mercoledì 26 agosto 2020

Verità... nascoste!

Evito ogni contatto tutto il tempo e scende la sera. Ragazzi, il tramonto in altura sembra non finire mai. E' incredibile e meraviglioso. I colori del cielo si fondono con quelli della natura finché tutto intorno diventa nero mentre la luce ancora regna al di sopra delle montagne. E' tutto così... perfetto, una giornata incredibile, e una strana sensazione di benessere. La secca è davanti a me. Non è bellissima, piuttosto è affascinante. Non l'ho mai vista agghindata per una serata, o una cena romantica e non so neanche che lavoro fa. Mi piace! Sta preparando l'angolo per il fuoco e puntella meglio le corde della sua tenda, mentre il mio amico è nel boschetto alla ricerca di legna per accendere il fuoco, insieme alla nostra amica di sempre... e improvvisamente mi suona male questa cosa. Mi avvicino a lei, l'aiuto, e non parlo, mortificato o imbranato, o incazzato, non lo so. Lei come sempre: mi sorride. "Come va la spalla". Sarò onesto, forse ero incazzato perché nella lotta dopo la discesa, ho violentemente sbattuto la spalla su una roccia, o meglio, sono stato prepotentemente sbattuto contro una roccia, e lanciato un urlo sovrumano, lei sorridendo ha acceso l'animale che era in me e tutto il resto è stato un dolore continuo. Quindi la risposta "potevi essere un pò più delicata.... ma poi non sarebbe stata la stessa cosa". 

Passato il panico, la serata scorre veloce e piacevole, e scende la notte. Noto che hanno avuto più effusioni Irene e Piero, piuttosto che la secca e Piero... così la prendo in disparte "ma state ancora insieme?" e lei decisa "no, ci siamo lasciati due settimane fa! Ma siamo amici e ci piace un casino questo tipo di uscite e quindi....". E mi si apre il cuore, ma una stretta allo stomaco la segue di improvviso. "E dove sei te ora?", e abbassa lo sguardo e sorride beffarda "lungo la strada ci sono delle casette niente male, ne ho presa una. Mi ci trasferisco inizio mese prossimo.... il tuo amico ci prova con ogni essere di sesso femminile che respira...e non mi piace tanto quanto mi piaci te!"...e quindi: il panico!

dal web



martedì 25 agosto 2020

Consapevolezza

Nella speranza che il sole asciughi i miei capelli e la mia barba, in disparte per non essere coinvolto in discorsi insani, si avvicina a me, seduto su una roccia, a guardare il niente. Alzo appena lo sguardo "hei che ti è preso? Ti fa male la spalla?", rispondo senza guardarlo "abbastanza" e segue una smorfia di disprezzo. E si avvicina lei, mi abbraccia da dietro, appoggia il suo mento sulla mia spalla e sussurra "non ti sentire in colpa... poi ti spiego!" e va verso il fiume. La guardo, poi guardo lui che nel frattempo scherzava con la nostra amica di sempre, e li osservo. Il loro non era uno "scherzare" era più un flirtare...e lei, la secca, li guardava divertita. 

Il dubbio si insinua come un tarlo: noooo... ti prego!!!!

Dal web

domenica 9 agosto 2020

Puro istinto

Quando un desiderio si fa pericoloso la consapevolezza della caxxata dovrebbe farci ragionare. 
E invece no. 
Una lotta al limite del surreale, nelle acque gelide, che bollivano solo di passione, la stessa che mettiamo negli sport pericolosi, lo stesso impegno e impeto, e lividi, sulla roccia, dolore, nessun odore, solo quello della natura che ci accomuna, e come animali che seguono solo l'istinto, esploriamo ogni angolo di quel piccolo paradiso, e ogni angolo dei nostri corpi, al riparo da sguardi indiscreti e vogliosi di nuove sensazioni, mai provate prima, ma soprattutto: fuorilegge.

Ansimanti e stanchi, sanguinanti, con le fronti appoggiate l'una all'altra, lei con gli occhi socchiusi, io che non la perdo di vista. La sorreggo ancora a me, poi in un attimo, la consapevolezza della caxxata... o forse no... la lascio. Lei mi guarda e mi sorride. Io non ci riesco, la guardo mentre mi allontano, poi le volto le spalle ed esco dall'acqua. 

Raggiungiamo gli altri in assoluto silenzio, abbiamo ancora una notte da passare all'aperto. Devo trovare una scusa per andarmene. 
Lei indifferente che batte il 5 nelle mani degli altri. Non una sbavatura, non un imbarazzo, nulla. 

Gole del Salinello



venerdì 7 agosto 2020

Incontri da brivido!

E mi sono lasciato convincere! Si parte! E mi prende in giro tutto il tempo, per la mia fiacca, per il fatto che sto nervoso, per il fatto che se fossimo stati da soli già le sarei saltato addosso...ah no questo no.... ma sarebbe andata così! Ma aspetto pazientemente il mio turno. 
Nel frattempo mi godo il panorama, il freddo e un breve sonno tranquillo, solo soletto nella mia tenda. 

L'indomani la discesa mi crea non pochi problemi, resto indietro, o meglio parto indietro sapendo che il dolore alla spalla non mi avrebbe dato tregua. Quindi scendo con non poche difficoltà. E li perdo di vista. 

Finalmente raggiungo la base della cascata sudato come un pipistrello in calore, sofferente e disorientato. Mi spoglio e mi tuffo. L'acqua è gelida e sono al limite dell'ipotermia, ma mi piace e resto lì. Sento gli urli degli altri già avviati e lontani. Fa niente, mi godo un pò di pace...finché qualcosa mi afferra da sotto e mi porta in acqua. Non riuscivo a capire che animale fosse, era forte eppure mingherlino e mi prende il panico. Riesco a divincolarmi e mi rialzo per riprendere fiato e cercare di capire cosa fosse...e compare lei... stile film: 

Dal web

dalle acque chete vedei l'occhi suoi, malefici e assatanati, ma dolci come quelli de le sirene.... e caxxo: non la mollo!



lunedì 3 agosto 2020

Inviti...pericolosi!!!!

E ripenso a quel bacio rubato, nel vero senso della parola! E i sensi di colpa mi travolgono. Passa una settimana e non un messaggio, non un insulto, nulla. Poi venerdì: "ciao sfregiato, prepara il borsone! Stasera si va in altura, alba in vetta, se il tempo mantiene (che diavolo, ha mantenuto di brutto) discesa in acqua! Arrampicata e risalita o rafting in discesa?". La mia risposta è al limite del bastardo dentro: "chi siamo" e lei inconsapevole "i soliti! Già avvisati!". "Non vengo" freddo e chiudo. Dopo due ore rispondo al suo tentativo di sapere il perché "O andiamo te e io da soli o io non ci sto!".
Nel tardo pomeriggio leggo il suo commento "Sfregiato del caxxo, allora ci si vede in giro! Alla prossima!". Ci rimango così male che cancello la chat, come fanno i bambini... ma la mia testa vuota insisteva a dirmi che dovevo fare l'offeso e impenitente. 
Sono talmente incazzato che quando mi chiama il mio amico non rispondo... e alla fine, l'ho vinta: dlin dlon! T'ho, la secca!!!!


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