venerdì 29 marzo 2013

Le donne... e la metamorfosi... e una imbarazzante storia!!!!

Le donne: questo magico mondo a noi uomini assolutamente sconosciuto, un pò più per convenienza, ma che ci attira e ci conquista ogni volta! Questa mistificazione dell'esser "uomo" come genere e non come sesso distintivo! Questo strano concepire la vita a noi assolutamente magico e per noi inimitabile. Le donne, ogni volta mi sorprendete!

Ero lì, nel mio solito angolo ad osservare il "mondo", di solito in fila in attesa di qualcosa, e per l'esattezza al Luis Amstrong Airport di NewOrleans e lei era lì: dietro di me! Probabilmente come me osservava il mondo, ma forse no: osservava solo me!
Avete presente quella sensazione che vi fa istintivamente girare la testa come se qualcuno vi stesse chiamando? Quella sorta di magia che pratichiamo ad altri esseri se puntiamo il nostro sguardo sulle loro nuche: l'istinto inevitabile e comprovato sarà per quell'essere quello di voltarsi!

E la vedo: mi sta sorridendo! Impiego un pò a riconoscerla, no anzi: non la riconosco affatto!!! Ma per educazione, istinto, o solo per il fatto che era piacevole incontrare un sorriso dall'altra parte del mondo a te dedicato, semplicemente rispondo con un sorriso! Ora: non so se avete presente l'espressione dei bambini quando vedono qualcosa di cui sono entusiasti! Una luce si accende nei loro occhi che si spalancano mostrandosi con tutto il loro candore e la loro innocenza! Ebbene, questa donna dalla giovane età, o forse solo dal giovane aspetto, dai capelli castano che danno verso il bronzo, e gli occhi pesantemente blu, quel blu che ti fulmina inaspettatamente e che non ti accorgi assolutamente che stai fissando, ebbene lei apre la sua bocca come a dire "oddio eccoti finalmente!", i suoi occhi si illuminano, e a questo punto sono cieco, e le sue spalle scendono non più tese ad un'altezza innocua come a colui che finalmente ha raggiunto il suo scopo!!! E con la sua bellissima Piero Guidi, la borsa, perfettamente in stile con tutto il resto del suo abbigliamento si avvicina e esordisce "Eccoti finalmente! Credevo di non ritrovarti più, ti ho visto poco fa ma non ho fatto in tempo a fermarti! Ho avuto persino il dubbio che non fossi tu!!! Pensa che gaffe!". 
Ok! Penso sorridendo, tu credevi che non fossi chi dovrei essere ma.... chi dovrei essere???? Ebbene, l'istinto primario è stato quello di fingermi chi avrebbe voluto che fossi e così sorrido, alzo le spalle e mi volto verso il checkin! E a ciò lei mi guarda esterrefatta e io che non riuscirei ad ingannare una mosca abbasso il capo scoppio a ridere, mi poggio una mano sulla fronte, sfodero più fascino che posso ma diavolo: CHI SEI??? Le domando alzando leggermente lo sguardo come fa un bimbo che ha combinato un casino!!!!! Ma senza togliere la mano dalla fronte... a coprire la mia vergogna!!! Ma chi è??? Italiana a NewOrleans che quasi non mi aveva riconosciuto???
Per fortuna ci pensa lei a togliermi dall'imbarazzo.......: "Federico! Sei sempre il solito! Che posto hai?".


Panico! Panico! Panico!!!!!!! Chi è??? Davvero non la riconosco!!!! La osservo allora da capo a piedi! E' perfetta! Potrebbe persino essere mia moglie semmai ne avessi una o comunque la donna della mia vita... finché non pronuncia la parola magica: "Per fortuna Giulio mi viene a riprendere all'areoporto!"... impegnata! Ma poi continua: "Sperando che si svegli, sai com'è Giulio! Il `turno di notte` con la ragazza lo uccide!!!". Mi si apre il cuore ma non la mente: cavolo anche spiritosa! Ma chi è????? E chi è Giulio???

Mi armo di coraggio, anche perchè non riesco a fare né a dire nulla di più di un sorriso con un "si certo!".

"Guarda scusami, ma mi devi assolutamente togliere da questa imbarazzante situazione! Io non so assolutamente chi sei o forse il caso vuole che somigli a qualcuno che ha il mio stesso nome! Perdonami!".
Lei, per tutta risposta rimane attonita, con la bocca spalancata e gli occhi... oddio che occhi! E sorpresa conclude: " Fede, Federico Rori! Sei assolutamente tu! Il mio super fashionable stylist preferito che odia il web, ha un mega suv, vive sperduto tra i boschi da solo con un enorme cane (non era aggiornata sul gatto aggiuntosi da poco!) e che ama da morire il suo preziosissimo tempo libero e le risate tra amici!!!". Cavolo: mi conosce e bene!!!! "Sono Deb!!" ops... "La tua... Deb!!!!!".


Ora il perchè di tanta delusione nello scoprire che si trattava della "mia Deb" non starò qui a spiegarlo! Ma individuare tra i capelli da mora a bronzo e la nuova pettinatura, tra 10 chili in meno, tra uno stile completamente nuovo e fashion la mia Deb non ci vuole tempo, ma immaginazione, soprattutto se l'ultima volta che l'ho vista fosse stato 3 o forse più anni. 

E' sorprendente la metamorfosi delle donne, il loro perfetto equilibrio tra quello che erano e quello che sono! Che mondo gente! Che mondo!!!!

Buon volo a tutti!



martedì 26 marzo 2013

E poi...? "E poi si diventa Eterni..."

Oscar Wilde diceva :
"L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione" 


ed è vero! Solo che mi lascia spiazzato.... alla fine non si finisce mai di imparare e una vita non basta! 
Persino la morte è una sorta d'esperienza, ma da non ripetere! E proprio l'altro giorno proprio il mio piccolo nipotino mi domandava: "zio, ma perchè dobbiamo morire?"... già, perchè dobbiamo??? Voi, che risposta avreste dato? Io ho provato con: per rinascere cucciolo, per rinascere e mettere in pratica tutto ciò che abbiamo imparato dalla vita precedente e non commettere gli stessi errori! 

Credo di averlo convinto: ma io? Io ero convinto di ciò??? 
Ma forse la verità è un'altra... 
si muore per poter mettere le ali.... la vita è l'unica vera esperienza da fare prima di diventare eterni....


Buona giornata a tutti!!!


venerdì 15 marzo 2013

Notre Dame de Paris... e mi inchino!

"Trovarono tra tutte quelle orribili carcasse due scheletri, uno dei quali abbracciava singolarmente l'altro. Uno di quegli scheletri, che era quello di una donna, era ancora coperto di qualche lembo di una veste di una stoffa che era stata bianca, ed era visibile attorno al suo collo una collana diadrézarach con un sacchettino di seta, ornato da perline verdi, che era aperto e vuoto. Quegli oggetti erano di così poco valore che di certo il boia non li aveva voluti. L'altro, abbracciava stretto questo, era lo scheletro di un uomo. Notarono che aveva la colonna vertebrale deviata, la testa incassata tra le scapole e una gamba più corta dell'altra. D'altronde non aveva alcuna vertebra cervicale rotta ed era evidente che non fosse stato impiccato. L'uomo al quale era appartenuto era quindi giunto lì, e lì era morto. Quando fecero per staccarlo dallo scheletro che abbracciava, cadde in polvere. "


...e mi inchino, anche solo di fronte al libro... il titolo: mi fa questo effetto "Nostra Signora...".
Quasi inquietante, per niente duro, sensuale pronunciarlo... de Paris... un bel suono!
Ma una brutta storia: senza lieto fine, quello che canzona Disney, il celeberrimo raccontastorie di tutti i tempi. 
Hugo narra una storia senza tempo, un amore impossibile, e un razzismo ancor oggi presente, ma non è questa la sede per poter sindacare su questo. 
Piuttosto mi soffermo sull'ultima inenarrabile frase con cui Hugo si affretta a concludere il libro e a far cadere speranze vane al lettore, che sa di non dover attendere il lieto fine tuttavia crede, per qualche magia o incanto, che esso, prima del punto decisivo, possa in qualche modo farsi luce in un possibile sequel, beffardo il destino... tutto ciò non ci sarà.

Disney ci ha insegnato che sperare nel lieto fino è doveroso, tuttavia sta nel lato positivo delle cose. 
Definire la morte di Quaimodo su Esmeralda come "matrimonio" è la Speme, che come ben sappiamo , fugge i Sepolcri, e non aiuta né consola, anzi, forse uccide ancor più!!!!


Una storia d'amore commovente, toccante che mi ha tenuto sveglio diverse notti.


Ve la consiglio! Ma ora passo alle gesta di un giovane, e mi sposto nella Gran Bretagna celtica, fra il V o il VI secolo e mi inoltro nelle vicende incantate del leggendario Re Artu!

...buona narrazione a tutti voi... 


mercoledì 13 marzo 2013

Un gesto inconsueto rende una donna attraente!



Se una donna avesse un modello da seguire sono del parere che quella donna dovrebbe essere lei: la assolutamente perfetta Audry!!!! 

A parte qualche kilo non le mancava assolutamente niente: bella, brava, colta, garbata, gentile, e soprattutto... PERFETTA!!
Il suo stile sempre impeccabile, sempre adatto ad ogni occasione, forse un pò troppo elegante per una colazione, ma magari non troppo se si tratta di una colazione da Tiffany! 
Desiderabile, sempre, anche quando non dovrebbe esserlo. E sfacciatamente attraente! Ed ecco cosa manca a diverse donne! Sapete essere perfette...ad un matrimonio o ad una cerimonia, indiscutibilmente sportive per un salto tra le rapide, dannatamente sexy per una serata nei locali, piacenti e seducenti durante un aperitivo ma: ma difficilmente vi viene di essere sfacciatamente attraenti!

La donna attraente per eccellenza non è quella che "si vede"! Non è quella che "si nota". Non è neanche quella che nel suo particolarissimo stile è perfettamente a suo agio o peggio, quella che poiché si sa, è bella a prescindere, è altresì attraente!

L'essere "attraente" per definizione è quell'essere che attira la tua attenzione volutamente, ma lo fa con garbo discrezione e con felina sapienza.
A volte è un sorriso spontaneo, oppure quel dettaglio non curato del proprio aspetto, altre volte una parola fuori posto, o un sano doppio senso.
Per alcune essere sfacciatamente attrente può significare semplicemente impersonare un ruolo del tutto naturale ed istintivo, senza alcun riferimento particolare all'aspetto: ad esempio il semplicemente essere mamma!
Ora, incontro una donna, bella nell'aspetto e mi attrae, quindi la osservo, sincerandomi di non essere beccato a spiare: inutile nascondere il sorriso  che quell'attenzione mi ha provocato! Ma cerco di restare serio e composto per poter continuare a sbirciare il ruolo, inequivocabilmente naturale, di una mamma dolcissima e donna che diventa così sfacciatamente attraente. E' il gesto di un'attenzione, il muoversi con un sorriso ad un capriccio, la carezza che scambia ad uno schiaffo, e il calore di parole soavi e rassicuranti. E l'inconsueto gesto che poche mamme fanno o almeno, che non avevo mai visto fare: poggiare un ginocchio a terra per avere il suo viso all'altezza del volto del figlio: due pari, due eguali, l'uno si fida dell'altro e viceversa!
Un gesto, una inconsuetudine tale che non teme confronti e che ha svolti inaspettati: quieta un capriccio e tranquillizza l'anima!

E penso: cavolo, sono innamorato.... sono innamorato della vita!




venerdì 1 marzo 2013

Il coraggio folle.... di continuare a leggere!


Alcune volte succede che non dormi per notti intere pur di concederti il finale, il prima possibile, di un libro che ormai è parte integrante di te. Mi capita spesso qualora impieghi più tempo del previsto nel leggere un libro, anche uno di quelli dei quali puntualmente non ricorderò più né titolo né tanto meno l'autore nello stesso istante in cui lo riporrò nella mia libreria, ebbene mi succede spesso che la realtà, se mai in taluni casi si possa definire tale, scritta, rispecchia perfettamente la mia realtà quotidiana. E così mi ritrovo a fare commenti, o a scherzare o addirittura a notare cose che non avevo mai visto prima o peggio ad assumere atteggiamenti o pensieri che non avevo mai avuto prima, in funzione di una storia inverosimilmente vera!
Poi però capita, e non lo nascondo, che finiscano tra le mie mani libri per cui alla decima pagina (e sono ottimista!) proprio il libro non ne vuol sapere di entrarmi in testa! E così finisce puntualmente nel dimenticatoio, o direttamente nella mia libreria ben nascosto... sapete, quei libri che cominciano di solito con tanti nomi e gradi di parentela, o descrizione minuziosa e accurata di luoghi senza lasciar spazio ad un minimo di fantasia ma, ma purtroppo girando pagina i nomi sono svaniti, i gradi di parentela inesistenti e i luoghi estranei da ogni punto di vista! Poi c'è il libro! Quello lì... quello che per giorni ritrovo lì sul cuscino del mio letto, buttato proprio  lì con la speranza di riuscire a finirlo... poi invece lo guardo, lo osservo, mi pongo le domande più assurde dal perché mai la scelta di una foto così insignificante, al, ancor peggio, di una copertina così impersonale cosa mai potrebbe avermi attirato... e neanche una riga, non una sola parola! Oppure, il fine settimana, rimane poggiato sul bracciolo del mio divano in pelle... ma puntualmente mi siedo, mi metto gli occhiali, lo apro, poi d'un tratto, quando ancora non ricordo neanche bene a che pagina devo soffermarmi per riprendere la lettura, qualcos'altro attira la mia attenzione, anzi no: la distoglie completamente!
Poi arriva la fatidica sera, quella della decisione: o lo leggo o lo metto al suo posto a prendere polvere, salvo chiaramente quando di sovente mani veloci e fugaci passano di lì! E cominci: pagine e pagine lente, senza senso o minimo, quasi del tutto estranee al titolo del libro o alla storia fino ad adesso letta. Le palpebre si fanno pesanti e il freddo intenso, ma non cedi, piuttosto ti accoccoli sotto le coperte sbirciando tra le persianette alla ricerca di un qualcosa che possa tener vivo il tuo interesse o almeno tenerti sveglio ancora un pò, giusto quel pò per arrivare alle ultime pagine! Sempre più annoiato, cominci a saltare parole... ma capisci che non è così che risolvi perchè poi cominci a perdere concentrazione, pensi "ora dormo 5 minuti..." ma sai che poi sarà la sveglia a darti il buongiorno e il libro sarà lì tra le tue mani mai concluso! Strofini gli occhi, provi anche a leggere senza occhiali, il che si rivela subito una pessima idea: hai la scusa per chiudere gli occhi un attimo per farli riposare! Ma...! Ecco il ma: quello che ti fa sollevare dal cuscino, per metterlo un pò più su! Il "ma" che ti fa sistemare bene gli occhiali sul naso, i tuoi fighissimi occhiali da vista! Il "ma" che ti concede finalmente l'ingresso al vero senso della lettura: comincia la storia! Ebbene si, ci sono libri così che per quanto tu legga e legga e vada avanti a leggere scopri la bellezza del libro solo sul finire dello stesso, quando mancano 25 pagine!!!! E ti rendi improvvisamente conto che la storia, per quanto banale, scontata, insignificante, inopportuna o del tutto disinteressata che possa essere fino a quell'istante, quella stessa storia prende una forma completamente diversa. L'inaspettato! Tra l'altro, ancora lì, quando mancano giuste giuste 23 o 22 pagine per finire questo apostolato di un libro, non ti rendi neanche vagamente conto che sta assolutamente, inevitabilmente e indiscutibilmente per diventare il tuo libro preferito, quello da cui prenderai spunto, citerai frasi, formulerai opinioni e di cui vanterai il sapere! E le ultimissime pagine non le leggi... quelle no, quelle le divori, mentre fuori già comincia a schiarire... e questo neanche ti preoccupa se non per la presentazione che avrai alle 14.30 del pomeriggio (ora in cui il sonno mancato si fa sentire in modo del tutto inopportuno e devastante!!!). 
Le divori e solo dopo aver chiuso anche la copertina, quella insignificante copertina che mai avrebbe dovuto cogliere la tua attenzione, ti rendi conto di avere la bocca aperta, lo sguardo sgomento e l'espressione del classico coglione che si sente umiliato da se stesso per non aver capito subito la qualità di quella lettura!!!!

Buon libro a tutti!