lunedì 30 dicembre 2013

Auguri e buoni propositi a tutti!

Si è soliti a fine anno tirare le somme dell'anno appena trascorso. Il bilancio, solitamente quasi mai soddisfacente, se non per orgoglio sentito contraddire una tale e superficiale affermazione sperando sempre in qualcosa di meglio, fa, ad alcuni sussurrare, quasi a nascondere quell'attimo di ottimismo in cui si è stati pervasi come innocenti inconsapevoli, come se, deboli di fronte all'impotenza del susseguirsi inevitabile di vicende e cose, possa essere per così dire "rubato" temendone quindi l'esatto effetto contrario: peggio di così non può andare
Ma cara fu la perfidia che scansa l'ottimismo ed echeggia l'inequivocabile realtà che al peggio... non c'è mai fine!!!
Quindi mi tengo sempre ben lontano dal trarre inutili conclusioni, anche poiché sembra voglia significare che caso mai di fine si tratti, solo questi possano essere i risultati. Per non parlare poi dei buoni propositi. Quelli che puntualmente dimentichiamo non appena "gennaio" diventa un numero come tutti gli altri e le mille luci, alcune volte bizzarre e inopportune, delle decorazioni festive vengono riposte nella scatola per essere rispolverate solo 11 mesi più tardi...?
Quelli non hanno quasi mai senso! Ma ogni anno ognuno di noi prova ad averne uno... mentre il mio è quello di non avere mai assolutamente alcun buon proposito!!!!!
Tuttavia mi ritrovo, proprio alla vigilia della partenza per le mie vacanze in montagna, il giorno di Natale, ad essere improvvisamente circondato dai miei familiari, dalle persone più care e importanti per me, che mi inducono invece a voler per forza proporre, nel bel mezzo di un pranzo da Mille e Una Notte a casa Rori, come da sempre è stato e come per sempre sarà, il mio buon proposito per l'anno 2014!
E: non ne ho neanche uno! Neanche gli occhi curiosi e perfettamente neri del  mio nipote più piccolo riescono ad ispirarmi una cazzata qualunque, pur di togliermi da quella imbarazzante situazione inaspettata e assolutamente non voluta! E lei, mia sorella in piedi davanti a me, con il piatto da portata tra le mani, con quel sorriso curioso e stampato come a dire: dai Daddy ce la puoi fare! Persino lui, mio padre, con i suoi modi eleganti e da buon signore mi guarda temendo una mia magra figura! Per non dire di Luigi, mio cognato che interrompe la sua lotta con il figlioletto e si volta ad osservarmi! Ma la domanda è: che vogliono??? Cosa vorrebbero sentirsi dire? E poi arriva lei: mia madre, con il suo "stiamo ancora aspettando tesoro, qual è il tuo buon proposito per il 2014?".

Che faccio? Che dico? Cosa mi posso inventare? Nulla.... e sospiro, quasi sfinito alzo il mio sguardo mortificato e domando con un filo di voce: farvi conoscere "Coco"?
Delirio!!!! Delirio delirio e ancora delirio! "Facciamo per l'Epifania?".... e seguito !Panico, panico panico e ancora panico! "Sarete tornati per il 6 gennaio no?"
Balbetto, mi allontano dal tavolo, credo anche di aver cambiato colore poi ... si avvicina il piccolo e mi fa: "ma perchè si chiama Cocò? E' brutto questo nome, è brutta anche lei?".... la semplicità di parole che traggono conclusioni inaspettate eppur assolutamente ovvie e il cuore si riempie di tenerezza e improvvisamente è lampante chiaro ed immediato il mio buon proposito per il mio 2014: 
far felici le persone che amo!


"No cucciolo, la vedrai il 6 gennaio e vedrai che anche tu ti innamorerai di lei appena ti sorriderà, come è successo a me!".

Auguri di Buone feste a tutti... vado a fare una corsetta sulla neve con la mia Chanel n.5 alla ricerca delle parole esatte per un invito.... dai miei!!!!

venerdì 20 dicembre 2013

"Guardami... io ti ascolto"

Avevo un appuntamento, "delicato", me lo hanno definito, con una donna "Fede, è sordo-muta ma è un esponente del congresso tal de tali, in preda ad una crisi mistica! Se ti dicessi che `dice` di voler cambiare sorrideresti e lei si offenderebbe!!! Quindi usa la tua classe, il tuo pragmatismo e rendila felice di essere donna!".

Rendere una donna 'Felice di essere donna'  è già un'ardua impresa di per se, ma se ci aggiungiamo un piccolo particolare, o meglio, un difetto imperfetto la cosa diventa alquanto... pretenziosa???
E' bellissima, oppure sono io che sono fortunato e vengono a me solo stupende donne! Ma il pregiudizio mi provoca un blocco! Le sorrido appena, non so come comunicare con lei! Quando finalmente riesco a capire che lei legge alla perfezione le mie labbra, e ancor meglio le mie sensazioni e il mio sentirmi frustrato, cerco di essere più professionale possibile. Vestire una donna non mi viene difficile, tuttavia il reset che viene fatto nel principio di questo camino ha bisogno di parole profonde e di un certo impatto.... e se non ci sono parole?

Dicevo, bellissima donna già perfetta nel suo stile ma, riesco a capire che le sembra di essere costretta in una immagine di ciò che deve essere e non di ciò che è veramente! Ora la mia domanda è: come è una donna bellissima sordo-muta intelligente e potente?
http://simonaoberhammer.com/149-attenta-alle-trappole/occhi-di-donna-attenti/
Occhi di donna attenti
Estenuante, difficile, incomprensibile e per certi versi impossibile da fare! Lei percepisce il mio disagio ma finge, mi fissa! Mi fissa sempre, cerca le mie labbra anche quando non parlo con lei... non posso borbottare, sospirare o tentare di placare la mia difficoltà e al secondo incontro si presenta con un'interprete del linguaggio dei segni! Faccio un sospiro di sollievo e butto la testa indietro a voler scaricare la tensione e lei: mi butta uno dei suoi sguardi mai visti fino ad allora, arrabbiato, offeso, quasi inorridito! Non ho dubbi: cedo la cliente a qualche mio collega... penso! Mi passo la mano tra i capelli mi volto, teso e nervoso, chiedo scusa, lei non capisce i miei gesti l'interprete non sa cosa io voglia dire... e lei si offende ancor di più un'incomprensione dietro l'altra, butta le mani in aria e guarda verso il cielo e comincia a cifrarmi qualcosa che a fatica comprendo finché ..... la sento urlare........ stupito ma la sento urlare!!! E finalmente la ascolto: "non mi capisci perchè mi temi, temi che io possa non capire, temi che io non senta le tue parole, temi che non potendo percepire il tuo timbro di voce non interpreti a dovere i tuoi insegnamenti! GUARDAMI!!!" assolutamente, mi prende le mani e mi urla ancora con tutta la forza che fragile poteva avere guardami! L'unica cosa che potevo fare: leggerle lo sguardo, capirla da lì e lasciare che entrasse nei miei occhi! I suoi: castani bellissimi e profondi, segnati dalla sofferenza, dall'indifferenza, dalla povertà di noi uomini ottusi e dai pochi valori morali e dalle misere capacità di apprezzare quanto di più raro c'è a questo mondo: uno sguardo dice mille più cose di una bellissima voce! 

Grazie mille!!!!

giovedì 19 dicembre 2013

Per negozi...

Ogni Natale preparo con cura la lista delle persone a cui donerò un pensiero. Solitamente dono ricordi, mi piace lasciare un segno quindi non esito e rischio, tuttavia per non sbagliare ho una fedele amica con me che mi consiglia a dovere, soprattutto per i miei nipoti: Teresa! Difficile da credere ma girare per le vie del centro con Teresa è assolutamente diventato un rito, anzi: il rito!!!

Lei, donna paffuta ma sempre ben vestita e assolutamente impeccabile e come dice lei "mica ti voglio far sfigurare Chicco!"... un altro nomignolo... il suo! E continua: "che belle queste giornate dei regali: tutte le mie amiche mi invidiano questa giornata, ah a proposito: ricordiamoci di andare a prendere la cioccolata calda al solito posto...." perché lì incontreremo le sue amiche! Ed è buona norma andarci dopo aver acquistato i regali, tra cui il suo, poiché così possono invidiarla ancor di più, neanche fossi realmente Clooney o chissà chi!
Tuttavia, è esilarante divertente e sicuramente proficuo per me... tranne quando cado in tentazione e comincio a girovagare nei reparti dove sicuramente non potrei trovare nulla per i miei super nipoti! Di solito la scappella in testa ci sta!
La giornata si svolge a partire verso la sera... romantica... ma con Teresa nulla è romantico ma sa di Natale e mi piace! Cominciamo dai piccoli negozietti, quelli di nicchia, o quelli che nascondono i doni più belli e inaspettati! E lì riusciamo a starci anche per ore! Federico, il negoziante, che ha il mio medesimo nome, quando ci vede entrare ha la faccia di un bimbo che ha appena visto Babbo Natale...... la cosa mi fa pensare e alla fine, come sempre, usciamo da lì con due borse piene di pacchi e pacchetti... perché Teresa i suoi regali li compra in questa occasione natalizia: il nostro pomeriggio!
Poiché tali negozietti hanno sempre il regalo perfetto, anche se non sai bene per chi, ma comunque perfetto, esci anche con qualcosa in più che avrai occasione di donare durante una qualche ricorrenza del nuovo anno! E qui: gatta ci cova!
Sebbene avessimo già le mani piene, nulla ci vieta di addentrarci nei meandri dei mega store, da cui usciamo di solito impacciati, delusi e acciaccati visto il gran caldo, la calca e l'inutilità degli oggetti esposti!
E torniamo sui nostri passi... negozietti e artigiani sono i nostri preferiti e alla fine eccolo: l'ho trovato! Probabilmente l'artigiano di cui parlo ha ricordato la mia richiesta di una anno fa ed è esattamente come lo avrei voluto: un trenino di legno con rotaie annesse. Ma non il classico trenino in legno, ma una fedele, fedelissima riproduzione in miniatura di una motrice, dei suoi 3 vagoni e dei due cassoni da rimorchio. Uno spettacolo, come il prezzo... un insulto alla crisi! Ma non potevo lasciarlo lì: voglio dire, Babbo Natale i suoi giocattoli li fa costruire a mano dagli elfi e il mio cucciolo di un nipote aveva intenerito il mio cuore facendomi notare proprio questo dettaglio! Non potevo lasciarlo lì: "eddai Chicco, non fare lo spilorcio!"... frase inopportuna se detta mentre sto cercando di tirare il prezzo, oltre al nome stesso, inopportuno,  e così alla fine esco da questo negozietto con questo mega pacco, con una carta di credito svuotata ma con un sorriso che rende giustizia alla felicità di un bimbo... E mentre esco non vedo la passante che cercava di entrare, impacciato con quello scatolone, mi scuso urtandola pesantemente e riconosco una risata familiare... una folata di vento.... Coco... 


Buona scelta al più bel regalo di Natale a tutti... ;-)


martedì 17 dicembre 2013

Certi angeli... forse è meglio non incontrarli!

La fragilità della donna è intrinseca nel suo nome: lei non deve spiegare perchè è fragile, piuttosto il contrario semmai, non servono parole né scuse lei è così: bella, intoccabile, onesta, intelligente, dalle milleuna risorse ma... FRAGILE!
Persino la più forte, persino colei che alla fine possa essere definita infima nel suo genere in realtà ha il suo lato fragile... dunque non ho dubbi: ogni donna è un angelo... Eppure! Eppure alcune volte si incontrano strani angeli, angeli che hanno peccato o che abbiano una devozione asincrona o impulsiva per cui altrimenti non si spiegherebbe perchè mai abbiano le ali.
Ciononostante un dubbio che si trattasse di tale angelo m'è venuto il giorno in cui ella stessa mi fece la sua prima e insolita proposta! Questa strana donna impeccabile, distinta, colta, per bene e sicuramente decoro dell'essere donna, per cui avrebbe potuto ispirare i produttori del film che ne canta il profumo, come se essa stessa fosse qualcosa di astratto, tale ne è l'origine, sensuale, che ognuna che indossi una definizione simile debba avere per sua stessa natura, ebbene colei che incarna l'essenza della donna per eccellenza ai miei occhi, che mi incute timore e imbarazzo stesso, artefice e non del mio disagio dell'essere uomo, una donna per cui spesso un uomo farebbe follie, mentre altri, temendo per la loro incolumità, scapperebbero, ebbene colei che tutto sembra fuorché un angelo, nel suo essere fragile mi rende succube e diabolicamente suo servo.
La evito, lo ammetto, non potrei, non saprei, tanto la temo, dirle un "no". E così mi chiama e mi chiede di offrirle un caffè! Se la mia indole da gentiluomo me lo avesse concesso, il rifiuto sarebbe stato netto, ma da lì, dico, dal caffè al finirci a letto sarebbe stata la definitiva conferma che temo questo angelo,  ingombrante, ora nella mia vita! L'unica spiegazione plausibile, in un attimo di lucidità, è che lei abbia poteri soprannaturali tale da risaltare l'impotenza di un uomo che si erge, come risaputo, lì dove esso stesso si sente più forte. Ora, tuttavia un no secco non sarebbe poi così difficile se non avessimo a conoscenza il fatto stesso che al termine di questo combattimento tra due pari, perchè tali siamo al cospetto delle lenzuola che vestono di nero un letto di peccati, ci ripetiamo in testa sempre la stessa frase: non deve accadere mai più! Eppure lei, amata per gioco in un lussurioso desiderio di vita e sesso senza pretese alcune, ancora oggi mi incute terrore e a lei mi sottometto!
La proposta galante, ma scontata e di poco effetto, ha, fortunatamente esordito l'effetto contrario al suo stesso fine: odio fare un tuffo nel passato e mi defilo, con garbo, gentilissimo, un gran signore a cui sicuramente non verrà mai più chiesto, da questo strano angelo, di offrirle un caffè!!!!

Certi angeli... è meglio non incontrarli!

Buona giornata a tutti amici del WWW!!!!


mercoledì 11 dicembre 2013

...ancora un ultimo saluto...

Sto aspettando con ansia questo Natale o meglio, il dopo Natale, anticipandomi un pò di ferie con la scusa dell'influenza che mi ha gentilmente concesso un paio di kili in meno lasciandomi la possibilità di abbuffarmi anche un pochino di più sotto queste feste!
Abbandonata l'idea di un'avventura clandestina con una strana tipa bionda dalle mise incomprensibili, e per questo stranamente attraente oltre che già molto bella grazie a Madre Natura, e entrato nella piena consapevolezza che ormai la mia "vicina" quanto adorabile donna dei miei sogni tale G. resterà solo nei sogni, mi attende una strana avventura già organizzata con una certa Coco, anche se lei odia essere chiamata così, comunque colei che dal profumo tanto antico mi ha rapito la mente e sta conquistando pian piano il mio cuore.
Per ora sono circa 10 giorni che ci sentiamo solo via skype... è fuori per lavoro, avremmo dovuto essere fuori insieme ma cambi di programma dell'ultimo minuto e febbrone del sottoscritto ci hanno costretto ad una separazione, per questo condivido in ogni senso questo aforisma sull'attesa del piacere, poiché è essa stessa piacere... e la cosa non può che rendere il tutto estremamente meno scontato ed eccitante.
Così oggi, per l'esattezza questa  mattina, finalmente rimetto i piedi per la prima volta fuori di casa, resto sul porticato ad assaporare quest'aria fredda e gelida lasciandomi scaldare dal tiepido sole che inebria l'aria e confonde profumi di inverno all'umido del sottobosco. Il mio gattone e il canone si crogiolano al tepore e si lasciano incantare e cullare dalle note ormai consuete e scontate a casa di un Romantico Incazzato di un jazz di altri tempi e poi... qualcosa rompe...il silenzio, più o meno! E la domanda mi viene spontanea: 
ma le ferie scolastiche, non iniziano il 21 dicembre?
Parcheggia praticamente all'entrata del boschetto e scende con un folgorante sorriso e una battuta quasi del tutto inevitabile: sembri un vecchietto su quella poltrona avvolto da quella coperta!
Non posso che sorriderle: avevo proiettato la mia immagine nella mia mente ed era esilarante!
"Ciao bellissima G., cosa la porta al mio cospetto?". Ed ella, sorride abbassando lo sguardo quasi a voler nascondere una timidezza in lei sicuramente innata. Si siede vicino a me e contempla lo stesso mio paesaggio e senza guardarmi si comincia a parlare... fiumi e fiumi in piena!
Le perfezioni provvisorie
Ma quante risate, se la guardo io, non mi guarda lei, se mi guarda lei evito io. I nostri sguardi non si incontrano volutamente, eppure si cercano! Che triste dolcezza. Che strano amore! Perchè tale è: un amore stranissimo! Purtroppo incontrollabile... se i nostri occhi si trovassero sarebbe inevitabile ogni gesto in due, ogni pensiero diventerebbe comune: lei vedrebbe me e io vedrei lei. E a quel punto nulla sarebbe scontato ma piuttosto voluto! E ci faremmo del male!
Poi un gesto, una carezza... la mia e un gioco, con la sua mano, tra le sue dita e lei, dolcissima e inaspettatamente fragile.. ma non la toglie piuttosto si volta dall'altra parte e una domanda: hai scelto la nuova moto?
Dolce, dolcissima mia unica G. sei, e lo sarai sempre, un soffio di vento, ma non mi porterai mai via con te, inutile illudersi, o sperare che prima o poi ti fermerai, non lo farai mai, non è nella tua indole, né potrei mai chiedertelo... di nuovo.
Ti alzi, senza guardarmi, il sole sui tuoi splendidi occhioni da eterna bambina ti illumina e sorprende, e cade una lacrima: ciao Sir!.... Addio G.



martedì 10 dicembre 2013

Il dubbio di Pospy

E mentre la febbre comincia a scendere vengono giù anche fiumi di parole... la Favola della Notte di Natale deve essere per forza di cose lunga altrimenti se è breve dopo un pò ci si annoia!
Così Pospy continuerà ad incantare i miei nipoti... dopo un pò mia sorella... sul finire mio padre mentre mio cognato credo si divertirà, come ogni volta ad osservare i suoi pargoli e a sonnecchiare un pò tra una risata e una domanda curiosa.

Once upon a time... again..

Così Pospy si sollevò da terra. Aveva preso un gran brutto colpo, era tutto coperto di foglie e fango ma stranamente l'unica cosa che sentiva era un forte dolore al collo! Pensò dunque di andarsi a scaldare nella sua tana e di riposare fin tanto che poteva e così lemme lemme si avviò al suo albero, quando d'improvviso qualcosa gli sembrò strano: perchè mai i due cagnoni non lo seguivano? E si voltò! Erano sul selciato ad annusare un ammasso informe tra foglie e pelo e mugolavano, sembravano tristi. Temendo un possibile attacco incrociato esitò ad avvicinarsi, poi un dubbio: si guardò le zampette, la coda, si tastò il musetto... niente! Era pulito e perfetto! Solo questo strano dolore al collo! Così emise un verso, ad attirare l'attenzione dei sui acerrimi nemici, ma nulla! Si avvicinò timoroso e spaventato ma uno dei due alani fu richiamato all'attenzione del conte e corse verso di lui rischiando di travolgere Pospy... così, preso dallo spavento, scoiattolò via sul suo grande albero nel suo caldo nido! 

La contessina, che era solita lasciare socchiusa la finestra a discapito del caldo che usciva inesorabile dalla sua camera proprio per consentire a Pospy di entrarvi per prendere le sue "caramelle", rientrò in camera e notò che Pospy non era venuto a farle visita quella sera. Quella sera Pospy aveva già mangiato e di dover fare scorta per l'inverno non ne aveva assolutamente voglia e si lasciò rapire da un lungo sonno!


La mattina successiva, nonostante fosse autunno, benché ormai inoltrato, il vento gelido faceva presagire l'arrivo dell'angusta stagione... e probabilmente, la neve! Pospy si sarebbe dovuto preparare per il suo letargo ma non sentiva affatto freddo, piuttosto quella mattina, di buon ora si svegliò e trovò il modo di entrare al castello inosservato passando nelle finestre delle cucine di solito sempre socchiuse e ricoperte dal vapore dei fumi caldi del cibo in preparazione. 
Venivano fragorose risate da lì e Pospy si soffermò un attimo a godere del buffo spettacolo che aveva davanti ai suoi occhioni e si nascose su una trave dietro ad un grosso tegame! E mentre era preso dal racconto insolito di una delle serve, che parlava di un animaletto finito morto sotto le ruote del carro trovato all'alba dal giardiniere proprio di fronte il grande ingresso al castello dei conti, non si accorse che la vecchia cuoca si avvicinava per prendere il grande tegame lasciando allo scoperto il buffo scoiattolo, ma nessuno fece sussulti o lanciò urla o peggio gli tirò qualsiasi cosa avesse avuto tra le 
Pospy si spaventò ma rimase impietrito di fronte a tale indifferenza e alla fine scese sul bancone da cucina! Ma nessuno lo notò finché, nel divertirsi in questa insolita veste da scoiattolo invisibile, scivolò sulla farnia con le sue zampette e lì cominciarono gli urli!!!! Tutti iniziarono a gridare al fantasma e Pospy spaventato anch'esso dalla possibilità che ci fosse un fantasma, scappò via dalla porta e salì la grande scalinata!


..... e qui miei cari amici vi lascio alla vostra fervida immaginazione! La storia di Pospy ha già una fine ma prima che si giunga alla conclusione sarà protagonista di un paio di avventure, dalla presa di coscienza della sua dipartita, all'amicizia che lo legherà per sempre alla dolce contessina, da un desiderio innaturale alla sua liberazione dal castello ormai disabitato e abbandonato al suo destino...

Buona fantasia a voi amici del world wide web...



lunedì 9 dicembre 2013

La favola di questo Natale: Pospy un fantasmino alquanto bizzarro...

Quando hai un pò di tempo per te, ovvero quando sei a letto con la febbre, la tua casa diventa improvvisamente vuota, causa possibili virus, persino i tuoi scaldanimali spariscono dalla tua vista. Fa capolino, e dico capolino, solo per un attimo tua madre che ti "lancia" letteralmente una coperta di lana in più e la scatola dell'antibiotico dicendo: "scusami tesoro, ma non posso rischiare di ammalarmi proprio ora... dobbiamo addobbare casa e tu lo sai cosa succede a casa Rori in questo periodo dell'anno!!!".

Grazie mamma che mi hai ricordato che perderò il tanto atteso rito del decoro natalizio di casa Rori... Tuttavia c'è un lato positivo: riesco a scrivere una fiaba per i miei nipoti, che poi diventerà la fiaba della Notte di Natale. Eh si! Perchè a casa Rori la notte di Natale diventa magica, ormai da anni, quando arriva il momento della fiaba di zio Daddy, cioè IO!
E così comincio sul mio nb, le prime confuse deliranti frasi del Magico Castello di Pospy!


Pospy altri non è che un fantasmino rimasto incastrato nelle vesti di uno strano animaletto morto ai tempi in cui il castello viveva la sua più gloriosa e sfarzosa epoca.
Tra un delirio e l'altro... mentre sento spesso il miagolio arruffato del mio Raf e abbaiare il mio maremmano dal vocione pesante, mi lascio trascinare dalla mia fervida fantasia ..

Once upon a time.....
Il conte, la contessa e la contessina organizzavano feste e ricevimenti ad ogni festività ed avevano un animaletto da compagnia, tale Pospy: un simpatico e bizzarro scoiattolo che si intrufolava nella camera della contessina per rubarle le noci che aveva in un cestino come delle caramelle, nelle prime sere d'autunno al fine di farne una scorta per il lungo inverno...


Una sera, a festa conclusa, tutte le carrozze cominciarono le gran manovre per far ritorno alle loro residenze più o meno di lusso e Pospy, divertito dai cavalli infastiditi dal trambusto delle ruote sul selciato, approfittava della confusione dei saluti e ringraziamenti finali per intrufolarsi nel salone grande e spazzolare via quanti più avanzi potessero render giustizia al suo placido stomachino che in fin dei conti tanto placido non era...
Poi in un giorno, quel beffardo del destino, gli giocò un brutto scherzo. Nel momento in cui ormai nel suo minuscolo pancino a fatica entravano le ultime mollichine non si accorse che quasi tutte le carrozze si fossero ormai allontanate dal grande ingresso, e così, i servi avevano sguinzagliato, come di consueto, i due alani che ogni notte facevano a guardia del grande castello... I due neri e enormi Mix e Tax, avevano, guarda caso, la medesima abitudine di Pospy: pulire il salone ancor prima che la servitù cominciasse il rito del restauro post festa. In quel frangente Pospy, spaventato a morte fuggì con scatto scoiattolesco fuori dal castello, nell'esatto istante in cui ahimé l'ultima carrozza voltava per prendere la strada del ritorno verso la dimora di appartenenza....






venerdì 6 dicembre 2013

Un inverno... dolce... il secondo con voi!


Dicembre: un anno di buoni propositi e sul finire... prepariamo altri nuovi buoni propositi per il prossimo anno.
Tiro le somme, seduto sulla mia poltrona davanti ad un camino enorme, acceso, caldo, vicino alla finestra che concede un paesaggio da fiaba, la mia casa... così come è, così come la volevo, perfettamente in sintonia con me, con la mia musica preferita di sottofondo, una cioccolata calda e il vento che solleva le poche foglie rimaste a terra sul selciato. 
E' passato un anno esatto dal mio primo post sul mio blog, e resto ancora un perfetto romantico.
Un gatto, due donne, una vecchia amica, una vacanza perfetta estrema, un lavoro frenetico, una moto nuova, rubata e distrutta, pochi attimi in famiglia ma essenziali e buoni e sul finire... io!

Ancora Murphi mi gioca brutti scherzi, oppure tanta fantasia e vizio di penna, lascia sgomenti sui possibili eventi possano verificarsi con maestria di inganno e consapevolezza ad un distinto uomo dal bell'aspetto e indiscutibilmente ... romantico.
Dopo un anno sono e resto anche un pò incazzato, poiché nella vita, si sa, un pò di sano augurio di malauspicio ce ne vuole per poter stare tranquilli nella inconsapevole speranza che peggio di così non possa andare. 
Tuttavia mi diverto... a credere nelle favole e a sperare di poter incarnare le vesti di qual principe Azzurro al cospetto di qual fanciulla si conceda alla bellezza dell'esperienza di una vita tranquilla con l'innato senso di tranquillità che vive in me.
L'inspiegabile leggerezza dell'essere che alberga nella mia casa è un'invitante calamita per molti, i miei amici, i quali decidono consciamente che tale debba rimanere lasciando questa serenità al cospetto del padrone di casa, che non sono io, ma il mio maremmano tutto pelo...non più "canoso" ahimé...poiché un capitolo chiuso, è un capitolo chiuso.
Guardando fuori dalla finestra ho un brivido, e improvvisamente il calore del fuoco provoca in me strane sensazioni contrastanti finchè, il caldo cioccolato che scende giù dalla mia bocca genera un inconsueto senso di nausea... e noto improvvisamente che i brividi, la sensazione di freddo e la nausea mi hanno acceso un forte mal di testa.... e una strana, sospetta, inequivocabile subito dopo sensazione di febbre: e così comincia il mio caldo inverno... un anno esatto dopo il mio primo post sul mio blog, un anno pieno di cose belle, di eventi strani, di frenetico lavoro, di ottimi rapporti, di strani ricordi, di nostalgia infantile... sono qui, dove ho cominciato ma con 38.7 gradi di febbre...

Grazie per la gentile compagnia, spero di concedervi attimi di serena tranquillità tra le righe di questa mia vita!




martedì 3 dicembre 2013

Cambio idea!

In fondo viviamo in un paese libero, pressoché libero!

Quindi torno in camera!
Così mi prendo la libertà, appunto, di cambiare idea! E alla domanda: "ma quanta roba vuoi mangiarti stamattina, devi essere affamato!!" approfitto e molto educatamente, abbassando lo sguardo a celare un'imbarazzante sorriso, scosto la sedia e mi congedo! La lascio lì! Ricordo di averlo già fatto in passato, ma con la cattiveria nel cuore, stavolta era diverso, avevo pena! Una pena infinita e un dolore mordente, quasi a voler dire che stavo sbagliando a quel gesto così istintivo! E lei? Ferma lì seduta, con il sorriso di chi si nota ci sia rimasta veramente male!
Seguo l'istinto e mi volto solo un attimo per renderle un sorriso ma dritto per la mia strada con le mani cariche di bontà!
Apro la porta forte della mia azione da grand uomo, o solo da vile personaggio di una favola a lieto fine finché resterò nelle mura di un castello nella incantevole contea di Camelot a rendere omaggio alla mia .... Ginevra? No solo alla mia bellissima "Chanel n.5"!
Ma non era più nel letto, piuttosto avvolta in una caldissima coperta e accoccolata sulla poltroncina disposta di fronte alla finestra ad osservare incantata un paesaggio da mille e una fiaba!
Si volta nel sentirmi e mi regala uno dei più caldi, profondi, sensuali e incantevoli sorrisi che questa vita mi abbia fin'ora concesso! Così la osservo, una "tela dipinta", un ritratto stupendo, un angolo di un tempo passato e un profumo dolcissimo!
Poi un brusco ritorno alla realtà: bussano alla porta "Fede, sono io, mi apri?"... ops: G.
Lei, la Chanel n.5, mi guarda un pò, seria e poi carica di sorprendente maturità si alza, si sveste della calda coperta, era già vestita, bella, bellissima, si infila le scarpe, si avvicina, poggia le sue mani sulle mie, mi da un bacio sulla guancia e mi chiede: "se vuoi che non mi veda, mi metto in bagno, non ascolterò neanche una parola, altrimenti esco ora!". Le sorrido: "non scomparire, poi torni da me!". Mi sorride e mi invita ad aprire la porta, e così faccio! "Scusami...!" e mi risponde "non ti preoccupare!". Saluta cordialmente e con tranquillità la mia G. si avvolge in uno scialle e sparisce tra gli immensi corridoi....
E G.? dal volto esterrefatto, dagli occhi spalancati, e con voce tremula " ma Fede?!".... "Dimmi, scusami ero preso da altro!".

Se non fosse per il fatto che io amassi G. come veramente l'amo, probabilmente non avrei esitato e avrei chiesto a Coco di nascondersi!
"Capisco!" l'unica parola che è stata in grado di sussurrarmi voltandosi, senza guardarmi negli occhi volgersi verso la sua stanza e continuare "Dio quanto è bella e dolcissima!" ed io "Lo so!" chiudendo la porta della mia stanza!