venerdì 28 febbraio 2014

Un... Romantico INCAZZATO: facciamola finita!

Ebbene, sapete cosa succede quando un Romantico si Incazza??? Dovete scappare! Se ne avete uno di fronte dovete solo correre il più lontano possibile da lui!

Ricordo che mia madre, a cui devo questo titolo del blog, diceva sempre: "e se il mio Romantico Daddy s'arrabbia meglio evitare il suo sguardo!". E mi accarezzava per farsì che la calma tornasse in me!
Non ricordavo di essermi incazzato mai così tanto, tuttavia è accaduto! Rimediare alla desolazione che lascio alle spalle è piuttosto inutile: così è stato e da ora così sarà!

Sono una persona diplomatica che riesce facilmente a sbrigliare situazioni di per se contorte e complicate ma nonostante tutto c'è ancora qualcuno che inesorabilmente tenta, prova e dannatamente ci si mette di impegno, a farmi girare in modo asincrono le idee nella testa fino a farle esplodere.
Ebbene queste incaute persone non sanno che le persone come me sono come bombe ad orologeria: se scoppiano, devastano! 
Nonostante mi conoscesse ha voluto sfidare la sorte e al rientro da queste maledette sfilate, il lavoro, si sa, mi richiede più tempo del previsto, eppure trova il tempo per tornare da me eludendo qualsiasi mio invito a non infierire ulteriormente su questa tormentata storia! Eppure no! Non segue il mio spassionato consiglio: ma perché diavolo non usa la testa? Perché mai se sono io a dirti che non è il caso anziché semplicemente ascoltare insisti allo sfinimento?
E così, ho dato il peggio di me! E quando un uomo è incazzato con una donna è pericoloso e il seguito, la battaglia del sesso, ci sta! Ma il seguito devasta e deprime!!! "Si fa l'amore per far pace"... ma cosa le ha fatto credere che fosse amore???? Non capisco??? Pur chiedendole di smetterla, di non avvicinarsi, di non parlare, di non muoversi affatto davanti ai miei occhi, era lì! Spavalda, a me, spavalda e sapientemente felina!
Il rischio è altissimo fino alle parole, pesanti, di quelle che sono sempre vere, anche solo per metà e taglienti, fino al sanguinamento! Gridarci così in faccia questo amore tormentato ha come unico risvolto due anime morte! Strattonarci, prendermi a schiaffi, fin là nella mia camera da letto! Ma cosa ci fai qui?! Mi vuoi o non mi vuoi? Parla chiaro dannazione! Non rimandare, non usare giri di parole, non fare della psicologia da principiante: praticità, eloquente e non beffarda, praticità!!!! E invece no! Marchiato a fuoco dalle sue parole, l'attrazione fisica non ha fini, non ha scopi è solo un desiderio da placare! Ecco cosa siamo! Solo una forte attrazione! La voglia di strapparci i vestiti, di possederci l'un l'altro, nulla più! 

E quando un Romantico fa sesso perché è incazzato, muore sempre dentro un po'.... ma non è amore, non può esserlo...

Fede


giovedì 20 febbraio 2014

Senza pensare!!!


Sono pur sempre un uomo, e anche di un certo stile! Se scelgo poi uno stile un pò strano non vuol certo dire che comunque io abbia perso il mio buon senso o il mio sex appeal innato, la mia buona, anzi ottima cultura.

E così, nel bel mezzo di una tempesta interiore che mi tormenta, affligge e per certi versi sconfigge anche, concedendomi attimi di debolezza ai quali cedere è sempre sbagliato tanto è il senso di colpa che ne consegue, scappo da tutto ciò e torno nella mia Londra, per la settimana della moda e non solo, dove gli street styles mi fanno compagnia e dove nessun francesismo è concesso, neanche se fa parte della tua vita!!!
Il destino vuole che Londra sia sempre e solo mia, lei ha scelto già un'altra strada per la sua carriera! Ed io? Ho già intrapreso da tempo la mia e nel seminterrato dove ho iniziato a studiare per questa mia vita si sente ancora l'odore delle sconfitte, delle vittorie e dell'esperienza. 



Eppure non è lei che mi manca!!! Mi manca invece stranamente quel condividere, con la sua attività di insegnante, la mia esperienza di inventore di favole! Eppure il pensiero di lei mi fa male, ma la morsa è più forte se penso alla ferma ed unica Coco.
E così non penso: decido che pensare fa male alla salute mentale e mi immergo in quello che è il mio mondo, la moda!


E così sfoggio il mio nuovo look o meglio, reinterpreto uno stile già visto.

Ho sentito sussurrare di tutto, non ultimo un "è Federico Rori, impeccabile come sempre se non fosse per quella barba!".

Ma la frase che mi ha lasciato più disorientato di tutte è stata pronunciata da una ragazza, giovane per la mia età, che si è avvicinata a me, seduto sul bancone in un pub a sorseggiare cosa se non dell'amabile scotch irlandese con il mio collega e amico di sempre Russel, sussurrandomi: "credo che se fossi la tua ragazza dovrei chiederti di tagliarti la barba: mi pruderebbe troppo baciandoti!".

Ti rendi conto che sei tornato in te, e di aver dimenticato finalmente tutto il resto della tua vita, quando ti ritrovi a proporre ad una simile tentazione: "vuole provare?" .



venerdì 14 febbraio 2014

Feste... a comando!


Mentre parlava, con il cuore in mano, con gli occhi perennemente lucidi, tra questi rami che incutono timore, che disturbano l'essere, ma non disdegnano l'apparire, mentre per un gesto quasi del tutto normale le prendo la mano mentre ci facciamo compagnia per quattro passi fino a giungere quasi sino a casa sua, quando temendo la sua richiesta, il suo "ti devo parlare!", il giorno si fa scuro, il tramonto volge al termine e il freddo diventa pungente, mentre inconsapevole di ogni cosa mi fingo disinteressato eppur compiaciuto da ogni suo gesto, da ogni sua parola, mentre tutto ciò accade in un soffio di tempo che pare un eternità, mi rendo perfettamente conto di quanto si possa amare una persona e di quanto quella stessa persona ami solo se stessa.
Il suo eterno giocare, il suo disgusto per voler crescere, i rami di questi alberi che nascondo più segreti e parole mi traducono ogni sua frase, già detta, già sentita, già ascoltata e capita reinterpretata e singolarmente noiosa, eppure tenera, capricciosa, e sensuale.


http://www.flickr.com/photos/50588511@N08/5532323115/
Ma cosa vuole? Cosa mi sta dicendo? E cerco di capire il suo fine, la lascio parlare, senza far domande senza interromperla, eppure sotto la sua porta, quella della sua casetta, piccola e assolutamente in sintonia con lei, immersa anch'essa in questo boschetto dove questi gruppi di villette spuntano fin sulla collina per finire al confine con la proprietà dei miei, ebbene, lì le sorrido, le lascio la mano, annuisco senza guardarla, abbasso lo sguardo e timidamente sussurro un "capisco", quindi infilo le mie mani in tasca, mi stringo al mio giaccone, e la lascio lì, senza null'altro aggiungere e prendo la strada del ritorno. Lancio un fischio al mio cane che per tutta risposta si mette a correre verso di me nella pretesa di avere tutta la mia attenzione e lo soddisfo: torniamo a casa in un rincorrerci tra lanci di ramoscelli e agguati tra gli alberi.
Così fuggo, da codardo probabilmente, ma fuggo, letteralmente, da colei che ancora e nonostante tutto mi ferisce ogni volta anche solo con un sorriso.

Buon San Valentino a tutti amici miei!

martedì 11 febbraio 2014

Uno strano ritorno...

Gennaio e febbraio non sono esattamente mesi che esaltano la magnificenza del boschetto in cui è immersa la mia casa. In questo periodo, neve a parte, tale boschetto assume le sembianze di un bosco stregato fatto di misteri e misfatti inenarrabili, ma poi per fortuna, laddove i rovi e i rami spogli e fitti si fanno più radi, eccola apparire la mia casetta dall'aspetto, a detta di molti, pratico e minimalista, ma tuttavia accogliente, per me invece rappresenta solo il "mio" focolare.
Nonostante il freddo, il maltempo e tutto ciò che caratterizza questo uggioso periodo dell'anno, decido di fare ciò che molti definiscono le "mie giornate in completa solitudine", mancando necessariamente di una parte... alla ricerca di posti unici e che aprono la mia mente.
Così, lungo la strada dove un anno prima ho incontrato un cervo ferito, lì dove, lungo il selciato ghiacciato sono caduto per ben due volte con la mia vecchia moto, poiché la nuova me l'hanno distrutta, in quella strada che porta al nulla, trovo pace, e i miei pensieri cominciano a farsi più leggeri. E più salgo su, più l'aria si fa gelida ed è in quel momento che apro leggermente il finestrino del mio SUV sportivo per assaporarne ogni particella affinché purifichi la mia mente sporca e inquinata dalla mondanità e dalla consuetudine.
E mi fermo sul solito sperone che mi concede una delle viste più spettacolari che da queste parti si possa incontrare, dove sembra che il mondo possa finire lì, o addirittura iniziare.
Il mio cagnolone si spassa a gironzolare ogni angolo e a renderlo suo.
Quindi un sereno rientro, al tramonto, ancora presto ma non per chi di luce vive, eppure nel mezzo del pomeriggio per chi ha ancora molto da fare.


Oltrepasso il boschetto nefasto e lei è lì, seduta sulla mia veranda, con il mio Raf, alza lo sguardo e mi sorride. Con i suoi inconfondibili e stupendi capelli lunghi e imperfetti, che d'inverno assumono il colore caldo del nocciola e mi portano alla mente incantevoli ricordi. 
Vederla mi provoca un tonfo al petto. So il perchè, lo so perfettamente, ma me ne ravvedo dal dargli un significato.
Le sorrido, parcheggio, faccio uscire il cane e lei si avvicina e incantevole come non mai, con il sorriso più bello del mondo "Ti devo parlare!".

La temo, temo la mia bellissima G.


lunedì 10 febbraio 2014

Oscar Wilde...e non solo!!!

Cito...
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.
Oscar Wilde, ancora lui, perennemente presente con i suoi aforismi, parola difficilissima da spiegare, ma che sta a significare qualcosa che è per se stesso altrettanto difficile, che comunque con le sue celeberrime frasi e affermazioni spesso insegna che nulla è dato per scontato se non è ovvio!!!

Spesso crediamo di essere padroni della nostra vita e di poter controllare e organizzare ogni singolo istante. Tuttavia il pullman che tarda ad arrivare, un incidente in strada, la pioggia o qualsiasi altro "sliding doors" diventa il segno evidente che nulla è scontato e nulla è programmabile.
Faccio un esempio:  gli eterni anticipatari degli appuntamenti, quelli che come me si trovano in avanzato stato di decomposizione non appena arrivano gli altri solo puntualissimi. Queste strane creature, per non perdere tempo, giocano d'anticipo, placidi e tranquilli come se nulla potesse capitare loro. Ed è così! Giocare d'anticipo è l'arma vincente: al 50% sei sicuro che nulla renderà casuale il trascorrere della tua giornata.
Ma pur sentendoci forti di fronte alle immancabili disavventure che la vita potrebbe riservarci, non possiamo di certo sfuggire al celeberrimo Murphy, e in quel caso nulla può contro un evento tiranno! Non c'è tempo che tenga, non c'è frase ad effetto che scuoti, non c'è arma che scalfisca, non c'è Santo che aiuti: se così deve andare così andrà.
E tra queste caute persone, soddisfatte più o meno del loro viver tranquilli, almeno per certi versi, spiccano e risaltano notevolmente quelle che, pur convinte in egual misura con gli altri che comunque nulla è dato per scontato, soprattutto se dato al caso, si persuadono convincendosi che la loro esperienza, ovvero quel bagaglio di errori commessi in vita, e cito

si sentano in dovere di esternare il loro sapere proprio in fatto di puntualità ed organizzazione delle proprie giornate, convinti di elargire pillole di saggezza come se si stessero distribuendo abiti su misura.
Ma se così fosse mi domando: quale sarebbe stata la causa scatenante tale da far nascere una simile affermazione, aforisma, o qualsivoglia nome gli si voglia dare?

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.

 Dunque: perchè mai non ho taciuto???

martedì 4 febbraio 2014

Imbarazzanti incontri....

In queste giornate frenetiche, rincorrendo nuovi gusti, nuove proposte e nuove tendenze, mi accorgo inesorabilmente che ho bisogno necessariamente di una pausa e dico necessariamente! Soprattutto quando tra le varie tappe e i vari incontri mondani, alla scoperta di nuovi street style... un pò deludenti devo dire in questo periodo, sei costretto a condividere discorsi inutili e cerimoniose strette di mano a gente a cui onestamente non rivolgeresti mai e poi mai alcuna parola se non in casi strettamente necessari.

Ed è proprio con una di queste persone che entro stranamente in confidenza, sarà per il suo gusto, sarà per la sua predisposizione al buon parlare, o sarà come dice sempre mia madre un uomo diventa interessante quando infila la mano nella tasca dei pantaloni, sgualcendo la sua giacca perfetta e dimenando davanti a se l'altra a reggere discorsi interessanti su tutto ciò che a nessuno interessa!

Per certi versi assai simile a me, distinto, colto, di bell'aspetto, cita persino frasi di sua madre, ebbene tale persona si dimena tra i vari discorsi inutili accingendosi anch'egli, per non esser da meno, a fraseggiare e commentare quanto più di comune c'è in questo periodo nonostante fosse un argomento assolutamente fuori luogo, se non per il fatto che bene o male ci inserisca dentro, ancor meglio di come io potrei, qualche apprezzamento per la moda o lo stile scelto. Così entrando nel vivo della politica italiana e non, cominciamo dai gusti orrendi della Merkel per giungere all'imbalsamato quanto ormai indistinto nostro ex-Premier. Consapevoli entrambi dell'attenzione che avremmo destato nei vicini le nostre risate hanno cominciato a diffondere simpatia e ad attrarre ogni sorta di persona lì intorno a noi. Finché una strana attenzione mi coglie impreparato. Va bene che siamo nell'era dove tutto è possibile e mi rendo anche perfettamente conto che "diverso" è una parola piuttosto sfruttata. Tuttavia ad un certo punto, l'attenzione diventa interesse, e gestualità diventa confidenza. Finché lampante e cristallino irrompe un sospetto nella mia mente: perchè mai ci sono solo due donne attorno a noi e così tanti uomini in un evento dove la parola "femmina" è il marchio che lo distingue?
E comincio a guardarmi intorno osservando attentamente il buon gusto di queste persone, e mi rendo conto ahimé che nonostante la mia degna maestra abbia appoggiato in pieno un mio sfacciato nuovo look imperfetto, questo look volge attenzione anche in cotanta altra gente. Finché una mano che mi sfiora il volto con la scusa di essersi poggiata sulla mia spalla all'altezza del colletto della mia camicia senza cravatta mi gela un pochino!!! Ora, come togliersi da questa imbarazzante situazione? Semplice: devo andare al bagno! Niente di più sbagliato! Vengo pedinato.... Divincolarsi non è semplice e dare spiegazioni è piuttosto imbarazzante ma sono pur sempre un uomo di un certo stile e quindi non dimentico che, nonostante non fosse la scelta migliore, la verità è l'unico modo per togliersi da quella imbarazzante situazione e tengo a precisare due cose: amo la moda e tutto il suo contorno e sono felicemente impegnato..... con una donna!