venerdì 22 maggio 2015

Peccaminosa...innocenza!!!

Curato il mio stato d'animo, l'unica parte di me essenzialmente e realmente ferita, ritorno ad avere in mano tutta  la mia vita, quasi non avessi mai avuto l'impressione, che brutta parola che ho usato, di amare e di saperlo fare, né tantomeno di lasciarmi amare, semmai avesse senso di esistere questa affermazione. Eppure in questi anni tanta acqua è passata sotto questi ponti ed ora che ho una nuova compagna, e amica di viaggi empirici, e improbabili, in realtà non proprio nuova, ora che sono libero da ogni arbitrio, o pensiero di non dover per forza non ferire qualcuno, torno al mio lavoro di personal stylist, e ritrovo lei: questa piccola ragazza, dal desiderio naturale di voler esser donna, inevitabilmente attratta da me, e dal mio essere un pò attempato per lei, ma pur sempre un bel tipo stile "cattivo ragazzo". Passata l'anoressia e passata la fase adolescenziale, mi coglie quasi impreparato prima al telefono, e assolutamente sbalordito nel vederla poi: bellissima!
Inevitabile: i miei occhi non hanno potuto celare quel velo di compiacenza che in altri tempi avrebbe acceso fulmini e tempeste, e ripreso l'autocontrollo, lo perde invece lei. Adorabile e per niente peccaminosa, perfetta studentessa in fatto di stile, segue ancora ogni consiglio meticoloso, ma resta qualche dubbio e mi cerca. Mi sorprendo nel lasciarmi baciare, per poi addolcire il tutto con un perfetto savoir faire, da pochi, che non lascia scampo ad altre chance ma che non rinnega quel senso di peccato che un evento così prevedibile ha generato. E lei persa e consapevole, non soffre e si concede all'esperienza dialettale di un uomo cresciuto, per certi versi, e si lascia consigliare senza rivolger parola, senza obiettare nulla, piuttosto guardandomi, osservandomi, con un meraviglioso sorriso. E nel tentativo vano di riprendere l'affascinante descrizione del suo guardaroba, che ne rappresenta la sua anima, il suo stile, il suo modo di vivere, mi scappa da sorridere e mi fermo, spalle a lei, sostenendomi per un'anta, testa bassa e sorriso da chi esce sconfitto da una tentazione repressa, e lei, pur sempre donna, diabolicamente consapevole di aver scosso la debole terra che avvolge le mie fondamenta, sorride a sua volta e mi sputa una sentenza, senza guardarmi "Signor Rori, se fossimo in una fiaba sarei la sua Cenerentola da salvare dal pessimo stile delle sue sorellastre!".... quindi mi volto di scatto, la guardo piuttosto serio e confesso, a modo mio, "piove, usciamo a fare una passeggiata per vetrine!!!!"






giovedì 14 maggio 2015

I'm a leader!

Finalmente, la bella stagione, e finalmente torno ad averla tutta per me.... questo fine settimana passato le ho dedicato tutte le mie attenzioni: lavata, lucidata, rimessa a nuovo, pronta per sfrecciare sulle strade in curva e desolate delle campagne vicine. La mia Harley e il suo look impeccabile assolutamente ad hoc con il mio perfetto stile old boy!
Mi siedo su questo bolide nero e sexy, con il sole caldo che mi accarezza la pelle, chiudo gli occhi alzo il volto verso il cielo e respiro l'aria prima del rombo assordante. Casco, sgancio il cavalletto e sgommo sul selciato che favorisce la perdita di aderenza e ....non ci sono per nessuno: sono assolutamente, solamente e indubbiamente suo!!!!
Accelero affinché l'adrenalina favorisca l'assenza di ossigeno al cervello, così da evitare freni inibitori che non mi concederebbero attimi di sensato panico e paura di perdita di controllo. Ma resto legato con i miei guanti alla presa che favorisce pieghe dallo stile assolutamente impeccabile, disinvolto e sexy. Ogni mio pensiero va sul controllo, sulla scelta di come prendere una curva, stretta tra le gambe, postura energica, dura ma compatta e perfettamente in sintonia con lei.
Diventiamo un corpo unico, meccanico e non, un miscuglio di profumo, puzza e sensazioni. Si scalda lei, e anche io sento il peso di questa guida pericolosa, ma non mi fa paura, piuttosto mi eccita.
E la mia corsa si conclude, dove la mia eccitazione troverà la sua pace.
Scendo dalla moto, ho il fiatone come se avessi corso a piedi. Il mio aspetto è devastato ma comunque sono io. Il rombo ha generato il suo effetto e la porta si apre all'imbrunire: la travolgo, inesorabilmente e placo ogni mio senso.