lunedì 19 dicembre 2016

Troppo scontata...

E poi ci sono quei momenti nella vita che proprio non ti aspetti.
Del tipo: arrivo a casa felice come un bimbo come se sapessi di trovare una sorpresa sotto l'albero e invece chi ti trovo? Lei, sempre G., ancora, imperterrita, decisa e ferma donna, ma.... stavolta non la lascio andar via in modo disumano, la accompagno garbatamente.
La trovo seduta in veranda, che si scalda con la mia coperta, e già mi da fastidio la cosa.

Nel vederla le mie spalle scendono giù accompagnando le braccia che cadono in segno di fastidio lungo i fianchi, mentre il suono di un noto sbuffare accompagna la mia testa che cade all'indietro in segno invece di disapprovazione sulla sua presenza lì. "Ciao G., che fai lì al freddo?" e mi siedo accanto a lei che come se nulla fosse, forse stupita dal fatto che il mio volto, il mio corpo la mia voce, tutto faceva pensare, no anzi, tutto lasciava vedere il mio astio nei suoi confronti, nonostante tutto, ero lì seduto accanto a lei, pronto ad ascoltare ancora una volta le sue fandonie in fatto d'amore, amicizia e puttanate così.... ascoltare.... sentire, perché chi ha più voglia di ascoltarla.... e così inizia con una serie di considerazioni sugli errori, sul fatto che, mi sembra di aver capito, possa avermi fatto male, che la nostra storia non ha avuto senso e che.... poi non l'ho ascoltata più, stanco e la osservo. Bella come sempre, in fondo anche dolce, ma ha reso la mia vita a due un inferno, intrecciando le sue storie con le mie, infilandosi  nel mio letto nel modo meno opportuno per uscirne poi solo più forte e assassina. E poi un anello al dito, che non vuol dire nulla e l'altra, mandata a mietere la vittima prediletta dei suoi giochi assurdi e Parigi, dove le avrei chiesto di stare con me ... per sempre.
Quel per sempre non è mai arrivato né arriverà, perché ancora tanto dolore quindi? Lasciami vivere G., in fondo ti ho amata come mai nessun altra ma hai saputo ben tessere la tua tela fino a spogliarmi dell'unica cosa che rende uomo un uomo: l'orgoglio! Ora basta: lasciami vivere come io decido di vivere, senza di te!!!!
E mi da un bacio, e va via... 
Buon Natale G.

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