mercoledì 28 dicembre 2016

Il regalo di Natale

E poi è arrivato Natale, con i suoi caratteristici odori di panettone, cannella e mandorle. Con i suoi dolci che mi faranno sicuramente star male, con le canzoni di Natale a casa dei miei strillate a squarciagola con i nipotini e mia sorella, bellissima per le feste. Con la classica cena seguita dalla messa di mezzanotte e per finire il pranzo di Natale accompagnato da un sereno pomeriggio in compagnia di una nuova compagnia.
E poi l'imbrunire: dove tutto è reso più magico, anche quando Natale non lo è, ma in questo periodo lo diventa ancor di più, e nonostante il freddo gelido, l'atmosfera è calda, tranquilla e assolutamente perfetta. La cioccolata calda nel piccolo bar del centro, appartati nel salottino che da sulla rua dietro, e un bacio, con il mio volto tra le sue mani e una bellissima sensazione di aver stavolta trovato un essere come me.


Buone Feste!

lunedì 19 dicembre 2016

Troppo scontata...

E poi ci sono quei momenti nella vita che proprio non ti aspetti.
Del tipo: arrivo a casa felice come un bimbo come se sapessi di trovare una sorpresa sotto l'albero e invece chi ti trovo? Lei, sempre G., ancora, imperterrita, decisa e ferma donna, ma.... stavolta non la lascio andar via in modo disumano, la accompagno garbatamente.
La trovo seduta in veranda, che si scalda con la mia coperta, e già mi da fastidio la cosa.

Nel vederla le mie spalle scendono giù accompagnando le braccia che cadono in segno di fastidio lungo i fianchi, mentre il suono di un noto sbuffare accompagna la mia testa che cade all'indietro in segno invece di disapprovazione sulla sua presenza lì. "Ciao G., che fai lì al freddo?" e mi siedo accanto a lei che come se nulla fosse, forse stupita dal fatto che il mio volto, il mio corpo la mia voce, tutto faceva pensare, no anzi, tutto lasciava vedere il mio astio nei suoi confronti, nonostante tutto, ero lì seduto accanto a lei, pronto ad ascoltare ancora una volta le sue fandonie in fatto d'amore, amicizia e puttanate così.... ascoltare.... sentire, perché chi ha più voglia di ascoltarla.... e così inizia con una serie di considerazioni sugli errori, sul fatto che, mi sembra di aver capito, possa avermi fatto male, che la nostra storia non ha avuto senso e che.... poi non l'ho ascoltata più, stanco e la osservo. Bella come sempre, in fondo anche dolce, ma ha reso la mia vita a due un inferno, intrecciando le sue storie con le mie, infilandosi  nel mio letto nel modo meno opportuno per uscirne poi solo più forte e assassina. E poi un anello al dito, che non vuol dire nulla e l'altra, mandata a mietere la vittima prediletta dei suoi giochi assurdi e Parigi, dove le avrei chiesto di stare con me ... per sempre.
Quel per sempre non è mai arrivato né arriverà, perché ancora tanto dolore quindi? Lasciami vivere G., in fondo ti ho amata come mai nessun altra ma hai saputo ben tessere la tua tela fino a spogliarmi dell'unica cosa che rende uomo un uomo: l'orgoglio! Ora basta: lasciami vivere come io decido di vivere, senza di te!!!!
E mi da un bacio, e va via... 
Buon Natale G.

giovedì 15 dicembre 2016

Strane situazioni

Eppure ricordo di aver già vissuto un'esperienza simile ma quando forse ero ancora l'illustrissimo Signor Federico Rori, e come mamma mi vorrebbe, non pensavo che l'avrei mai scritto, ma l'ho fatto!!!
La cosa imbarazzante è che sono stato al gioco, poiché mi serviva, finché non si è svelato l'arcano!
E "dio salvi la regina" è stata l'ultima cosa che ricordo.
Preparare uno shooting fotografico con uomini, non è esattamente la mia passione, e chi vuol capire, capisca.
Ben Dahlhaus
Tuttavia va fatto! Molti dei ragazzi sono assolutamente disponibili e bravi nel prestarsi a quante più sfacciate idee vengono al fotografo o al meschino pubblicitario. Altri si incazzano, me compreso, e al secondo o terzo scatto se ne vanno ed entra il sostituto...
Di lì ad avere a disposizione qualche strano soggetto ne passa poco.
Dolcissimo tanto quanto basta per renderlo effeminato al punto da riuscire a fare uno shooting al limite di una storia d'amore, dove l'idea del consulente, caxxo io, è provocatoria e incide sul ruolo mascolino del modello... e lui che fa gode di questo ruolo: il maschio!!!
E al termine del pomeriggio all'opera, ritrovarsi il suo numero di cellulare corredato di invito a cena e dopocena è stato... come dire? Un interessante situazione imbarazzante....

Buon viaggio amici del www

martedì 13 dicembre 2016

L'albero di Natale? Un rituale in casa Rori

Come ogni anno, a casa dei miei, ci si ritrova una domenica di dicembre per decorare e preparare la casa al Natale.
E' noto che sia in questo un bravissimo e affidabilissimo aiutante, soprattutto nel distrarre l'attenzione dei più piccoli togliendoli così da impulsi stravaganti che altro non farebbero se non arrabbiare mia madre la quale è meticolosa e stilosa nel decorare e preparare la casa al Natale.

Quest'anno con noi c'è anche il canoso, per la gioia di mio padre, soprattutto quando puntualmente mordicchia, rosicchia e sbavicchia sulle palle e sulle decorazioni di stoffa sapientemente tenute con cura da mia madre fedele al suo super albero di Natale da mille e una fiaba.

Quindi mentre tutti decorano casa con cura e rendono questo fantastico salone, che un tempo mi nostro Natale in famiglia.
Che ne dite di questo?
sembrava immenso, il luogo ideale dove passare le fantastiche sere prima e dopo Natale, noi maschietti cominciamo a tirar fuori tutti i giochi tipici della tradizione natalizia e cominciano, le guerre!!! A suon di Risiko, Scarabeo e l'ormai consolidato gioco a carte Bestia, al quale però stranamente entrano a far parte anche le signore e puntualmente finiamo la giornata sul tavolo da gioco, con i nipoti che torturano il canoso, il fuoco che ci fa compagnia e il delizioso profumo di cannella e amaretto che inebria e rende l'atmosfera simbolo del Natale.

E prima di cena ognuno a casa propria, dove mi aspetta per la consueta vestizione il mio albero stile country, ma quest'anno avrò il piacere di una compagnia e dei suggerimenti di un'amica molto speciale, nuova e non invisibile quando sa di non doverlo essere... e lei non lo sa ancora ma sono terribilmente e indiscutibilmente strafatto e cotto di lei.

Buone Feste amici del www

lunedì 12 dicembre 2016

Natale... divento buono e bravo!

Passata la paura affronto la mia segretaria invisibile e tutto improvvisamente diventa bello.
Finalmente un'anima pura che non ha bisogno di strategie, di aneddoti, né di false storie o atteggiamenti ad hoc: semplicemente Lei!
Così torno nel mio ufficio, contento e allegro come un bimbo a cui hanno fatto un bel regalo e seduto lì rifletto sul quel poco che ci siamo detti e sono ancora più felice.
Poi entra, la mia segretaria invisibile nelle sue incredibili vesti da segretaria perfetta, umana e assolutamente invisibile, e chiude il remind degli impegni: "...e lo shooting alle 17.30. Poi alle 19.30 mi passa a prendere: ho prenotato al Ranch per le 20!" ed esce come se quelle ultime parole non fossero le sue.... incredibilmente, irrimediabilmente e incondizionatamente innamorato di lei!

lunedì 5 dicembre 2016

Imbarazzanti ritorni...

L'inizio della settimana sarebbe stato molto imbarazzante, già lo temevo: io che avevo di nuovo azzardato, e lei che si era un pò lasciata andare per poi riprendersi sul finale quando alla porta compare di nuovo ancora G.: ma questa dico io, non ce l'ha gli amici che sta sempre a rompere le palle qua? Ahhhh si, è di nuovo rimasta sola e torna all'ovile.
Inutile dire che aprire la porta incazzato e trovarci lei è stata una fortuna del tutto sfacciata, tanto che la sua prima frase è stata "oddio è un brutto momento?", e se non fosse stato per la segretaria che imponendo la sua voce sopra la mia, ha risposto accomodante ed educata, alla domanda idiota, probabilmente oggi sarei stato un tantinello più tranquillo in ufficio.
E invece "no, no, stavo giusto andando via, signor Rori, ci vediamo lunedì, le lascio i documenti che la signora mi ha chiesto di farle avere: deve essere tutto pronto entro lunedì. E comunque, mi scusi: stavo solo scherzando". Neanche fossero le 19.30 di sera, lei sgattaiola via mentre G. entra e cita "ti va una pizza insieme?".
La risposta pronta "te arrivi sempre quando non sei la benvenuta!" mi volto e mi dirigo altrove. Lei entra e chiude la porta "dai ci divertiamo e facciamo pace!" e sa come prendermi, sarebbe così lo so, ma questa volta non voglio, non LA voglio, quindi di spalle le parlo come ad una sorella, e incazzato "Senti G., non ho voglia di una pizza, ma di una doccia, non è gradita la tua presenza qui, non voglio far pace con te e non voglio che torni più qui. Quando esci chiudi la porta" e mi dirigo verso il bagno chiudendo con veemenza la porta...a chiave!!!!

venerdì 2 dicembre 2016

Piccole bugie e piccole verità...

Mi volto, piano, con la testa bassa, sommesso nel pensiero peggiore, distrutto dal viaggio, dalla pessima figura, dal fatto che mi senta sempre così imbranato con lei e quindi la guardo, ma stavolta sono talmente carico di rabbia che le vado incontro, la prendo per le spalle e finalmente faccio una delle cazzate più grandi che potessi fare: la bacio, e poiché mi lascia fare, la stringo a me... e infine l'abbraccio, senza proferir parola, finché lei, che risponde al mio abbraccio altrettanto rompe il silenzio "Federico... stavo scherzando!".
D'istinto mi scollo da lei e credo che in quel frangente lei abbia avuto molta paura di me poiché si copre la bocca con le mani, come ad imporsi di nuovo il silenzio o a nascondere un sorriso effimero, mi ha dato del tu, forse ha creduto di essersi presa troppa confidenza, indietreggia ma ricade come un fagotto sul divano e: suonano alla porta!

Indovinate chi c'era?