Evito ogni contatto tutto il tempo e scende la sera. Ragazzi, il tramonto in altura sembra non finire mai. E' incredibile e meraviglioso. I colori del cielo si fondono con quelli della natura finché tutto intorno diventa nero mentre la luce ancora regna al di sopra delle montagne. E' tutto così... perfetto, una giornata incredibile, e una strana sensazione di benessere. La secca è davanti a me. Non è bellissima, piuttosto è affascinante. Non l'ho mai vista agghindata per una serata, o una cena romantica e non so neanche che lavoro fa. Mi piace! Sta preparando l'angolo per il fuoco e puntella meglio le corde della sua tenda, mentre il mio amico è nel boschetto alla ricerca di legna per accendere il fuoco, insieme alla nostra amica di sempre... e improvvisamente mi suona male questa cosa. Mi avvicino a lei, l'aiuto, e non parlo, mortificato o imbranato, o incazzato, non lo so. Lei come sempre: mi sorride. "Come va la spalla". Sarò onesto, forse ero incazzato perché nella lotta dopo la discesa, ho violentemente sbattuto la spalla su una roccia, o meglio, sono stato prepotentemente sbattuto contro una roccia, e lanciato un urlo sovrumano, lei sorridendo ha acceso l'animale che era in me e tutto il resto è stato un dolore continuo. Quindi la risposta "potevi essere un pò più delicata.... ma poi non sarebbe stata la stessa cosa".
Passato il panico, la serata scorre veloce e piacevole, e scende la notte. Noto che hanno avuto più effusioni Irene e Piero, piuttosto che la secca e Piero... così la prendo in disparte "ma state ancora insieme?" e lei decisa "no, ci siamo lasciati due settimane fa! Ma siamo amici e ci piace un casino questo tipo di uscite e quindi....". E mi si apre il cuore, ma una stretta allo stomaco la segue di improvviso. "E dove sei te ora?", e abbassa lo sguardo e sorride beffarda "lungo la strada ci sono delle casette niente male, ne ho presa una. Mi ci trasferisco inizio mese prossimo.... il tuo amico ci prova con ogni essere di sesso femminile che respira...e non mi piace tanto quanto mi piaci te!"...e quindi: il panico!
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