venerdì 29 aprile 2016

Rovinosi...incontri!

Il tempo non permette gite con la mia Night Road e io ripiego sul mio Range Rover...fuori strada all'insegno del puro piacere di guidare... per non pensare, o per liberare la mente... da imbarazzanti e imbranati incontri del mio mancato savoir faire...e forse: sto invecchiando!
Nonostante la pioggia, riesco a mantenere una certa costanza nel mio sport del mattino, la sana e indiscutibile corsa all'alba.... anche se freddino ancora, ma troppo divertente, soprattutto se ti sorprendi a notare che una bella mattina....di pioggia, sotto un cappuccio di una felpa zuppo, spunta fuori una conosciuta chioma di capelli, conosciuta, ma da poco, giusto il tempo di rendersi conto che esiste una chioma così. E il dettaglio inequivocabile: occhiali da vista! Mi guarda di sfuggita e mi riconosce, mentre butta fuori respiri affannati, si nasconde dentro a quella felpa e mi sfugge.... ci penso un attimo, giusto il tempo di realizzare che potesse essere colei che mi turba la mente in questi giorni, quindi, cambio direzione e la seguo. 
Se ne accorge, poiché accelera, un finto sprint, poiché non c'è un arrivo, e la inseguo: il mio allenamento mi consente di tenere il passo e il fiato ma lei? Ce la farà? A quanto pare resiste per un bel pò finché di scatto si ferma e si volta infastidita e mentre inizia a strillarmi "cosa diavolo..." che le cado inevitabilmente addosso...la travolgo, questo è il termine corretto! Lei finisce inesorabilmente a terra, io evito di calpestarla con un salto atletico, ma la cosa e la situazione è rovinosa e imbarazzante.
Ora, immaginate cosa vuol dire cadere durante la pioggia... per un attimo ho pensato di scappare, lo confesso, poi spaventato mi sono piegato su di lei con un milione di parole di mortificazione, nel tentativo vano di aiutarla, e lei, giustamente credo mi abbia garbatamente mandato a quel paese, rifiuta ogni mio aiuto si rialza dolorante e completamente fradicia, persino i capelli, anche ferita su una mano. Mi scosto da lei e aspetto che sbollenti, o che mi sputi fuoco, finché finalmente alza lo sguardo "ma che diavolo fa!"...un pò incazzata, lo capisco! Chiedo scusa ancora mortificato, come un bimbo vergognoso, mi proteggo la testa con una mano e con l'altra le indico la mano sanguinante "ti fa tanto male?".
Ancora furibonda si pulisce alla meno peggio la mano e non mi guarda più, si sistema di nuovo il cappuccio della felpa e ricomincia a correre, via da me!
Ed ora? Fuori strada all'insegna del piacere di guidare, per non pensare!!!

giovedì 21 aprile 2016

Un nuovo modo....di vivere la giornata!

E così torno in ufficio, dove questa invisibile, dolcissima e per certi versi molto attraente donna, mi intriga a tal punto da non concedermi concentrazione se non spostandola solo ed esclusivamente su ogni suo gesto, o parola che sia.

Vestito da reporter, seduto comodamente sopra la scrivania dell'ufficio di un collega, entra senza neanche provare attenzione a ciò che succede intorno a lei "Buongiorno signor Rori, vuole il caffè?" ....e ci provo "Federico, sto bene così grazie, lei lo ha già preso?" e caxxo, a questo punto mi guarda: credo mi abbia visto veramente per la prima volta solo oggi! Occhi grandi bellissimi, come ogni donna dal mite aspetto ha ma sa nascondere alla perfezione, ma lei no, invisibile ma attenta: il trucco è perfetto, esalta il colore, profondo, intenso marrone che mi ipnotizza e le rende lo sguardo assolutamente lontano dal mio voler sfondare la sua anima.

Ammetto che vestito del tutto casual, in occasione del servizio sulla nuova collezione di una nota casa di moda, non ispiro granchè fiducia e l'effetto infatti non si fa aspettare: si sistema i capelli, si volta e chiude la porta!
Mi giro verso il mio collega, assolutamente senza scompormi il quale si volta incredulo verso di me "no, Rori, cosa stai combinando????" ed io candidamente sotto un sorriso furbetto "scelgo di vivere la giornata in un modo del tutto nuovo ed inaspettato!" e sgattaiolo via!

mercoledì 20 aprile 2016

Ricapitolando....

Quindi, riassumendo.... dopo il mio weekend da indomabile con la mia amica di sempre, rientro a casa convinto di trovarci G. in attesa del mio rientro, oramai con le ragnatele, visto che sarebbe passata il giovedì sera ed io sono fuggito giovedì pomeriggio, per evitare incontri di entità superiori al mio livello di comprensione...e chi ci trovo? La mia dolce Amalia, o meglio Amy per me...

Amy è una ragazza, ormai donna, bellissima, assolutamente single convinta, a cui anni fa diedi lezioni per diventare consulente di immagine, raccogliendo prima i cocci della sua vita, stravolgendogliela un pò, ferendola anche per certi versi, finché non fu lei, alla fine dei giochi, durati un breve lasso di tempo, a darmi il ben servito, accortasi del legame ancora vivo, allora, tra la mia insostituibile G. e me. Ma.... ci salutammo con uno strano "addio, ci vediamo presto" e con lei che al suo volermi restituire le chiavi di casa mi assecondò nella mia folle scelta di lasciargliele.... un uomo come me... lasciare le chiavi di casa a una donna, datele tra l'altro per concederle l'uso quando io non ci fossi e nel caso in cui lei invece avesse avuto bisogno di un posto per stare.... incredibile ma scusa assolutamente vera.... impensabile e del tutto inconcepibile.

Comunque dopo tutti questi anni, in cui tra l'altro non ci siamo neanche sentiti molto se non per i cordiali e dovuti auguri per le feste natalizie, la ritrovo lì... ed esce dal mio bagno, zuppa ancora, quasi scocciata di vedermi lì, ed io appoggiato al muro che attendo una qualche ...scusa? spiegazione? bugia? quello che le va ma purchè sia chiara: "Cavolo Rori, ti ho avvisato che sarei venuta su, mi hai anche risposto "ok", non mi guardare con quella faccia!" ... ma la mia faccia non esprimeva alcun disappunto se non fosse per il mio sguardo completamente distratto e attratto da quel corpo avvolto in un succinto asciugamano che lasciava spazio ad ogni più folle fantasia... cerco di riprendermi ma è del tutto inutile, poichè scalza, con l'acqua che le scivola sulle braccia, sulle cosce, sul collo, con i capelli bagnati ..stupenda e assolutamente sexy, non mi contengo e spudoratamente confesso, sorrido malizioso ed esordisco: scusami, ma in questo momento non ti sto proprio ascoltando... forse è il caso che ti asciughi e che ti vesta per cogliere la mia attenzione in altri sensi.


E mi volto per fuggire da una tentazione così forte che mi avrebbe portato solo all'ennesimo errore....



venerdì 15 aprile 2016

.... di nuovo!!!

Tornati, dopo un'improbabile avventura,  ma che freddo ragazzi in vetta di questi periodi, comunque, scalate e passeggiate e infine pieghe e rientro per una doccia super rilassante prima del rientro alla normalità... dicevo appunto, tornati, lei riprende la via di casa, io riattivo la connessione con il mondo e scopro, in modo del tutto inaspettato, quello che definirei più...un colpo di coda di una storia frantumata e senza senso.... G. che esattamente due giorni prima, il giorno della fatidica partenza mi scrive, quasi nulla tra noi fosse mai accaduto "passo da te stasera, anche se non mi rispondi!"... e associo il fatto, la mia partenza per una gita fuori porta avventurosa, sempre al suo ritorno in Italia, in pratica: fuggo!
Per chi non ha ancora avuto modo di conoscermi lungo questi anni e magari mi legge da poco... lei è una fantastica amica con cui condivido il mondo del lavoro e sport estremi, G. invece è...no era, la mia donna di sempre....quella che definirei in sintesi: una brutta fantastica storia.
Quindi entro in casa...e per fortuna non c'è: immaginavo già che mia madre le avesse ceduto le chiavi in un impeto materno o per solidarietà femminile, ma non c'è...quasi mi dispiace... ma mi ravvedo subito... il mio letto, è disfatto!!!!
Butto tutto a terra, rispalanco le vetrate, metto su del sound confortevole, disinvolto e assolutamente senza alcun rispetto per ciò che avrei visto, entro in bagno.... e sento un urlo "scusami, scusami non volevo spaventarti...ma... !" e lei "Dio, Rori, ma fai un pò più di rumore quando rientri" ... "certo hai ragione, scusami...." e da bravo gentiluomo, con il mio Jack, esco e chiudo la porta... e faccio per andarmene, ma poi mi blocco, volto la testa là dove chiunque la pone quando cerca di ricordare.... ma... vuoto: ".... Ma cosa ci fa a casa mia?"...e perchè mai aveva dormito nel mio letto?

venerdì 8 aprile 2016

Invisibile

Salgo le scale per arrivare all'ufficio dove lavoro, scale tristissime, grigie, ricordano vagamente quelle del film "Inferno di cristallo", le faccio non troppo di corsa, ma con passo veloce, affinchè il movimento porti giovamento al mio fisico in vista di una giornata assolutamente in completo relax: seduto su una scrivania in una sala riunioni. Questo è l'aspetto del mio lavoro che odio di più in assoluto, ma che tuttavia mi concede quelle due o tre ore per studiare colleghi e visi nuovi e persone che qua e là si aggirano in questa ala del palazzo dove la frenesia non è una caratteristica, ma uno status.
5 piani a piedi sono tanti, e al terzo, strano ma vero, ho quasi fastidio, ma è noto quindi continuo rilassando un pò il passo, per non sudare e per non arrivare col fiatone.
Qualcuno ha la mia stessa idea e mi raggiunge. Piuttosto spedita mi sorpassa al quarto piano senza neanche guardarmi racchiusa a riccio, quasi si vergognasse e mi saluta "Signor Rori, buongiorno". Rispondo cordiale con un sorriso, come sempre, ma non esordisce alcun effetto poiché non viene osservato neanche con la coda dell'occhio.
Entro nella sala riunioni, manca ancora un pò, e torna questa strana ragazza, o donna, non saprei, poiché ancora non solo non l'ho riconosciuta, ma non riesco a vederla ma, per deviazione professionale, noto ciò che di più evidente ha: l'abbigliamento. Lei è invisibile!!!!
"Caffè?", mi volto di scatto e lei, di spalle, diavolo! Assecondo, me lo dovrà pur passare "certo, grazie mille..... signorinaaaa...". Ma nessuna risposta e vengo distratto da Alex che, bella come sempr,e non può che catturare la mia attenzione e milleeuna domande sul perchè ancora non l'abbia portata a cena fuori, o non avessi avuto una storia con lei, finché "ecco il caffè" e di nuovo, mi affretto per guardarla ma lei è già di spalle e lasciandomi il caffè sul tavolo. Alché, mani in tasca osservo il caffè, la tazzina, il cucchiaino e...non c'è lo zucchero...ne approfitto "scusami" e le do un colpetto sulla spalla, ma lei non si volta e chiedo "lo zucchero?" e mi guarda "lei non ce lo prende lo zucchero signor Rori" e resto folgorato!!!!! Faccio un passo indietro, una mano in tasca e l'altra sulla mia bocca, quasi a voler coprire un'evidente bugia...a  fin di bene, certo e il mio sorriso credo abbia preso la piega di una espressione buffa, tanto che lei abbassa gli occhi e si volta di nuovo, e mi passa lo zucchero, di spalle... "Ha ragione... mi conosce bene!" ma non risponde. 
Buffo, non sono riuscito più a dirle una sola parola, né a voltarmi verso di lei a guardarla, distratto da quel pensiero, seguivo i suoi movimenti con la coda dell'occhio, e quando è stato il mio turno, si è posta dietro di me, per mia fortuna, ma ne sentivo la presenza e la cosa mi impacciava... ma chi era? Perchè non l'avevo mai vista prima? Invisibile, per chiunque...ma non per me..ora...