "così se mi capita, so come devo essere...".
Secondo: tua madre ... c'è sempre! Prima di suonare il campanello mi telefona: "Fede tesoro hai bisogno di qualcosa?" ed io " si mamm...." ... din don! Apri ed è lei!
Terzo: le donne diventano crocerossine! Compresa tua sorella... che poi borbotta se ti lamenti dell'operato!
Brad Kroening
Quarto: tuo padre ti evita "Cazzo Fede come ti sei conciato, mi fai brutto....". Ma dico io!!!!
Quinto: lei la vedi meno del previsto! E se viene sono un agnellino... sarà anche questo uno dei motivi per cui non viene così spesso!
E Sesto: ma quando potrò tornare autonomo, indipendente e strafottente come prima???? :-(

venerdì 14 aprile 2017

Tentativi di un imbranato cronico in piena regola: sono un uomo!

Questa idiota convinzione che gli uomini non sappiano affrontare il dolore e situazioni un pò, come dire, difficili da gestire, in realtà ha del vero.
Finalmente in piedi, ma con le stampelle e riesco a fare ben poco, concedetemi la volgarità, ma la prima volta non sono riuscito neanche a pisciare in piedi, sono rovinosamente caduto ancor prima di posizionarmi, appena poggiate le stampelle al muro! 
Il mio viso tumefatto, una mano fasciata, ma che diavolo di casino! Per fortuna oggi ci sarà mia madre e non ridete di me, ma ragazzi veramente mi trovo in seria difficoltà.
Ho dormito tutta la notte sulla poltrona, forse distrutto o annuccato da qualche antidolorifico al pari di morfina o giù di lì. Il risveglio ovviamente a pezzi. Finalmente ho ripreso a mangiare qualcosa che sappia di qualsiasi cosa.... e vengo travolto da un nervoso ingestibile, per fortuna la stanchezza l'ha vinta sul nervoso e ancor prima che cominci a provare dolore di nuovo sono svenuto dal sonno sul letto, stavolta!
Ad un certo punto mi rendo conto di avere un peso sulla gamba non ingessata e sento calore umido sulla bocca e apro gli occhi: canoso era riuscito a rientrare in casa e si prendeva cura di me, mentre Raf non mi ha mai lasciato dal mio rientro. E mentre cerco di liberarmi la gamba dal peso di un cane di 50 kili sento rumori dalla cucina. Provo ad alzarmi, ma tanto so già che l'inesperienza non aiuterà il mio gesto e infatti resto lì chiamando nella speranza di un salvatore "mamma, mamma per favore mi aiuteresti ad alzarmi? Devo  andare in bagno..." e sotto voce mormoro: poi una volta lì farò da solo...spero...
E non era mamma ...però!!! La mia segretaria!
Ora: avete presente una morsa allo stomaco, e credo di aver avuto un'espressione talmente di sorpresa che giustamente mi domanda "vuoi che vado via?".
E mi aiuta... ad alzarmi, ad andare in bagno, mi lascia solo nella mia intimità. Poi rientra e si mette davanti a me, mi toglie la maglia, prende una spugna e la bagna con dell'acqua calda e latte detergente, e comincia dolcemente a passarmela sul corpo, sul collo: piacevole sensazione di pulito. Poi sul viso, quindi mi asciuga. Senza proferire una parola! Io ho persino difficoltà a degluttire, e la testa mi fa male ancora tantissimo: qualche punto in testa, un labbro spaccato, un occhio nero violaceo che ancora non si apre del tutto, una ferita sul mento, un taglio bruttissimo sul naso già provato in precedenza e non so cos'altro... era lì. Cercavo di guardarla ma non potevo, il suo prendersi cura di me mi rendeva inerme e ho lasciato che lo facesse.
Quando mi sono risvegliato ... non c'era! Mi manca...

dal web





lunedì 10 aprile 2017

A casa: un disastro!

Finalmente a casa!
Teresa ancora piange mentre mi aiuta a mettermi comodo sulla mia poltrona: "lascia la finestra aperta!", si infuria "Federico ma è freddo, il fuoco con la finestra aperta: che idea bizzarra!". E la serra per bene!
Il canoso abbaia incessantemente e non osa avvicinarsi, Teresa prova a scacciarlo, poi arriva mia sorella e lo accompagna sul retro dove troverà qualcosa da fare.
Raf, o come diavolo si chiama, è già sul mio ventre e si stende per tutto il mio corpo quasi diritto per annusarmi il collo. Testa buttata indietro e mano a coprire gli occhi quasi a celare la sofferenza provata!
Si sincerano che sia tutto ok, mia sorella vorrebbe che mia madre restasse con me per aiutarmi, ma la lascio  andare a casa a riposare: mi hanno assistito fin troppo tempo.
E resto solo!!!
La macchina distrutta, un colabrodo e aggroviglio di lamiere ha detto  mia sorella. Da solo non so se scoppiare in lacrime o semplicemente... dormire. La consapevolezza di cosa sia successo mi ha fatto ricordare un solo frammento di quel brutto incidente: qualcuno chiamava il mio nome e mi implorava di tenere gli occhi aperti. Poi... il buio! Non so neanche chi fosse.
Per fortuna hanno ritrovato il mio cellulare: una cosa tipo 1000 messaggi e una 60na di chiamate perse: 59 di G.... e mi viene da ridere...
Penso: dov'è la mia segretaria ora? 999 messaggi erano i suoi, ma io ero focalizzato sulle 59 chiamate.... 
Entrambe erano venute in ospedale, ma solo negli ultimi 3 giorni sono riuscite ad entrare ed io a rivolgermi a loro con un breve sorriso. Sono un disastro: ossa rotte, testa frantumata, ginocchio ricostruito, gamba spezzata. Non riuscivo neanche a fare il bilancio. L'autista dell'altra auto anche lui non se l'è passata bene! Due coglioni! Uno una curva troppo larga e io ... non lo so, forse distratto da qualcosa, senza un accenno di frenata da nessuno dei due: un frontale in piena regola!!!! 
Poco dopo questi nefasti e turbolenti pensieri, la calma e l'effetto del calmante.... finalmente a casa, riposo!!!!



martedì 21 marzo 2017

Errori e distrazioni

Ero comodamente seduto sulla mia macchina, guidavo tranquillo verso l'ufficio, in vista di un incontro da image consulting. 
Uno di quei giorni in cui parti tranquillo una mattina, pensando un pò a ciò che avresti voluto fare piuttosto che andare a lavorare, al tuo futuro, ti focalizzi magari su una bizzarra idea, che magari riguarda te e una donna speciale, ma poi perdi di vista il sentiero e torni alle tue mete senza confini, senza compagnia se non piacevolmente fuori di testa come te e poi.... più nulla!!!!
Improvvisamente una fitta, lancinante, fortissima e nel concentrarti su di essa, acuto in simbiosi un sibilo in testa e apro gli occhi!!!!
Mi sento immobilizzato e inerme, e un tizio mi gira intorno mentre qualcosa emette un frastuono incredibile e poi una strana sensazione, sembra stessi per soffocare e una luce che mi impediva di vedere oltre quell'uomo, ma c'era tanta gente intorno a me...come mai? Perché? Cosa era successo? E ancora un dolore e, smorzato da una canula in bocca, lancio uno strillo seguito da un lamento e come un bimbo, un pianto.... Poi una voce: "E' sveglio, diamogli cento..." e di nuovo il nulla!
Non so quanto tempo sia passato, ma credo di aver sognato qualcosa che mi abbia portato ad un risveglio calmo e pacato. Senza aprire gli occhi, spaventato da ciò che avrei potuto vedere, emetto un gemito e mi sento uno straccio, mi sento dolorante ovunque e mi faccio coraggio e apro gli occhi!
Mi guardo intorno, ma spostare la testa è devastante, allora tocco con mano cosa c'è intorno a me. Sento la gola bruciare, ho sete, cerco con lo sguardo e vedo di spalle mia madre, mia sorella, mio padre che sono al capezzale di un signore dal camice bianco.
Non ho la forza per chiamarli, sento dolore ovunque e realizzo: sono in ospedale, su di un letto freddo e solo di ospedale.
Mia sorella si accorge di me, di un mio fievole gemito e corre al mio capezzale: "Fede...Fede eccoti finalmente!" e scoppia in lacrime! Di lì a poco mia madre mi prende la mano e mio padre mi pone una mano sulla fronte! Ma che diavolo è successo?????

giovedì 2 marzo 2017

Passioni ed emozioni

Finché non nuoce nessuno fai ciò che vuoi!
Ed è questa la frase con la quale ho chiuso la porta in faccia alla mia G., la mia dolce e sensibile, incantevole, poetica e stralunatica G.
Il dolore afflitto dalle sue milleeuno facce non ha alcun senso eppure, è lì!
Quindi, quando ha bussato alla porta e io tranquillamente ho aperto e me la sono inaspettatamente trovata appiccicata alle mie labbra, non ho fatto altro che rispondere con la stessa passione a quell'attimo rubato, come si conviene ad un amore non ancora finito, o una passione che sta per nascere. E quando lei con un sorriso, ma gli occhi pieni di lacrime mi guarda, forse anche per lei la mia è stata una reazione inaspettata, allo stesso modo restituisco il sorriso, continuando a tenerla a me, quasi a non voler distruggere un attimo così triste e così tenero ma.... rompo tutto e mando in frantumi ogni secondo, ogni attimo della passione che ci ha appena travolti "non rincorrere il passato!"...e lei incredula, toglie le sue mani dal mio collo per scollare le mie dai suoi fianchi, ancor più incredula, a bocca aperta e mi chiede "perché?".
Perché finché nessuno rompe il silenzio la cosa torna a ripetersi così e a protrarsi nel tempo, facendo e disfacendo ogni cosa fatta per poter ricominciare anche con un'altra vita. Io ho cominciato e mi piace la mia nuova vita. Non mi manca G., per niente, ma amo le donne e quello che lei è stato per me. Non la odio più, non la rimprovero più, non mi nascondo più. E l'indifferenza, si sa, fa più male di un coltello a doppia lama. E lei: perché Fede?
E la risposta, leale, sincera, reale: non ho bisogno di te per essere felice, ora lo sono e quel che ho mi basta!
E lei che comprende: e non sono io la tua felicità!
Le sorrido e scuoto la testa: no, non lo sei! Ma forse non lo sei mai stato, forse ti ho amato proprio per questo tuo dovermi fare male sempre e troppo. Ma ora ho qualcuno di semplice da amare e te sei il passato, non dico uno sbaglio, non dico un brutto ricordo, mio malgrado ti voglio bene e sei parte di me per sempre, ma non siamo fatti per stare insieme. E se ti va di illuderti in un bacio rubato, o in una notte di sesso senza senso, puoi farlo,  purché tu non faccia male a nessuno! 

Ora punitemi per la mia crudeltà, punitemi per la mia sfacciataggine o per il mio lascivo bacio rubato o per quell'essere debole e allo stesso tempo forte e cattivo, ma non torno sui miei passi, non ora che sto imparando ad amare di nuovo me stesso e un'anima pura.



venerdì 24 febbraio 2017

Scelte

Negli ultimi due anni ho cercato disperatamente di dare un certo vigore alla mia vita lavorativa, al fine di renderla ogni giorno interessante e piacevole, come un nuovo lavoro ogni giorno, e lasciare quanto più spazio al mio tempo libero e alla mia vita ed onestamente...ci sono riuscito.
Eppure noto, che ancora adesso sembra che non riesca ad essere completamente soddisfatto, o meglio, mi manca un qualcosa che mi faccia dire "ok, mi fermo qui!".
I continui cambiamenti, reinventarmi, buttarmi a capofitto in nuovi progetti lavorativi, che quasi sempre mi hanno soddisfatto a pieno, mi divertono molto di più del sapere di avere il mio porto sicuro che mi renda tranquillo ma, monotona la vita!
Sembra difficile a farsi, soprattutto quando hai una famiglia, un mutuo e debiti da pagare. E infatti lo è!
Effettivamente trovare il coraggio di cambiare anche se non radicalmente, ma comunque rischiare, non è proprio facile, ma ti senti appagato, eccitato e motivato al 100%.
Ma prima di ogni passo del genere vanno ponderate un trilione di cose. Persino io, lo confesso, che non ho una famiglia sulle spalle, non ho un mutuo e non ho un debito, ho avuto un da fare nelle notti insonne prima di decidere definitivamente di cambiare stile al mio punto di vista lavorativo.
Ma la cosa mi ha reso la vita, dapprima difficile, spaventosa, quasi un pentimento repentino, poi improvvisamente sono diventato bravissimo ad accettare ogni singola sfaccettatura. Ma, e la dico tutta, io non ho cambiato del tutto lavoro, ma semplicemente ho girato lo sguardo altrove facendo sempre ciò che mi viene bene fare! Certo, continuo ancora tra una cosa e l'altra, ad applicare il mio mestiere che io chiamo di sempre, ma tutto ora è diverso.
Cosa mi è piaciuto di più di questi cambiamenti? L'avere più tempo per me, o meglio: riuscire ad organizzare ogni singolo giorno nel modo che più si confa al mio modo di essere.
Cosa ne ho guadagnato? Serenità, e fare bene il mio lavoro, quindi: guadagno sicuro!


giovedì 16 febbraio 2017

Incauti...errori del passato!!!

Questa stagione, non è proprio il massimo, ma offre diverse occasioni di spasso quando le giornate, fredde, ma di un'ora più lunghe, offrono tramonti spettacolari tra le cime innevate delle montagne.
Eppure, ancora sono qui, come un talent scout alla ricerca pragmatica di incauti talenti o presunti tali, per la gioia inconsumabile della mia eternity converse style, mentore tal de tali!
Mentre sono per le strade e cerco sfacciate mise da fotografare o, perché no, inopportune sento già che aleggia la mia prossima figura di m...da! E infatti...
"Federico?" mi volto, forse un pò troppo serio "oddio scusami, ti ho disturbato, probabilmente anche scambiato per un amico che conosco, tale Rori", tutto suggerisce una fuga, ma la mia Canon fa le bizze e sto concentrato proprio su quella scheda che attacca e non tocca i contatti, così la levo e la serro tra le labbra, quindi alzo lo sguardo e dico tra i denti "sono io!" e guardo la signora che mi sta di fronte come se fosse la prima volta che la vedo! Ma è la prima volta che la vedo!
"Ciao signor Rori, incredibile la incontro dal vivo...." e comincia un monologo prolisso e logorroico, al limite del ok, mi sono già scollegato,  e difatti mi cade di bocca la scheda ed esordisco decisamente incazzato "...eccheccazzo!!!" e la signora si ritrae, due passi indietro ed esordisce "la facevo più gentile".
Non possa mai dirsi che io, Federico Rori, abbia commesso l'incauto errore di maltrattare una donna!!!!
Mi scuso, sistemo la Canon, e tutto ciò che la riguardi, mi sistemo alla benemeglio, quindi le pongo la mia attenzione con un sorriso alla.... me!!!! "Chiedo scusa, diceva?".
Forse, sorpresa per il mio sfavillante recupero in fatto di brutte figure, mi sorride e abbassa lo sguardo, come si fa di solito quando ci si vergogna di qualcosa che si sta per dire, ma ormai non si può più scappare. E la guardo in cerca di un seguito... e lei "lei è lo stronzo che ha spezzato il cuore di mia sorella fino a farla impazzire! Lo sa che è stata in cura da uno psicologo sin da quando vi siete lasciati?".
Eccheccazzo!!! ... e giuro che qui ci stava benissimo!!!!!


giovedì 9 febbraio 2017

Paura!!!

Così tornato al lavoro felice e finalmente impegnato con una donna tanto più giovane di me, la cosa vi confesso ora mi fa paura, svuoto il mio planning dagli impegni vecchio stile Federico Rori, Signor Federico Rori, e indosso gli abiti dello scaltro e non più giovane, ma piacente e adulante Fede.
"Eccoti finalmente, sei pronto?". Si perché quest'anno salto le settimane della moda, o meglio, ci passo dietro, ma prima un'esperienza unica con il mio nuovo e affascinante incarico. E lei, la mia mentore, esordisce entrando nel mio ufficio "adoro vederti così dannatamente imperfetto!"...e ciò che ha seguito non lo scrivo per coscienza giornalistica :-).
Provare a divertirsi lavorando è una cosa che capita a pochi credo, soprattutto in questo periodo. Stavolta tocca a me: e di idee ne ho un trilione, ma se non va in porto ho sempre la mia carriera folgorante (?) da image consulting.
La scelta dei modelli e delle modelle mi eccita un casino: so già che a lei, la mia mentore non piaceranno e inizieremo lotte clandestine e confesso, se avesse avuto 20 anni di meno probabilmente saremmo finiti anche a letto a finire le nostre lotte, o forse il rispetto che io ho per lei e lei ha per me ci ha sempre elusi dal fare cazzate simili. Tutto sommato è e rimane la mia anima(le) del lavoro, dopo averla lasciata anni fa per il mio lavoro da image consulting, mi ha ripescato e fiondato nel mondo della moda a 360 gradi e ora, eccomi qui, e con lei ogni volta è una nuova avventura!!!
Procacciatore di nuovi talenti.... di strada! Fantastico! La cosa che ne verrà fuori non avrà un marchio pubblicitario, né comparirà nei tabloid o nelle testate dei più importanti giornali di moda, ma, saranno l'embrione di un nuovo e travolgente casting per una nuova linea di moda.



Si va!!!! Ci si vede qui ragazzi del www.


venerdì 20 gennaio 2017

Freddo caldo

Quando finalmente tutto procede come dovrebbe, quindi ho paura di questa strana nuova storia, condivisa con nessuno, quindi da nessuno maledetta né approvata, mi ritrovo in uno shooting nei posti che amo di più al mondo, casa mia, lontano da ogni sguardo, in mezzo alla neve, nel freddo pungente e sotto nuvole capricciose e il soggetto più incredibile al mondo: lei.
Per un gioco, forse pericoloso, forse ambizioso, stranamente approvato da una creatura così pura e sensibile, vestita di un maglione bianco, il colore che più le dona e che la rende cento, mille volte più sensuale di un provocante nero, con i capelli finalmente in disordine, senza gli occhiali, "guidami o inciampo con qualcosa" senza calze, a piedi nudi, avvolta dal collo caldo del cashmere puro, mi spinge, fuori all'aperto dal finestrone che da sul retro dalla mia camera da letto, dove c'è un portico protetto, con un camino per pochi intimi, acceso, e un salottino riparato.
"prendi la Canon", e mi guarda provocante, quasi una sfida, e non me lo faccio ripetere due volte, mi fiondo fuori e lei è lì che cammina a piedi nudi sulla neve, di spalle, con una mano sulla bocca, gli occhi chiusi e strizzati e un sorriso sofferente e io.... comincio lo shooting privato dei miei sogni. Fotografo ogni dettaglio: i suoi piedi candidi sulla neve, le sue mani bianche poggiate sulle labbra, gli occhi strizzati ed il sorriso sofferente, i capelli che le scendono sul viso e dietro sul maglione, il cashmere, il punto dove finisce e dove l'occhio è invitato a scorgere sotto per un istinto animale, già soddisfatto ma che invoglia ancor di più, ed io non ho freddo, nonostante il petto nudo ma non oso toccare la neve e la foto più bella: si tira la neve addosso e sorride come una bimba...il resto? E' storia, mia e sua....

lunedì 16 gennaio 2017

Incredibile coincidenza o pura sbatadaggine

A quarantanni suonati l'unica cosa a cui pensi, quando pensi alla tua vita, è che hai quarantanni suonati!
Ti sorgono milleeuno pensieri, e tuttavia, non avendo ancora una famiglia tutta tua, un pò ti senti in colpa con te stesso e un pò ti convinci che non sei ancora pronto.
E mentre in fila in uno dei tanti negozi del centro, mi perdo in questi nefasti pensieri,  mi capita di mischiare ad essi anche il pensiero della mia Segretaria invisibile.
Per un'incredibile coincidenza lei entra poco dopo in quello stesso negozio, ma non mi vede, ed io, d'istinto, mi nascondo e la osservo da dietro una colonna.
Bellissima come sempre, e noto che due uomini lì si voltano e uno di loro si pone in modo tale da poterla osservare noncurante del fatto che lei potesse accorgersene. Ma lei, invisibile, non fa una piega. Il freddo la rende ancor più bella, nascosta dietro quell'incredibile sciarpa avorio che le fa risaltare la sua pelle assolutamente perfetta e chiara. E' una donna che ci tiene molto al suo aspetto, tuttavia è ancora nel fior fiore dei suoi anni, poiché lei ha ben 9 anni meno di me. Li ho contati, in realtà ho contato anche i mesi e i giorni che ci dividono dalla stessa generazione, e sono tanti. Ma non troppi per lei.
Il weekend in montagna è stato a dir poco fantastico e lei potrebbe davvero essere il mio futuro, se solo lo volesse. Troppa paura di chiederglielo. Tuttavia noto che comincia ad essere infastidita dall'attenzione di quell'uomo e comincia a sfregarsi le mani e a sistemarsi gli occhiali sul naso, finché percepisco che l'uomo non si terrà a debita distanza per molto, considerando che le sorride, si atteggia e che è notevolmente più giovane di me. Geloso, quasi pazzo esco fuori dal mio nascondiglio e con nonchalance "tesoro, hai già ordinato?" e lei sobbalza ma tira un sospiro di sollievo "no non ancora amore, non è il mio turno, c'è prima il signore" e indica il ragazzo. Ora immaginate me: mani in tasca, infagottato ma sicuramente di bell'aspetto, lo fulmino. Il ragazzo abbassa la testa, incrocia le braccia e si fa due passi avanti. Lei mi prende la mano e la stringe.
Una volta fuori dal negozio si stacca da me e mi guarda imperativa "Signor Rori, ero stata incaricata io all'acquisto perchè era qui?".... caxxo me ne ero completamente scordato! Mi riprende la mano, sorridendo, e torniamo insieme in ufficio.
All'uscita dell'ascensore, strano ma vero, mi tiene ancora la mano quindi mi sorride mi lascia andare e si dirige alla sua scrivania sussurrando "a dopo!".
Ripeto: sono irrimediabilmente, incondizionatamente e inevitabilmente innamorato di lei!!!!

giovedì 12 gennaio 2017

Rientro alla normalità...ma prima

Un giro ancora in libertà sulla neve. 
Appena rientrato, con un bagaglio di cose da raccontare, sistemo le altre nel minor tempo possibile e organizzo immediatamente l'uscita successiva, dove? Ma ovvio: in vetta con lo snowboard!
In pochi sanno che pratico lo snow, tuttavia tutti sanno che spesso sparisco per week end non appena le vette intorno al mio paese si colorano di bianco. Contatto il rifugio lungo la strada quando ancora fuori è notte, senza avvisare nessuno, sono già via di nuovo... e questo è un problema.
Si perché c'è qualcuno che invece mi vorrebbe fermo lì a quarant'anni suonati, un pò pantofolaio, un pò papà, un pò uomo di casa...forse si ma non ora, ora devo andare a conquistare qualche vetta!
Al rifugio ancora poca gente e mentre conquisto la mia brandina e mi  libero delle quattro cose che ho con me, squilla il telefono. Incredibile il gesto che abbia fatto: scocciato, come se si trattasse di una vacanza rovinata, incerto sul rispondere oppure no. La mia segretaria invisibile!!! e non rispondo.....
Ma, non ancora abituato  a lei, come la mia nuova vita, per me resta in primis la segretaria invisibile, il che mi riporta al lavoro e io di lavorare proprio in questo momento non ne ho voglia.
Ma poi la telefonata si ripete, e lì ho la certezza assoluta che non cerca me per parlare del più e del meno, non è da lei d'altronde, così mi tocca, e rispondo.
Ci riprovo, mi regge il gioco, fino a lunedì prossimo sono salvo, ma chiudo io la telefonata "mi raggiungi questa sera?" 

lunedì 2 gennaio 2017

Felice 2017 da una delle terre più a nord del mondo!!!


Dopo aver liquidato G., aver condiviso un Natale da favola con la segretaria invisibile, ecco il mio capodanno, da sogno!
Parto il 30 per arrivare a destinazione solo l'indomani. Nel posto mi attendono amici e una guida.

L'avventura di quest'anno è senza tempo: alla ricerca dell'orso bianco, o qualcosa del genere.
Per quanto io strano possa essere in realtà temo molte verità, ma, tutto sommato, il mio viaggetto aldilà della realtà ci sarà sempre! Ogni anno parto per un viaggio estremo e quest'anno ci aspettano igloo e tante nuove sorprese.
dal web
Ovviamente quest'anno è stato alquanto impossibile trovare compagnia tra i miei conoscenti di sempre, ma, un fulgido gruppo di amici di oltre mare ha gradito, del resto come me, questo inizio d'anno un pò diverso dal normale.
Inutile entrare nei dettagli: una terra da scoprire, dove in pochi vivrebbero, ma molti ci andrebbero anche solo per una vacanza.
Posti incantati e che pensi non possano esistere, nonostante io abbia visitato un paio di volte il Canada, questo posto era per me sconosciuto finché, non ne ho sentito parlare: Groenlandia.
Le idee sono fioccate subito dopo la mia proposta: link, idee da azzardo, viaggi organizzati e sul finire, qui , dove abbiamo individuato il nostro viaggio avventura tra gli Inuit e le aurore boreali.
Torno tra qualche giorno, per ora mi godo il freddo, la compagnia e la nostalgia di chi ho lasciato a casa e vorrei qui con me!!!

Felice 2017 amici del www.