giovedì 24 novembre 2016

Lo stile... di un Romantico Incazzato!

Aaaahhh finalmente un momento solo per me.
La scelta del mio stile autunno - inverno 2016/2017.
Anche quest'anno fa molto trendy la barba, ma io l'ho lasciata solo per qualche anno, e ora più che mai la metto in mostra come si deve, nonostante ogni donna che io conosca ami il faccino pulito, non ultima la mia mentore "Fede, eddai co sta barba, te sei bellissimo anche senza!!!".
Lei, la mia brba c'è, curata e profumata alle stregue di una checca, brizzolata, come conviene ad un uomo e assolutamente naturale.
I capelli: anche questo inverno abbiamo una gran bella scelta noi ometti e se vogliamo, ci possiamo divertire se abbiamo la sfacciata fortuna di avere una bella criniera e un ottimo ondulato. Tolto il lungo da tempo, il ciuffo si presta a un milioni di fantastiche acconciature..ma ad effetto natura e non ingessate.
Infine i miei look! Assolutamente no a: jeans cavallo basso stretti in caviglia, maglioni stile anni 80 corti e larghi sulle spalle, no a giacche con pezze, no ai piumini d'oca, sciarponi.
Si a: morbidi panta baggy, si a maglia di fresco lana scollo a v con sotto maglietta in vista, si a cappotto e giaccone, cappelli e cuffie in morbido caldo cotone neutri e senza scritte.

Infine, si allo stile e si alla libertà di look sempre nuovi e mixati.

Ben tornato Romantico Incazzato!!!





mercoledì 16 novembre 2016

Due parole... forse un paio in più...

Di solito si dice che due parole sono poche e quattro sono troppe.
Nel mio caso "Oh mio Dio, scusami!" sono state solo un imbarazzante intercalare! Tuttavia non erano queste le parole di cui si parla.
Mi aiuta a rialzarmi, il che mi rende ancora più incazzato tanto che nella maniera più scortese che si possa mai fare, le tolgo il mio braccio dalla sua presa.... e ancora quasi la odio! Lei se ne accorge, forse l'avrò bruciata con lo sguardo, e d'istinto si mette le mani davanti alla bocca, quasi a volersi imporre un silenzio nonostante abbia voglia di chiedere infinitamente perdono. Ma la colpa non è la sua, ma mia. Così mi alzo, prendo il cellulare, raccolgo il vaso, rotto in 3 parti e senza guardarla cerco di dire qualcosa del tipo "ma come cazzo fai ogni volta a mettermi nelle condizioni di essere un imbranato davanti a te! Sei l'unica donna che mi fa questo effetto" e la fisso, e stavolta cerco nel suo sguardo qualcosa che accenni a un'approvazione, ad un perdono, ma torna lei, la Segretaria Invisibile.
E distoglie inevitabilmente lo sguardo! La osservo mentre cerca di sembrare il meno impacciata possibile, quindi la invito ad entrare.
Devo avere un aspetto disgustoso, il viaggio è stato più lungo del previsto e sono le nove di sera, fuori piove a dirotto e il freddo comincia a farsi sentire. Mi volto di spalle "Dovrei avere del caffè Borghetti, vieni di là, scusa il freddo, da come puoi capire, sono appena rientrato! Stavo giusto leggendo..." e mi interrompe "Signor Rori", ma lei lo avrà capito quanto mi rompe essere chiamato così? No dico, se n'è accorta della forte attrazione che ho per lei? Mi domando: lo sa che l'ho vista? Così mi giro e la guardo "Federico, e puoi darmi del tu!". Ma insiste "no preferisco così" e butta lo sguardo a terra. Si sta pesantemente strofinando le mani, come se avesse qualcosa che le pesa dire finchè, si toglie il cappotto, si siede sulla mia poltrona preferita e mi sputa addosso una cosa del tipo "ho dato le dimissioni"... e il vaso finisce in frantumi!

lunedì 14 novembre 2016

Imbranato totale...



Il mio fine settimana da paura ha sortito l'effetto desiderato e finalmente mi sento meglio.
Tornato nella civiltà trovo il classico numero indecifrabile di messaggi e chiamate: forse avrei dovuto avvisare qualcuno, ma qualcuno sa che se non sono raggiungibile è perchè... non sono raggiungibile!!! E la cosa: mi piace!
Mio padre: Fede hanno chiamato per confermare la visita i tuoi zii, non mancare domenica prossima o ti faccio pentire di essere nato libero!
Mia sorella: Chico,(prima o poi la uccido!!!) sparito come sempre... tornerai di nuovo con la barba da pirata, qualche cicatrice e una donna da amare! Ascolta: per domenica tutto ok: ho parlato con mamma e ci penso io agli zii!
Mio nipote: zio quando torni a raccontarci una storia a scuola?
G: ...caxxo G ... ok G! Ciao Fede, sei sparito dopo l'altro giorno, pensavo di offrirti un caffè. Se ti va,
passa a casa, anche senza avvisare: sono sempre qui!
Poi una serie di inutili messaggi tra amici e lavoro...anche nel fine settimana. Nuovi clienti, nuovi tentativi di contatti e Segretaria invisibile...e questa è nuova: e mentre sto leggendo, suonano alla porta!

Lo lascio per dopo e apro, senza curarmi neanche lontanamente dal casino che avevo fatto e dal mio aspetto: lei! D'istinto? Faccio due passi indietro e in ordine successivo avviene che:

inciampo sul borsone, mi sorreggo ma mi vola il cellulare, nel tentativo di riprenderlo urto il mio vaso di terracotta, che riprendo al volo, ma che si rompe ugualmente, mentre il cellulare finisce sul tavolo di ingresso, che si ammacca tra l'altro, tanto era la potenza, e cado d'effetto sul borsone a gambe all'aria!

E la guardo: incazzato come non mai!

giovedì 10 novembre 2016

Solo...per non sbagliare!


Finalmente i colori dell'autunno vestono il parchetto vicino casa. Non so decidere se mi piace di più l'odore dei pini al vento o il profumo delle foglie bagnate dalla pioggia, ma comunque, tutto sa di questa stagione e anche l'aria, si veste di profumi tipici: legno bruciato, caldarroste, e freddo!
Già si pensa al Natale mentre io ancora penso a nuovi e spensierati tentativi di non finire consumato dietro ad un'altra storia impossibile. 
Mi organizzo un week end da paura, uno di quei week end, che fino a qualche anno fa, avrei fatto senza pensarci due volte, e così faccio anche questa volta. Nella strada del ritorno chiamo un vecchio amico che mi conferma la disponibilità del mio punto di riferimento. Torno a casa, dove le mani della mia carissima Teresa hanno già reso tutto più umano, e nell'istinto, incauto, di gettare a terra borsa da lavoro, giacca su poltrona e scarpe all'ingresso del bagno, sento, come quando ero un bimbo, un vociferare dal nulla che ha il sapore di cazziata! E mentre mi sto slacciando la cinta e aprendo i pantaloni vengo folgorato da un ceffone sulla nuca che altro non fa che farmi scappare una sonora risata. Mi giro di scatto e come al solito la bracco, lei tenta poverina di scappare, ma talmente piccola, e talmente poco consona a scatti felini, finisce nelle mie braccia e scoppiamo a ridere: "Tanto l'ho capita Federico: quando rientra e fa così, vuol dire che sta per partire, chi è la fortunata?"...ma nessuno Teresa, sono solo con i miei pensieri e ogni tanto, fa bene!

mercoledì 9 novembre 2016

Strani incontri...

Oggi appuntamento in paese, uno di quei paesi che tremano ma non mollano. 
Maximiliano Patane
Un carissimo amico: mi chiede ogni anno di accompagnarlo a fare shopping e lo facciamo fiondandoci nei negozi del centro. Bellissimo in autunno, quest'anno insolito, si vede la paura negli occhi delle persone, ma non ci badiamo. Così dopo averne parlato per un pò ci si fa una battuta su per sdrammatizzare, e il suo "quanta abbondanza sprecata c'è in te!" la dice lunga sui suoi gusti in fatto di sesso. Sorrido, come sempre, è pur sempre un complimento ed entriamo nel primo negozio e lui? Avete presente quando vedete un fantasma? Ecco quello: mi da una pacca sul petto, che tra un pò mi stende, ci metto un pò a riprendermi poi cerco di capire. Mi guardo intorno e non vedo nessuno, poi da dietro uno specchio un uomo, un bell'uomo e sorrido: ah ecco, penso, è come se qui fosse comparsa la segretaria invisibile e mi giro... e lei è lì! Avete presente quando vedi un fantasma? E dò una pacca sulla spalla al mio amico che un altro pò finisce a terra! "Signor Rori, ci incontriamo troppo spesso ultimamente!"... il fatto che abbia sognato di averla per me, mi turba e mi imbarazza,
quindi abbasso lo sguardo e sorrido e balbetto non so quale cazzata, tanto che mi guarda come se stesse parlando con uno sconosciuto e poi, alzo la testa, mani in tasca e ci provo "come mai qui?".


martedì 8 novembre 2016

Ma poi realizzi...


Maximiliano Patane

e poi mi sveglio.... sei solo nei miei pensieri, nella mia mente e viva nei miei sogni!

Il freddo e la notte mi sono entrati dentro: è tempo che vado a scaldarmi e a riposare!

Un vichingo deve pur approdare prima o poi da qualche parte, magari nella sua tana! E magari con la sua donna....

venerdì 4 novembre 2016

Il ritorno di un vichingo...bambino!

Foto da VitadaMamma
Torno nel mio stile, molto trendy, molto soft. Mia madre che mi rimprovera ancora, per i miei capelli dannatamente impettinabili, e non sa del mio nuovo tatuaggio, per fortuna. Mi presento da lei, dopo il brutto incontro con G. e il più piccolo dei miei nipoti mi corre incontro e mi chiede a gran voce "ma che avevi fatto oggi zio?". Cioccato in pieno persino dagli animi più puri. Il mio unico pensiero, nei miei centoeunomila pensieri era voler sparire in men che non si dica! E continua? "Sei stato fantastico, secondo me la maestra ti ama!"...beata innocenza, ma le sue parole sono sembrate lame affilate, e mia madre, che se la ridacchiava sotto sotto, neanche fossi davvero io ancora un bambino!
La mia risposta? "Ma che dici zio, verrai punito per questo!" e si parte con l'incontro di lotta libera tra noi bimbi cresciuti e non...

mercoledì 2 novembre 2016

Un milione di pensieri!

Finalmente sabato.... e torno nella scuola a trovare i miei bimbi. La preside mi presenterà la nuova insegnante di inglese e io racconterò una delle mie favole...in inglese. Fighissima questa cosa, non l'ho mai fatta e credo che sarà super stupendo! Quindi con la mia sacca e tutti i miei racconti mi fiondo in scuola, come un bimbo, anche io, poiché ogni volta che l'odore del gesso, di carta, di pulito, mi sorprende, per me è come tornare a quel fantastico giorno in cui fui "assunto" per la prima volta come raccontastorie. Quindi corro impacciato e assolutamente felice verso la preside, le allungo la mano e gliela stringo e poi... si volta l'insegnante di inglese. Ebbene: sapete cosa succede quando incontrate qualcuno che mai e poi mai vorreste incontrare? Qualcuno con cui mai e poi mai vorreste passare del tempo? E la preside lo nota ed esordisce "bene, dallo sguardo credo che vi conosciate" e lei "Federico" ed io "dimmi". 
L'unica cosa che sono riuscito a dire di fronte alla ormai dissolta.... G
Ora insegnante di inglese nella scuola dove prima aveva una cattedra. 
E dunque, non potendomi fiondare fuori, giuro ragazzi avrei voluto piangere come un bambino quando la mamma lo lascia lì a scuola e lui proprio non vuole starci, dicevo con le mani in tasca, serio e completamente demotivato, la anticipo ed entro in classe mentre non so cosa diavolo mi stesse dicendo finché mi volto ed emetto l'unico suono che riesco a far uscire "mmmh".