martedì 4 dicembre 2018

Dolore e lacrime...

Quando torni dal funerale di un tuo amico, ancora troppo giovane per lasciare questo mondo squilibrato, dopo che hai versato lacrime, nascosto nel punto più remoto in fondo alla chiesa, ti sei disperato al cospetto della sua bara, lo hai abbracciato silenzioso quando ancora il suo corpo era caldo, hai un vuoto dentro, e ogni cosa ti riporta alla mente l'attimo prima che tutto succedesse, quando mai e poi mai avresti pensato che il tuo amico potesse lasciarti per sempre.
Prendo in mano il cellulare e leggo il suo ultimo messaggio, di qualche giorno prima, le gambe non sorreggono il peso del dolore e mi lascio cadere sulla poltrona...
Non passa, sai che passerà ma ora è lì, e preme sul petto, forte come un peso insostenibile, come un macigno caduto dall'alto, e non puoi far nulla se non aspettare, aspettare di abituarti al dolore...
Addio Alex!

venerdì 30 novembre 2018

Amico mio...

E così si avvicina il Natale, e dopo diverse peripezie lavorative, finalmente di nuovo pace.
Ma si sa, la pace dura sempre poco, e così mentre ero perso in una pausa, tra me, il fuoco e il mio Jack, squilla il cellulare. 
Quando è un numero che poco frequenta la suoneria del tuo telefono, un pò ti spiazza, e non rispondi praticamente mai con un "hei vecchio amico mio, quale buona nuova?"... e così ci penso un pò e rispondo "cosa è successo?". Il silenzio dall'altra parte ragazzi è assordante. E insisto "cosa è successo?" con voce più calma, al limite della rassegnazione, perchè se non ha risposto la prima volta, vuol dire che qualcosa è successo.
"Dove sei Fede?... qui c'è un casino spaventoso, devi correre in ospedale, Alessandro non c'è più..."

lunedì 26 novembre 2018

Do you want a cup of Chocolate...

Eppure mi scopro semplicemente innamorato del cioccolato in ogni sua essenza: dal colore dei capelli, di un outfit, di una carnagione e della inevitabilmente dolcissima bevanda.
Cosa inebria di più di un'invitante tazza di cioccolato caldo, in una domenica pomeriggio uggiosa e fredda? Giusto la presenza di qualche amico. 
E così nel salotto di casa, sospeso tra realtà e fantasia, se vogliamo, considerando che non avete alcuna idea di quale fosse la realtà, ma vi ci porto con la mia fantasia, al calduccio del mio focolare, invaso di calde note di arancia e cannella che denotano maggiormente la stagione in corso, dai caldi colori del crema, del cappuccino, del latte e caffè del mio salotto, e perchè no, qualche tocco di cioccolato, il giusto sound, che accompagna questo pomeriggio indimenticabile, e il sorriso inequivocabilmente stupendo della mia unica donna. E siamo lì, con pochi amici, scelti di proposito, tra un punch al mandarino per i meno mammoni, lei compresa, e cioccolato caldo, per chi come me non vuole dimenticare quel senso di pace e tranquillità che i sereni inverni in casa di mia madre si percepivano in ogni senso...
Have a good chocolate time my sweet www friends.

venerdì 12 ottobre 2018

Autumn! Sounds good...

La stagione che per eccellenza invita a coprirsi, e mi piace. Mi piace immaginare cosa avvolgono quei caldi colori e morbide stoffe, e sogno,  magari, in alcuni casi di poter scoprire e trovare sorprese, attese o disattese, piacevoli o meno, ma comunque un'emozione forte.
E chi di stile si intende lo sa: svestire per vestire è più piacevole che non farlo affatto.
E torno romantico.
Qui in paese le foglie sono già rossastre e i profumi della vendemmia mi portano lontano a quando ero bambino!
Amo l'odore della pioggia, a volte puzza, quando bagna una terra arsa dopo giorni di sole inaspettato in questo periodo. Ma ci sta. I colori cominciano ad essere caldi e vivi come non mai, e mi avvolgono, mi coccolano fino a cadere nel tentativo esausto di ritornare a quei tempi, di spensieratezza e pacatezza che rimpiangiamo ogni qualvolta senza goderci l'attimo, questo stesso istante, nonostante sappiamo benissimo, rimpiangeremo tra vent'anni o giù di lì.
E aspetto: aspetto che torni intorno a me il sereno e forse c'è già ma non lo vedo, quindi mi fermo. E al tramonto, in uno di quelli che colorano le sere d'autunno in cupe e grigi sospiri di lento freddo a venire, mi rilasso sulla mia poltrona in veranda guardando ad est, dove ci sono i miei affetti più cari, dove c'è un albero che si staglia in mezzo al selciato imponente a dire "questo è il mio territorio" e dove c'è ancora un pò del mio cuore. E accarezzo canoso, fisso anche lui nell'intento di capire cosa diavolo c'è lì in quel punto preciso dove il mio sguardo si dissolve. E in attesa del buio sorseggio il vecchio Jack, amabile come sempre, dal sapore unico che brucia dentro e mi strappa un sorriso, ormai invecchiato, ma pur sempre piacevole. Chiudo gli occhi e mi godo questo attimo, che dura.... giusto un attimo perchè poi segue una baraonda: motoraduno in vetta a mezzanotte: schiodati Fede!
Cosa non si fa per rendere felici gli amici a due ruote!! ;-)



venerdì 14 settembre 2018

Impossibile!!!!

Strana parola che sta a significare che una cosa non è nel modo più assoluto possibile! In pratica, in alcuni contesti, è una definizione effimera di bugiardo. E la cosa mi fa andare fuori di testa!
E di solito è così che finisce una discussione: con me che vado fuori di testa!
Quando si parla di qualcosa di assolutamente strano e quasi del tutto incredibile, si dovrebbe dire proprio cosi "ma è incredibile!!!", e allora risponderei "vero? L'ho pensato anche io!".
Ma se la tua esclamazione si direziona verso il "é impossibile!" ti stai giocando tutta l'arcata dentale superiore!
Lo so sono esagerato ma ciò non vuol dire che non dica il vero... per l'appunto!
E così purtroppo mi sono ritrovato in una brutta, bruttissima situazione da non poterne più uscire.
Poco disinvolto, nel muovermi tra la gente, del tutto casual, e a parlare di moda e fashion style, mio campo prediletto, con persone altrettanto competenti.
Così davanti a una 0.6 della mia bionda preferita e qualche stuzzichino, aperitivo tra vecchi amici, al solito bar dove sono solito intrattenermi lontano dal caos e con amici di sempre, evoco sapientemente le mie conoscenze in fatto di moda e elargisco pillole di saggezza ma... c'è lei, sempre lei, che mette sempre il suo naso in ogni discorso: moda, macchine, moto. La donna delle tre "M". Ma soprattutto, perchè lei è sempre con noi? L'unica donna, ma a volte noi ometti abbiamo bisogno di sentirci soli tra di noi, per le nostre cazzate, per le nostre verità a volto scoperto, per le nostre maleducazioni innate, insomma: ma ti levi dalle palle? Eh no! Sta qui! E lei sa, sa tutto, la amo da sempre, da una vita ma ci sono giorni in cui il detestarla è un obbligo. Il silenzio cade inevitabile tra le mani appese dei miei amici, che sorreggono bicchieri ghiacciati e scolanti traboccanti di birra. Qualcuno si defila. Qualcuno mi sostiene, o meglio, si sostiene alla mia spalla, seduto sul mio sgabello, quasi ad appoggiare ogni mia tesi o cazzata vera o falsa che essa sia.
https://imgur.com/gallery/rpfyi
E nasce la sfida: tra uomo e donna in fatto di moda. Non si può sentire: io al limite della definizione di uomo, lei a quello di donna. Una lotta tra impari che finirà male. E all'inevitabile: ma è impossibile! Insorge l'incazzato che è in me! E se ne accorge: sogghigna diabolica. So già dove mi porterà. Incupisco lo sguardo e comincio inevitabilmente ad agitarmi. Sudo. Mi trattengo e si vede. Il mio amico mi istiga con una pacca sul petto. Lo avrei ucciso e con lo sguardo infatti lo faccio, tanto che sganasciante si allontana da me e sorseggia la sua birra... lo seguo con lo sguardo e dico io, ma come faccio tutte le volte a fare certe cazzate? Sta di fatto che mi stava prendendo in giro, ma non potevo rispondere a lei, quindi l'istinto è stato un altro: mi alzo, vado verso di lui e gli rifilo un destro.
Il risultato? Labbro spaccato, mano ferita, ematomi ovunque finché non ci hanno separati.

mercoledì 18 luglio 2018

Nessun rimpianto...solo bei ricordi

Dopo un anno da quel brutto incidente che quasi mi è costata la vita, per fortuna dimenticato anche se i segni, ancora evidenti, non celano il dolore e la fatica di quei giorni, penso a quanto sia indispensabile, in quegli attimi, l'amore dei tuoi familiari e amici.
E proprio in quei giorni, capitava che la mia segretaria invisibile, ed io, fossimo più vicini di quanto non sembrasse, molto più vicini di quanto lo fossimo ora.
Dal Web
E penso a questo strano e pericoloso rapporto, nato per caso, quasi dovuto, tra le corse del mattino e i piccoli impicci e maracanelle da bimbo che sono consueto fare quando qualcosa non mi va a genio. Una spalla, un'amante, una collaboratrice ma non un'amica... e così mi ritrovo a piedi nudi a calpestare quegli stessi posti che mi deliziarono lo sguardo, quando ancora la neve ne faceva da padrona, e a pensare a quelle sensazioni, ormai lontane, seppur di pochi mesi e quasi a rimpiangerne, ma... non un'amica.  E mi pesa ammetterlo, perché forse prima di tutto in lei avrei voluto avere un'amica... ed ecco il perché del suo strano soprannome: invisibile. Forse la Marvel l'ha conosciuta prima di me :-D
Sciocco. E resto qui, nell'umidità della terra, quindi seduto a rilassarmi un pò, prima che il canoso ne approfitti per buttarmi a terra e fare di me il suo giocattolo preferito.... ma che spasso ragazzi, poter tornare ogni tanto bambini!

venerdì 18 maggio 2018

Scherzi, amici e divertimento

Dal Web
Preso d'assalto dai miei amici di sempre, si finisce al solito a casa a far danni tra pizze e birra e quattro risate in compagnia.
Cosa manca? Nulla: veranda piena di gente pazza e completamente a proprio agio, fuoco acceso e finestra spalancata, canoso che si muove in libertà tra i cartoni delle pizze e birra a fiumi!!!!

Buona serata amici del WWW. 

mercoledì 9 maggio 2018

Viaggi finiti e strani scherzi!!!

Assente di nuovo per cercare di capire cosa non va in questa mia strana vita da single. Che poi tanto single non è... poiché lei in un modo o nell'altro torna sempre e le altre sempre pronte a difendere il mio status.
Eppure qualcosa non quadra.
Così, dopo le settimane della moda cedo tutto il materiale alla direzione che ne farà uso a suo piacimento e riparto con gli street styles. Per fortuna ho carta bianca e per fortuna, visiterò altri posti, così ho la scusa per non dover dare spiegazioni a Lei e all'altra.

Tuttavia mi rende inquieto dover scappare da situazioni non calzanti, e nonostante tutto ci provo a mettere in chiaro alcuni aspetti di questo mio modo di essere, ma forse mi prendo solo in giro.
E infatti ad un mese e più dal mio rientro, la mia segretaria invisibile, è tornata indifferente e poco gelosa, e lei, G. è scomparsa di nuovo. Quindi? Nulla di complicato direi, piuttosto semplice. Eppure qualcosa non quadra... 
Nel frattempo, mi defilo nei miei sport preferiti, peccato la pioggia che comunque mi fa sentire ancor più libero del caldo dei giorni passati e mi ritrovo a correre in una fredda e piovosa sera di fine aprile e di sentirmi stranamente...inseguito! Quasi ho paura! E accelero il passo... e il mio sospiro si fa affannoso e si capisce, la paura mi assale. Eppur senza motivo? All'altezza del pianoro, qualcosa mi colpisce d'improvviso sulla testa, dolore e forte paura ma mi fermo e mi volto di scatto pronto per difendermi, ma caxxo mi fermo appena in tempo: ma dico io! Siete pazzi a rincorrermi e tirarmi oggetti di spalle? Rischiate la morte.... :-D

Immagine dal web

martedì 24 aprile 2018

E' pur sempre un piacere...

Ve lo confesso, essere incauto mi rende vulnerabile un casino anche di fronte a sapienti donne che sanno come muoversi tra i meandri e non delle sfilate parigine.
Resto tutto di un pezzo, ma due o tre numeri riesco sempre a beccarli e persino una cena molto pericolosa dalla quale mi sono defilato grazie ad una delle scuse più vecchie del mondo: febbre! Ebbene si, in quel di Parigi, nella Parigi bene, nella Parigi a luci rosse del Moulin Rouge, nella Parigi dove la Tour Eiffel segna brutti ricordi mi ritrovo febbricitante e tremendamente dolorante con una febbre da cavallo.
Mi imbottisco di quanti più antifebbrili possibili e evito l'alcool come la peste, ma si nota, e il mio fingermi sveglio e attento non mi porta molto lontano.
Ma la noto. Una bellissima donna della mia età più o meno, affatto alla moda, tutt'altro, oserei dire molto libera nella scelta, scelta sapiente e consapevole tuttavia, e probabilmente la stavo osservando così intensamente che mi guarda con disappunto, in pratica mi folgora con lo sguardo.
Necessario riprendersi immediatamente, ma, sorrido con vergogna e abbasso la testa. Quando la cerco di nuovo era più lontana e seminascosta mi osservava. Le alzo la mano in segno di scuse, si compiace sorride e annuisce gradendo il gesto. Non la mollo. Ma lei si, si avvinghia ad un uomo di una certa classe e sparisce.

giovedì 19 aprile 2018

La rabbia? Non è cosa per me....

Finite le settimane della moda, quasi disinteressato, mi appresto a rimettere in valigia tutto ciò che potrebbe rendermi felice per correre via a mettere a frutto milleeunoidee tra i Fiordi dell'antica Norvegia, e squilla il telefono.
Rappresaglia vera e propria della mia mentore: progetto bloccato... oddio, non per sempre, dice lei, ma per ora galleggia inevitabilmente in uno di quei stupendi fiordi alla deriva, sperando che non scompaia nell'oceano Baltico.
Okkei, non mi vuol dire cosa succede: mi fiondo nell'ufficio, dove c'è un'incredibile segretaria invisibile ad aspettarmi con un sorriso supersonico: okkkei il progetto è fallito.
E invece no: caxxo, hanno mandato un altro in Norvegia, il perché? Semplice: Rori, tu mi servi qui! 
Ma che caxxo di risposta è?
Sono dannatamente incazzato e visibilmente incazzato che se ne accorge ahimé anche la signora della reception, forse anche perchè uscendo ho sbattuto la porta in vetro e frantumato decisamente una colonnina pubblicitaria.

martedì 17 aprile 2018

Casini della mia vita...

Nasce di sera questa strana nuova voglia di ricominciare, e mentre mi appresto nel casino più immenso della mia casa a scappare da quell'errore che non mi lascerà, già lo so, vie di scampo, penso a quanto incauto un desiderio recondito da mesi possa aver acceso una miccia di nuovo... il mio cuore sta per esplodere nel petto, e lo farà ne sono certo, così per evitare ogni sorta di cancrena prendo l'antibiotico: fuggo.
Imbarazzante é vero, è una delle cose che mi esce meglio. Non funzionerà lo so, ma almeno non avrò nessuna brutta sorpresa...e mi fermo! Mi butto sul letto, a pancia su, travolto da un trilione di sensazioni belle e brutte, e penso! Chi voglio ingannare? Mi farà male ancora... lo so. Quindi chiudo l'ultima valigia e si vola in Francia. A bientot!


mercoledì 7 marzo 2018

Incauto e pericoloso!

E decido così di tornare Romantico e Incazzato come un tempo, ma solo per un breve attimo, solo il tempo di toccare con mano un pò il passato, malinconico eppur sempre romantico.

Rientro per la pausa tra una capitale e l'altra, e la nostalgia di casa, data prima da un viaggio lontano, poi da impegni che obbligano a spostamenti continui e frenetici, mi coglie all'improvviso e mi fiondo a casa sua! Incauto... mi apre la porta! Pericoloso.... "Diavolo, Fede!!!???"

E il mio nome affianco a diavolo compie la magia...effimera!
Non le do il tempo di rendersi conto della mia presenza...  la stringo a me e ciò che ne viene non è assolutamente consuetudine...

Sento ancora il profumo vivo della sua pelle, dei suoi capelli, biondi e delle lenzuola calde!!!!

Si addormenta e io... scappo via!


lunedì 12 febbraio 2018

Norvegia... nuove idee!!!

E' inevitabile: dopo un'assenza così lunga dal web e dal mondo vi sarete chiesti che fine abbia fatto.
Ebbene si: trasferimento d'obbligo nel nord Europa. Ho imparato una nuova lingua, imparato.... capisco più che altro a stento, il norvegese, aperta una succursale in Lapponia, incontrato un sacco di gente nuova, vissuto a -30 gradi in tutta libertà in una notte che sembra interminabile.
Ed ora? Fiondato in una delle capitali della moda con un look da tipico norvegese, con un fisico provato dall'adattamento al nuovo ambiente, stanco, non avendo avuto neanche il tempo di fare sport estremi in uno dei più famosi ghiacciai che calano a picco sui fiordi, a scrivere di moda, ma non per l'Italia, ma per una nuova testata giornalistica.
Che impresa ardua!
Immagine dal web - Lofoten
Tornato a casa solo giusto il tempo per gli auguri di Natale, lasciata in lacrime disperata la mia insopportabile G., esterefatta e incazzata segretaria invisibile e persino la mia amica e i miei amici di avventure. Non è del tutto incredibile? Ma questa esperienza mi è talmente piaciuta che se non dovesse cambiare null'altro medito di restare qui per i prossimi anni...in questo freddo smisurato, in una notte che sembra non finire mai, ma immerso in uno spettacolo della natura che mi coinvolge così tanto da poter credere che in una vita passata fossi un nativo Lappone.
Mi manca la mia casa, lo ammetto. Il canoso sta con me, e anche il piccolo batuffolo nero, ritrovato sorprendentemente quasi morto qualche giorno prima della mia partenza.
Mia madre ultra felice, mio padre credeva che avrei riportato una moglie...e questo scambio di ruoli quasi mi spiazza. Incredibilmente felice e terribilmente stanco.
Ora, i preparativi, la mondanità qui nella Grande Mela, mi sembrano cosa nuova e lo vivo con uno spirito da bambino: curioso e impressionato.
E il prossimo obiettivo? Portare un nuovo brand lì nei ghiacciai perenni: che impresa!!!!
A presto amici del web... spero...!

venerdì 9 febbraio 2018

Giusto o sbagliato?

Quando hai un desiderio, tendi a voler vivere un attimo in funzione di questo, o meglio: ogni attimo. E anche quando sembra tutto impossibile, tendi a non pensarci, poiché vuoi che comunque almeno resti tale, finché l'attesa ne dissolverà la valenza, fino a farlo diventare un lontano ricordo.
Ma se solo per un attimo pensi che quel desiderio possa in qualche modo realizzarsi, perchè abbandonare? Paura! Paura del cambiamento, di quello che potrebbe essere... e perchè non paura di perdere quello che potrebbe non essere?
Paura delle persone, ma sei cosciente del fatto che il successo dipenda solo da te e non da altri.
E per finire, hai paura di fallire: ma quanti fallimenti hai in conto? E soprattutto, perchè dovresti fallire?
Immagine dal web
Ogni cosa nasce e cresce con te con la tua ispirazione, con la tua mente, con la tua voglia di fare. Non è il cosa fai, ma il come lo fai. E se senti che sia bello, che daresti il 100% nella realizzazione, perché cedere alla paura? Non potrà mai andar peggio del non aver provato. In fondo, se stai pensando ad altro non vuol forse dire che quello che fai sia già per te un fallimento?

Guardati intorno e comincia a lasciarti ispirare.